Giuseppe Lumia e Rosario Crocetta |
Sabato prossimo a Tusa il “gruppo d’ascolto” del
Megafono dovrà assumersi la responsabilità di allineare i candidati secondo
l’ordine di lista. Significa, grazie al Porcellum, che dovrà decidere chi
nominare senatore della Repubblica. Siccome la sicurezza dell’ingresso a
Palazzo Madama la concede solo la migliore posizione, il capolista, la
questione si concentrerà, molto prosaicamente, su questo “dettaglio”. Gli
elettori non c’entrano per niente. E non perché vogliano lasciarli fuori, i
primi attori, ma perché così va il mondo con questa legge infame e
tradimentosa.
La novità è che il posto di capolista concesso ante
litteram al senatore uscente, Beppe Lumia, diventato un caso, ancora una
volta nella famiglia, tanto per dire, del centrosinistra, non è più garantito.
Fonti autorevoli giurano che ad aprire la lista sarà il mecenate Antonino
Presti, il padrone di casa, a Tusa. Il summit si svolgerà proprio nel suo
atelier d’arte, diventato il rifugio di Crocetta ormai da anni. L’ospite è
Lumia, indubbiamente. Sul piano formale non vuol dire niente, perché Presti è
un gradevolissimo padrone di casa, di fatto tuttavia non è agevole per chi si
trova a dovere spiegare le proprie ragioni battere i pugni sul tavolo.
Questi ragionamenti, comunque, potrebbero rivelarsi di
lana caprina – pensavate che questa espressione fosse stata definitivamente
rimossa? Vi siete sbagliati – per un motivo semplice: l’ultimo summit
megafonico si svolse a Palazzo d’Orleans e fu riferito in ogni particolare dai
quotidiani d’informazione. Per nuove ore, si raccontò, Beppe Lumia aveva
incontrato le delegazioni dei sostenitori provenienti da ogni parte della
Sicilia. Che sia stato trasferito a Tusa l’incontro-clou, non deve meravigliare
alcuno. Una questione di riservatezza e non solo. Lumia è il senatore uscente,
un uomo importante per Crocetta, ma il mondo non comincia e finisce con lui. Se
così non fosse, la stessa idea che possa scalare di un posto nella lista del
Megafono sarebbe stata scartata in partenza.
Quanto agli altri nomi, non ci sono notizie
attendibili. Ne sono circolati tanti, anche quello di Sonia Alfano, che però
non avrebbe avuto alcuna conferma.
L’unica certezza è che, almeno a livello di voci,
Lumia è tornato ad essere il caso-Lumia.
SiciliaInformazioni,
10 gennaio 2013
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