Totò Riina in carcere |
TRE GIORNI DI DIBATTITI, MOSTRE E VIDEOPROIEZIONI NEL SEGNO DELLA LEGALITA’
Totò Riina, vent’anni dopo. Il “Festival della Legalità in Tour”, organizzato dalla Zerotre S.r.l. con il patrocinio del Comune di Corleone e la collaborazione del C.I.D.M.A., dell’Unione dei Comuni del Corleonese e del Consorzio Terre di Corleone,
sbarca nella terra di Riina e Provenzano, per celebrare il ventesimo
anniversario della cattura del capo dei capi. Dibattiti, mostre e
videoproiezioni nel segno della legalità e della lotta alla mafia si
susseguiranno per tre giorni, a partire da domenica 13 gennaio e sino a martedì 15 gennaio 2013, data storica in cui Totò u curtu
fu ammanettato dopo 23 anni di latitanza. La manifestazione, che
intende rendere il giusto tributo a tutte le vittime innocenti di Cosa
nostra, passerà al setaccio gli anni più bui di Corleone, quelli della
“mattanza” operata dal clan dei Corleonesi che nel corso della seconda
di guerra di mafia ha visto cadere alcuni dei personaggi più illustri
della lotta alla mafia, quali il giornalista Mario Francese, il capo
della squadra mobile Boris Giuliano, i giudici Cesare Terranova,
Antonino Saetta e Rocco Chinnici, il presidente della Regione Siciliana
Piersanti Mattarella, il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa,
il
dirigente della squadra mobile Ninni Cassarà e molte altre vittime
innocenti. Ma anche gli anni della speranza, ovvero quelli in cui
Corleone – all’indomani dell’arresto di Riina che segnò di fatto la fine
della stagione stragista – è protagonista di una vera e propria
inversione di tendenza. Sulla scia dello sdegno suscitato dalle bombe di
Capaci e via D’Amelio, anche quella che nell’immaginario collettivo è
la “capitale della mafia”, da sempre soggiogata dalla presenza
ingombrante delle famiglie Riina-Provenzano, si muove per voltare
pagina. Per tre giorni, davanti agli studenti corleonesi, a ripercorrere
quegli anni e a ricordare il sacrificio di chi ha perso la vita per un
ideale di giustizia e legalità, saranno magistrati, giornalisti,
rappresentanti di associazioni e cooperative impegnate sul fronte
dell’antimafia. Ai giovani corleonesi, rappresentanti di una terra
vogliosa di riscatto ed orgogliosa della propria storia, i magistrati Gaetano Paci e Vittorio Teresi e i familiari di chi ha perso un proprio congiunto per mano di Cosa nostra quali Giovanni Chinnici, Roberto Saetta e Giulio Francese ragioneranno nelle vesti di testimonial
della legalità sulla “riconquista di Corleone” da parte di chi crede
nella legalità. Di chi crede che attraverso il proprio “no” risoluto
alla criminalità organizzata e al suo codice d’omertà possa arrivare un
cambiamento epocale. La manifestazione si snoderà attraverso diversi
luoghi simbolo dell’antimafia corleonese, a cominciare dal Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia
che custodisce alcuni faldoni del primo storico maxiprocesso donati
dalla Camera penale del Tribunale di Palermo. Passando per il Complesso monumentale di Sant’Agostino, restituito di recente alla fruizione della città, e per il Museo Civico istituito
dal Comune nei primi anni Novanta. Il ricordo delle vittime di Cosa
nostra vivrà due momenti clou. Il primo, in programma il 14 gennaio,
prevede l’intitolazione di una strada nei pressi della centralissima
piazza Falcone e Borsellino alla memoria del Commissario di Polizia Boris Giuliano. Martedì 15 gennaio,
a vent’anni esatti dalla cattura di Riina, a Ficuzza sarà invece
scoperta la targa che battezzerà una strada con il nome del vicequestore
Ninni Cassarà. “Questa manifestazione – sottolinea il sindaco di Corleone Leoluchina Savona
– è espressione di un sentimento diffuso tra i corleonesi, sempre più
insofferenti alla logica e alla prepotenza del sopruso mafioso. A
vent’anni dall’arresto del suo 'padrino', Corleone mostra al mondo
intero un volto nuovo: quello di una città che promuove il turismo
antimafia per abbattere gli stereotipi enfatizzati dalle pellicole
cinematografiche e che vanta un primato positivo nel riutilizzo di beni
confiscati restituiti alla società. Un ulteriore colpo al cuore inferto a
Cosa nostra da parte di una città che non dimentica il suo passato
glorioso fatto di santi quali San Bernardo e San Leoluca e di corleonesi
che non sono scesi a patti con la mafia quali Bernardino Verro e
Placido Rizzotto”.
Palermo, 12 gennaio 2013 L’Ufficio Stampa
IL PROGRAMMA
DOMENICA 13 GENNAIO 2013
Ore 10.30 Inaugurazione Festival della Legalità in Tour
Piazza Garibaldi
Inaugurazione Ulivo della Legalità
Complesso monumentale Sant’Agostino
Inaugurazione mostre “Non tutti i pizzini sono uguali” e “Una vita in cronaca. Per rompere il silenzio”
con il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo Arena
e Giulio Francese, figlio del cronista del Giornale di Sicilia
assassinato dalla mafia nel 1979
Museo Civico
Ricordo dell’archeologo Giovanni Valenti e presentazione del “Miliarium” a cura del Dott. Angelo Marino
Interverranno
il sindaco di Corleone Leoluchina Savona, il presidente del C.I.D.M.A.
Marcello Barbaro, gli assessori, i consiglieri comunali e le Cooperative
antimafia
Ore 11.30 - C.I.D.M.A.
Incontro-dibattito “Tra mafia e Stato”
Gaetano Paci,
sostituto procuratore presso la Procura di Palermo e presidente della
“Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte
le altre vittime della mafia”, fa il punto sulla stagione delle stragi e
sull’intreccio tra poteri.
Modera Riccardo Arena, cronista di giudiziaria de “Il Giornale di Sicilia” e presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
Ore 17.30 - C.I.D.M.A.
Proiezione del documentario “1367 – La tela strappata” di Giancarlo Licata, prodotto dalla Novantacento in collaborazione con Rai Teche
LUNEDI’ 14 GENNAIO 2013
Ore 10.00 - Complesso monumentale Sant’Agostino
Incontro-dibattito “Ripartire da Corleone”
Giovanni Chinnici, Roberto Saetta e Giulio Francese,
familiari di alcune vittime della mafia, tornano a Corleone nel
ventennale dell’arresto di Totò Riina. Un racconto inedito di Cosa
nostra vista attraverso gli occhi di chi, gravemente colpito negli
affetti, ha trasformato il dolore personale in impegno quotidiano per
promuovere la giustizia e la legalità. Affinché la memoria, da fatto
privato, diventi impronta storica ed esempio collettivo.
Modera il giornalista del “Corriere della Sera” Felice Cavallaro, tra i cronisti che raccontarono il giorno dell’arresto di Totò Riina sui giornali.
Ore 11.30 - Largo Cappuccini
Intitolazione strada a Boris Giuliano
MARTEDI’ 15 GENNAIO 2013
Ore 10.00 - Complesso monumentale Sant’Agostino
Incontro-dibattito “15 gennaio 1993, un giorno in Procura”
Il giornalista di “Repubblica” Franco Viviano, tra i cronisti che raccontarono il 15 gennaio 1993 sui quotidiani, intervista il procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi. Il magistrato era in servizio al Tribunale del capoluogo siciliano proprio nel giorno dell’arresto di Totò Riina.
Ore 12.00 - Bevaio Borbonico di Ficuzza
Intitolazione strada a Ninni Cassarà
Tutti gli appuntamenti del Festival della Legalità in Tour saranno ripresi e mandati in onda su www.livesicilia.it.
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