venerdì, gennaio 18, 2013

IL MUOS IN PROVINCIA DI PALERMO? IL COMUNE CI STA PENSA


L'IPOTESI E' CHE LA BASE DOVREBBE SORGERE NEL CENTRO SPAZIALE DI SCANZANO 
(gg) Se a Niscemi non piace il Muos, Palermo potrebbe prendere il suo posto. L’ipotesi è saltata fuori oggi pomeriggio durante un incontro tra l’assessore alle Attività produttive del Comune, Marco Di Marco e i lavoratori della Telespazio, azienda di Finmeccanica, in cerca di rilancio sul mercato. Il sito individuato sarebbe quello del Centro Spaziale Scanzano di Piana degli Albanesi, vicino a Palermo, in piena crisi aziendale con 26 dipendenti in cassa integrazione ordinaria.

Così, la stazione satellitare delle polemiche, i cui lavori sono stati bloccati recentemente dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, dopo accese proteste, potrebbe trasformarsi in ancora di salvezza per il polo satellitare palermitano. “È solo un’ipotesi embrionale, – ha precisato l’assessore Di Marco a SiciliaInformazioni – ne abbiamo discusso con le rappresentanze sindacali e insieme abbiamo convenuto che il sito di Scanzano sarebbe un luogo ideale per le applicazioni satellitari del Muos”.
La Telespazio potrebbe diventare, quindi, base operativa satellitare americana, scalzando il sito di Niscemi, ritenuto da molti inadeguato per una struttura di questo tipo. “Il Muos – continua Di Marco – è una risorsa che non va sprecata e trasferire la base a Scanzano sarebbe una soluzione che potrebbe salvaguardare tutti”. Secondo quanto si apprende, l’ipotesi prevederebbe la realizzazione della base di terra, ma non delle antenne.
A questo punto ci domandiamo se i cittadini di Palermo e dintorni, davanti all’ombra del Muos e ai rischi ambientali che si porta dietro, reagiranno come il popolo di Niscemi, che ha messo in piedi una protesta massiccia, entrata nel vivo nelle ultime settimane. Sarà sufficiente a placare gli animi la “giusta causa” finalizzata a salvare i dipendenti di Telespazio? Lo capiremo presto, forse già da sabato prossimo quando gli attivisti No Muos scenderanno in piazza per una giornata di mobilitazione in diverse città italiane. Palermo compresa.
Siciliainformazioni.com, 18.01.2013

ED ECCO DUE COMMENTI:

Eco Sierra
 18 gennaio 2013 alle 15:32
Da 24 anni di attività i dipendenti del Centro Spaziale dello Scanzano sono tutti ancora vivi, non hanno sofferto di malattie tumorali, degenerative o altro di terribile, hanno figli sani, e ,se sono andati a raccontare che di telecomunicazioni satellitari ci capiscono qualcosa lo hanno fatto per fornire una collaborazione non strettamente legata al sito, anche se questo si presta bene per attività satellitari a 360°, che potrebbe dare un sollievo ad una pesante situazione di cassa integrazione. I prodotti delle campagne nel comprensorio di Piana, Marineo e COrleone sono sempre ottimi e non pare abbiano subito modifiche genetiche dovute alle radiazioni : sono acquistati settimanalmente da tali persone.
Le mucche che pascolano anche dentro il recinto del Centro Spaziale ancora muggiscono e non abbaiano…Le attività spaziali e satellitari sono svolte in tutto il mondo in impianti simili e dovunque vi è sempre stata una paura esagerata di un possibile inquinamento elettromagnetico…. ma alla fine i centri spaziali restano anzi si moltiplicano e le paure finiscono….

Domenico Cavarretta 18 gennaio 2013 alle 14:03 
Premesso che lo “Scanzano” non è alle porte di Palermo ma a margine della riserva naturale “Bosco di Ficuzza” mi chiedo e chiedo: perchè se il MUOS non va bene a Niscemi, per i pericoli che ne deriverebbero alla salute , dovrebbe andare a meraviglia a Ficuzza? forse perchè da qualche decennio l’ARPA non ha rilevato i rischi dell’ex Telespazio proprio nell’area abitata più vicina? eppure è noto che il contiguo Borgo montano ha avuto una altissima mortalità per tumori pur essendo, i suoi residenti, immersi all’interno della più grande R:N:O della Sicilia occidentale. Non sarebbe ora di evitare la facile scusante politica della “‘occupazione” per camuffare una scelta che non dà priorità alla salute dell’uomo nè a quella del grande patrimonio della vita in genere ( biodiversità ambientale ), su cui si ignorano le refluenze negative o mortali? iIvito tutti i preziosi componenti che hanno lottato per “Salvare Ficuzza” dagli scempi della inutile e costosa strada dentro la riserva a riprendere la lotta con la stessa forza e determinazione per risalvarla dalla “genialità” della nuova proposta! m cavarretta

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