Marco Pannella |
Eppure, la preghiera che Le rivolgo vorrebbe averne l’intensità. L’Italia ha perduto una personalità che l’ha interpretata nella sua anima più preziosa, scientifica, culturale e civile insieme, ha perso Rita Levi Montalcini. Era Senatrice della Repubblica, Senatrice a vita. Il nostro Senato ha, ora, un vuoto. Ella, nel suo ultimo, solenne discorso di fine anno agli italiani, ha parlato di una delle tragedie del nostro paese, quella delle carceri: la vita inumana dei carcerati e delle persone che ne hanno cura; lo stato di intollerabile illegalità che le avvolge. Non posso che fare fede all’autenticità della Sua denuncia, alla Sua partecipazione al dolore umano e alla denuncia della sistematica violenza che la Repubblica continua a perpetrare contro le persone e contro le sue stesse istituzioni.
Signor Presidente, mi lasci dire che non c’è alcuna innocenza invocabile a
questo proposito. Siamo tutti colpevoli. Tutti tranne qualcuno. Tra questi qualcuno c’è sicuramente
Marco Pannella. Da tempo, Pannella mette in gioco il
proprio corpo per salvare, con la vita delle persone in carcere, l’onore della
Repubblica. Sarebbe di cattivo gusto parlare della vita di questo cittadino
della Repubblica, Lei la conosce bene. Piuttosto vorrei rispettosamente
chiederLe di fare quello che Ella può per concorrere, con la Sua autorità,
all’impresa in cui Pannella è impegnato per salvare l’onore della Repubblica. Ella
non può, forse, risolvere il problema delle carceri, ma può dire, nella forma
più solenne, che Marco Pannella interpreta il senso più profondo di questo
impegno. Quel seggio vuoto, lasciato da Rita Levi Montalcini, Lei, signor
Presidente, lo riempia di una grande passione civile, della testimonianza di
una storia che parla la lingua di un futuro che tutti vorremmo abitare: nomini
Marco Pannella Senatore a vita".
Buon anno, Presidente.Fausto
Bertinotti
L'HUFFPOST POST, 04.01.2013
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