mercoledì, gennaio 02, 2013

CI SCRIVONO. Mi piacerebbe…

La prima seduta del consiglio comunale
di Mario Midulla
Egregio direttore, quando si scrive una lettera ad un giornale locale, il rischio maggiore è quello di non farsi capire da tutti.  Voglio tentare, comunque, di esprimere alcune mie osservazioni successive alle recenti elezioni comunali che si sono svolte lo scorso maggio e che mi hanno visto tra i contendenti alla candidatura di sindaco con una lista civica (che purtroppo tra sbarramento, nuova legge elettorale, defezioni dell’ultim’ora, ecc. non è riuscita ad esprimere un consigliere comunale).
Tre aspetti erano evidenti fin da subito:

1)     la sofferenza delle casse comunali;
2)     la difficoltà di gestire una maggioranza fragile;
3)     l’applicazione reale del programma elettorale.
Analizziamo il primo punto.
Il tormentone di non aver trovato soldi, ha già fatto il suo tempo. Chi siede attualmente tra i banchi del consiglio comunale o della giunta, a parte qualche nome nuovo, è presente a palazzo Cammarata da anni. Ha ereditato una dote che già aveva tra le proprie mani, che ha gestito da un decennio e che ha sempre votato. Le somme in passivo ed in attivo, l’aumento dell’Imu o della Tarsu, l’acqua non più pubblica o quant’altro deliberato, spesso è sfuggito all’attenzione della popolazione. Oggi, da cittadino, non vado alla ricerca di chi ha fatto o meno il proprio dovere di amministratore nel passato (esistono le elezioni per far decidere agli elettori i nomi dei loro rappresentanti e quindi premiarli o sostituirli), ma cerco solo di conoscere effettivamente il debito reale del comune di Corleone o per essere più dettagliato,  mi chiedo su quali risorse si baserà il bilancio del 2013. Penso che sia una domanda legittima, perché i giochi delle maggioranze e delle opposizioni (il termine più volte usato di “minoranza” indica altro) servono solo a chi non ha argomenti seri da contrapporre e proposte concrete da avallare.
Andiamo al secondo punto.
Negli ultimi mesi non si è capito molto sulle maggioranze che si sono create al momento del voto di importanti delibere. Non voglio considerare quelle relative ai colori politici di appartenenza (il marasma nazionale e regionale ne giustifica le difficoltà di schieramento), ma le coalizioni che hanno appoggiato l’attuale amministrazione, si sono sciolte al primo caldo estivo. Poi sono subentrate altre situazioni che hanno generato maggioranze ed opposizioni contrapposte dove non si è più capito niente. Manifesti, comunicati ed interviste di “dissidenti”, “responsabili” e chi più ne ha, più ne metta, hanno poi generato il resto. Fare chiarezza è un dovere nei confronti di tutta la cittadinanza, per non rischiare, tra “responsabili ed irresponsabili”, situazioni imbarazzanti come ad esempio l’alternarsi del balzello IMU.
Terzo punto.
Sappiamo benissimo che mantenere l’impegno di un programma elettorale spesso equivale alla promessa di chi decide di iniziare una dieta il “lunedì successivo”, ma ricordare spunti emersi in campagna elettorale dall’attuale amministrazione, penso sia un dovere civico di tutti noi e magari di tutti i componenti del consiglio e della giunta comunale, per sollecitarne la realizzazione. Me ne vengono in mente alcuni che riprendo integralmente per non sbagliare:

-Per una città più pulita, sarà riorganizzato e potenziato il servizio di raccolta differenziata mediante introduzione d’incentivi tariffari per i cittadini , con la diminuzione della tassa sui rifiuti (TARSU)”...
-Ritorno del servizio idrico dal privato al pubblico in linea con i risultati del referendum nazionale. 
(Acqua Pubblica)
-Favorire lo sviluppo del commercio e dell’artigianato con uno strumento di programmazione commerciale attraverso la rivitalizzazione del centro storico;
-Introduzione di una “Corleone Card” , da offrire ai turisti che visitano la Città e la frazione di Ficuzza, con particolari vantaggi e agevolazioni , per favorire lo sviluppo economico delle varie attività commerciali;
-Realizzazione di una piscina coperta, di un asilo, di un teatro e di un laboratorio musicale comunale;
-Particolare attenzione sarà data alla grande viabilità di collegamento con il Capoluogo, con l’aeroporto di Punta Raisi e con quello di Trapani, per garantire alle attività produttive della Città di accedere ai servizi di commercializzazione con maggiore fluidità;
-Istituzione di centri di aggregazione e di incontro ( libreria-caffe’, internet point, etc. ) che permettano di mettere in comunicazione i giovani, per favorire lo scambio culturale, sociale e per approfondire temi di interesse comune”.

Sicuramente sette mesi sono ancora pochi per chi inizia “ex novo”, ma a Corleone ci troviamo di fronte ad una “consecutio” che dovrebbe favorire una continuazione di percorsi iniziati da anni. Se così non fosse, allora bisognerebbe capire perché il cammino si è interrotto.
Concludo con una richiesta: mi piacerebbe che il consiglio comunale venisse trasmesso in diretta per poter consentire a tutta Corleone di vedere ed ascoltare tutto quello che succede all’interno dell’aula consiliare. Sarebbe una grande conquista democratica di trasparenza e di crescita per un ambiente che potrebbe iniziare a rendersi conto personalmente e non per “sentito dire” di come venga amministrata la “Cosa Pubblica”. La trasmissione via web è garanzia di trasparenza e di comunicazione certa e, forse, si è già perso troppo tempo.
L’elenco dei “mi piacerebbe” è lunghissimo, ma c’è tempo nel 2013 per continuare a discutere di politica, perché le prossime elezioni nazionali, potrebbero ribaltare e condizionare gli equilibri dei nostri rappresentanti comunali, soprattutto di quelli più sensibili a cogliere le novità che si presenteranno e che potrebbero cambiare quelli già troppo presto precari. Ma parafrasando un noto giornalista della nostra provincia, questa è un’altra storia.
Buon 2013, direttore, e soprattutto buon 2013 alla nostra Corleone: guardare avanti per non regredire sia sempre un obiettivo primario…
Mario Midulla

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