La prima seduta del consiglio comunale |
Egregio direttore, quando
si scrive una lettera ad un giornale locale, il rischio maggiore è quello di
non farsi capire da tutti. Voglio
tentare, comunque, di esprimere alcune mie osservazioni successive alle recenti
elezioni comunali che si sono svolte lo scorso maggio e che mi hanno visto tra
i contendenti alla candidatura di sindaco con una lista civica (che purtroppo
tra sbarramento, nuova legge elettorale, defezioni dell’ultim’ora, ecc. non è
riuscita ad esprimere un consigliere comunale).
Tre
aspetti erano evidenti fin da subito:
1)
la sofferenza delle casse comunali;
2)
la difficoltà di gestire una maggioranza
fragile;
3)
l’applicazione reale del programma elettorale.
Analizziamo
il primo punto.
Il
tormentone di non aver trovato soldi, ha già fatto il suo tempo. Chi siede
attualmente tra i banchi del consiglio comunale o della giunta, a parte qualche
nome nuovo, è presente a palazzo Cammarata da anni. Ha ereditato una dote che
già aveva tra le proprie mani, che ha gestito da un decennio e che ha sempre
votato. Le somme in passivo ed in attivo, l’aumento dell’Imu o della Tarsu,
l’acqua non più pubblica o quant’altro deliberato, spesso è sfuggito
all’attenzione della popolazione. Oggi, da cittadino, non vado alla ricerca di
chi ha fatto o meno il proprio dovere di amministratore nel passato (esistono
le elezioni per far decidere agli elettori i nomi dei loro rappresentanti e
quindi premiarli o sostituirli), ma cerco solo di conoscere effettivamente il
debito reale del comune di Corleone o per essere più dettagliato, mi chiedo su quali risorse si baserà il
bilancio del 2013. Penso che sia una domanda legittima, perché i giochi delle
maggioranze e delle opposizioni (il termine più volte usato di “minoranza”
indica altro) servono solo a chi non ha argomenti seri da contrapporre e
proposte concrete da avallare.
Andiamo
al secondo punto.
Negli
ultimi mesi non si è capito molto sulle maggioranze che si sono create al
momento del voto di importanti delibere. Non voglio considerare quelle relative
ai colori politici di appartenenza (il marasma nazionale e regionale ne giustifica
le difficoltà di schieramento), ma le coalizioni che hanno appoggiato l’attuale
amministrazione, si sono sciolte al primo caldo estivo. Poi sono subentrate altre
situazioni che hanno generato maggioranze ed opposizioni contrapposte dove non
si è più capito niente. Manifesti, comunicati ed interviste di “dissidenti”,
“responsabili” e chi più ne ha, più ne metta, hanno poi generato il resto. Fare
chiarezza è un dovere nei confronti di tutta la cittadinanza, per non rischiare,
tra “responsabili ed irresponsabili”, situazioni imbarazzanti come ad esempio
l’alternarsi del balzello IMU.
Terzo
punto.
Sappiamo
benissimo che mantenere l’impegno di un programma elettorale spesso equivale
alla promessa di chi decide di iniziare una dieta il “lunedì successivo”, ma
ricordare spunti emersi in campagna elettorale dall’attuale amministrazione,
penso sia un dovere civico di tutti noi e magari di tutti i componenti del
consiglio e della giunta comunale, per sollecitarne la realizzazione. Me ne
vengono in mente alcuni che riprendo integralmente per non sbagliare:
-Per una città più pulita,
sarà riorganizzato e potenziato il servizio di raccolta differenziata mediante
introduzione d’incentivi tariffari per i cittadini , con la diminuzione della
tassa sui rifiuti (TARSU)”...
-Ritorno del servizio
idrico dal privato al pubblico in linea con i risultati del referendum
nazionale.
(Acqua Pubblica)
-Favorire lo sviluppo del
commercio e dell’artigianato con uno strumento di programmazione commerciale
attraverso la rivitalizzazione del centro storico;
-Introduzione di una
“Corleone Card” , da offrire ai turisti che visitano la Città e la frazione di
Ficuzza,
con particolari vantaggi e
agevolazioni , per favorire lo sviluppo economico delle varie attività
commerciali;
-Realizzazione di una
piscina coperta, di un asilo, di un teatro e di un laboratorio musicale
comunale;
-Particolare attenzione
sarà data alla grande viabilità di collegamento con il Capoluogo, con
l’aeroporto
di Punta Raisi e con
quello di Trapani, per garantire alle attività produttive della Città di
accedere ai
servizi di
commercializzazione con maggiore fluidità;
-Istituzione di centri di aggregazione e di
incontro ( libreria-caffe’, internet point, etc. ) che permettano di mettere in
comunicazione i giovani, per favorire lo scambio culturale, sociale e per
approfondire temi di interesse comune”.
Sicuramente
sette mesi sono ancora pochi per chi inizia “ex
novo”, ma a Corleone ci troviamo di fronte ad una “consecutio” che dovrebbe favorire una continuazione di percorsi
iniziati da anni. Se così non fosse, allora bisognerebbe capire perché il
cammino si è interrotto.
Concludo
con una richiesta: mi piacerebbe che il consiglio comunale venisse trasmesso in
diretta per poter consentire a tutta Corleone di vedere ed ascoltare tutto
quello che succede all’interno dell’aula consiliare. Sarebbe una grande
conquista democratica di trasparenza e di crescita per un ambiente che potrebbe
iniziare a rendersi conto personalmente e non per “sentito dire” di come venga
amministrata la “Cosa Pubblica”. La trasmissione via web è garanzia di
trasparenza e di comunicazione certa e, forse, si è già perso troppo tempo.
L’elenco
dei “mi piacerebbe” è lunghissimo, ma c’è tempo nel 2013 per continuare a
discutere di politica, perché le prossime elezioni nazionali, potrebbero
ribaltare e condizionare gli equilibri dei nostri rappresentanti comunali,
soprattutto di quelli più sensibili a cogliere le novità che si presenteranno e
che potrebbero cambiare quelli già troppo presto precari. Ma parafrasando un
noto giornalista della nostra provincia, questa è un’altra storia.
Buon
2013, direttore, e soprattutto buon 2013 alla nostra Corleone: guardare avanti
per non regredire sia sempre un obiettivo primario…
Mario Midulla
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