Il Sud sta affondando, e rischia di portare nei fondali anche la Sicilia. Un modo c’è per evitare che si inabissi, e lo indica Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della sera. Suo è il libro «La casta», scritto insieme a Sergio Rizzo. Dei due autori è appena uscito il libro «Se muore il Sud», che è anche un elenco di dati: «Due giovani su tre affogano senza lavoro e la Regione Sicilia butta 15 milioni per 18 apprendisti fantasma», «ci sono treni che marciano a 14 km l'ora e i fondi Ue vanno a sagre, sale bingo e trattorie da Ciccio», «nel 2007 in Sicilia le famiglie povere erano il 5,8 % nel 2012 il 9,8%». «Bene, io credo che la soluzione a tutto ciò sia una nuova classe politica, e quando dico nuova voglio dire che chi ha amministrato in questi anni deve passare la mano. Chiedo scusa, ma non mi fido, non credo alle conversioni. Serve una classe dirigente giovane. Con quelli in carica assolutamente no». LEGGI TUTTO
domenica, dicembre 29, 2013
ASP Palermo. Non c'è pace per i pannoloni: revocata di nuovo la gara d'appalto
Delibera della direzione strategica: «Scoperte gravi truffe nel settore degli ausili, il quadro è un bosco di illeciti»
PALERMO. Un colpo di scena dopo l’altro, tre gare cancellate e rilanciate con un risparmio di almeno 27 milioni, sono i sei mesi d’oro quelli della guida di Antonino Candela all’Asp e l’ultima battuta arriva pochi giorni fa con una delibera che rimette ancora in discussione un quarto appalto: la gara dei pannoloni più costosi d’Italia. Candela fa fuori la Santex, la ditta che era stata chiamata a fornire i pannoloni in aggiudicazione provvisoria dall’ex commissario Adalberto Battaglia, il quale aveva a sua volta aveva «censurato» l’operato del predecessore Salvatore Cirignotta (finito sotto indagine). LEGGI TUTTO
sabato, dicembre 28, 2013
L'Asp di Palermo potenzia l'ospedale di Corleone. Candela: "Abbiamo anche chiesto la deroga per il punto nascita"
L'ambulanza medicalizzata consegnata all'ospedale |
CORLEONE
– I vertici dell’Asp di Palermo sono stati di parola. Ad agosto, nel corso di
un incontro con gli operatori dell’Ospedale di Corleone e con gli
amministratori locali, il commissario straordinario Antonio Candela e il
direttore sanitario Pippo Noto avevano assunto l’impegno di dotare il nosocomio
di un'ambulanza medicalizzata, di un ecografo tridimensionale di ultima
generazione e di una colonna videolaparoscopica. E ieri mattina, ad appena
cinque mesi di distanza, li hanno consegnati. L'ambulanza medicalizzata è
costata 78 mila euro ed è dotata di tutte le attrezzature necessarie a
garantire il trasporto dei pazienti in condizioni di sicurezza. «A bordo - ha
spiegato Candela - ci sono un defibrillatore, l'aspiratore polmonare, il
pulsossimetro ed il kit di rianimazione, oltre a barelle a cucchiaio, spinale e
da trasporto. È un'ambulanza in grado di assicurare interventi veloci ed
efficaci garantendo risposte immediate ai bisogni di salute di un comprensorio
di circa 40 mila persone».
Bose, la giovane donna nigeriana uccisa vicino il cimitero di Custonaci...
di NINO ROCCA
Bose arriva a Palermo circa 10 anni fa, da Benin City, lascia nel suovillaggio due bambini con la sua mamma. A Palermo, coinvolta dalla tratta, è costretta a prostituirsi. Si prostituisce a Trapani affidata alla sua mamam. Pagato il riscatto, Bose si trova senza lavoro e senza casa. Si rivolge a Vivian che cerca di aiutarla. Ma, intanto la sua mamma in Nigeria muore e lei deve guadagnare i soldi sufficienti per mantenere se stessa e i suoi due bambini in Nigeria, rimasti soli. Si lega ad un uomo nigeriano che diventa il suo convivente e il papà di due gemellini a cui deve provvedere. Ritorna sulla strada, costretta dalle circostanze a mantenere la sua famiglia che si è allargata.
Bose arriva a Palermo circa 10 anni fa, da Benin City, lascia nel suovillaggio due bambini con la sua mamma. A Palermo, coinvolta dalla tratta, è costretta a prostituirsi. Si prostituisce a Trapani affidata alla sua mamam. Pagato il riscatto, Bose si trova senza lavoro e senza casa. Si rivolge a Vivian che cerca di aiutarla. Ma, intanto la sua mamma in Nigeria muore e lei deve guadagnare i soldi sufficienti per mantenere se stessa e i suoi due bambini in Nigeria, rimasti soli. Si lega ad un uomo nigeriano che diventa il suo convivente e il papà di due gemellini a cui deve provvedere. Ritorna sulla strada, costretta dalle circostanze a mantenere la sua famiglia che si è allargata.
L'assassinio di Bose. La denuncia di Isoke: "La società italiana rischia di essere colpevole quanto i trafficanti..."
Isoke Aikpitanyi |
di Isoke Aikpitanyi
Anzitutto bisogna considerare che è stata uccisa una donna. Si tratta di
FEMMINICIDIO. Se le donne italiane non riescono a far proprio questo concetto,
l'idea stessa che si debba lottare contro il femminicidio pensando solo alle
italine uccise, perde credibilità. Già in passato le donne italiane, anche a
Palermo, scesero in piazza per l'assassinio di una giovane siciliana, ma
"dimenticarono" di manifestare per Favour e Loveth. Queste cose non
sono accettabili. Poi si consideri che è stata uccisa una madre, una donna
mamma di due gemelli di 5 anni. E adesso ragioniamo su altri aspetti: questa
giovane donna nigeriana era dentro alla prostituzione, costretta pare dal
marito stesso. Ma non mi si venga a dire che NON ERA una vittima della tratta
perché chi lo dice vuol dire che non ha capito proprio niente. E anche questo
non è più accettabile. Ci sono donne che devono pagare un debito agli
sfruttatori, devono pagare fino a 100 mila euro e gli italiani e le italiane
credono che quando queste ragazze hanno finito di pagare, non sono più schiave.
venerdì, dicembre 27, 2013
Sicilia. Crocetta: "Pubblicati bandi di gara per tre nuove piattaforme integrate per lo smaltimento dei rifiuti"
Il presidente della Regione Rosario Crocetta |
Palermo, 27 dic. 2013. Il presidente della
Regione Rosario Crocetta e l'assessore
all'Energia Nicolò Marino, comunicano in una nota che il direttore del dipartimento Acqua e
Rifiuti, Marco Lupo, ha pubblicato in data odierna i bandi di gara europei per la
realizzazione di 3 piattaforme integrate per lo smaltimento di rifiuti, da
realizzare nei territori di Gela, Messina ed Enna. Si tratta di impianti pubblici
che vengono realizzati nell'ambito della struttura
commissariale per l'emergenza rifiuti, dalla Regione Siciliana.
Palermo, Cisl Fp, Cgil Fp e Uil Fpl contro il sindaco Orlando
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando |
PALERMO - "Apprendiamo dagli organi di stampa che l'amministrazione
comunale ha dato il via ad una riorganizzazione degli uffici, ridisegnando la
mappa delle alte professionalità e delle posizioni organizzative. I sindacati
non ne sono stati informati, né hanno condiviso questo percorso amministrativo,
contrariamente a quanto sembra dichiarare il sindaco di Palermo, Leoluca
Orlando". Lo dichiarano Nicolò Scaglione, Paola Caselli e Ilio Martinez,
rispettivamente segretari aziendali e provinciali per il Comune di Palermo,
della Cisl Fp Palermo Trapani, della Cgil Fp Palermo e della Uil Fpl Palermo
Sicilia.
DA MESSINA A BRUSCA, LA VOGLIA DI PARTITO DELLA MAFIA
L'arresto di Giovanni Brusca |
di Salvatore
Parlagreco
Il processo
sulla trattativa Stato-mafia ha questo di buono, regala un ripasso di storia dellaSicilia che il tempo ha smagnetizzato come succede
alle ricevute del bancomat. Chi vuole, perciò, ha la possibilità, unica, di
rimettere insieme i pezzi e ricostruire il calvario, chi preferisce lasciarsi
alle spalle tutto e vivere alla giornata, è costretto a prendere atto di ciò
che fu e, forse, c’è ancora. Un merito, dunque. Ma sempre di ripasso si tratta,
ed il fatto che l’escussione dei testi metta insieme i pezzi non significa che
ci serva la verità, processuale, su un piatto d’argento, o che le cose dette e ripetute guadagnino strada facendo
carisma.
SICILIA. I DEPUTATI IOPPOLO E MUSUMECI PROTESTANO CONTRO LA SOPPRESSIONE DEL PARCO ARCHEOLOGICO DELLA CERAMICA DEL CALATINO
PALERMO
– I deputati regionali Gino Ioppolo e Nello Musumeci hanno presentato
un’interpellanza al Presidente della Regione on. Rosario Crocetta e
all’assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali Maria Rita Sgarlata
contro la soppressione, fra i tre della provincia di Catania, del Parco
Archeologico della Ceramica del Calatino. La Regione Siciliana,
all’art. 20 della Legge regionale n. 20 del 3 novembre 2000, istituisce “un
sistema di parchi archeologici per la salvaguardia, la conservazione e la difesa
del patrimonio archeologico regionale e per consentire migliori condizioni di
fruibilità a scopi scientifici, sociali, economici e turistici dello stesso” e con un Decreto del Presidente della
Regione n. 370 del 28 giugno 2010 venivano individuate 26 aree archeologiche da
istituire a Parco Archeologico, tra cui il Parco Archeologico della Ceramica
del Calatino.
mercoledì, dicembre 25, 2013
martedì, dicembre 24, 2013
domenica, dicembre 22, 2013
Corleone si mobilita per salvare il punto nascita e l'ospedale
Affollata assemblea domenica sera nei locali di S. Agostino per protestare contro la chiusura del Punto nascita e della Pediatria del P.O. "Dei Bianchi" di Corleone. Oltre 500 cittadini hanno risposto all'appello del Comitato cittadino, ma sono già oltre 3.000 quelli che hanno firmato la petizione per chiedere al Presidente della Regione Rosario Crocettta e all'assessore alla salute Lucia Borsellino di concedere la deroga al punto-nascita di Corleone. Da parte di tutti è stato sottolineato che la lotta non ha "coloriture" politiche, ma è la battaglia di tutta la zona del Corleonese che lotta per il diritto alla salute. GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO Nei prossimi giorni seguiranno altre iniziative, ma l'appuntamento importante è per il prossimo 11 gennaio, quando i cittadini di tutti i comuni della zona saranno chiamati a sfilare in corteo a Corleone. Si pensa che non saranno meno di 10 mila le persone che manifesteranno per le vie cittadine. Per l'occasione saranno invitati il presidente della Regione e l'assessore alla salute per dare risposte chiare sul diritto alla salute dei cittadini. Mercoledì scorso per difendere il punto nascita e l'ospedale di Corleone si è riunito il consiglio comunale che ha approvato all'unanimità il seguente ordine del giorno:
Calcio. Una tripletta del bomber Verardo fa volare il Corleone
L'esultanza dei ragazzi negli spogliatoi dopo la vittoria |
Lumia: "Col 416ter colpiremo lo scambio elettorale politico-mafioso"
Il
416-ter, che colpisce lo scambio elettorale politico-mafioso, stava scritto nel
Codice, ma di fatto non veniva mai applicato nelle aule dei tribunali. Poche volte era stato
individuato e penalizzato. Ed, invece, è stato e rimane il reato più devastante
e odioso. La nostra
democrazia ha un momento sorgivo e delicato. Il momento delle elezioni, quando si selezionano i parlamentari ed
i governi (legge elettorale permettendo …). Le mafie proprio in questi momenti
sanno tirar fuori la loro perversa abilità e certi politici si prestano
facilmente, anzi sempre più spesso cercano i boss e sono pronti a fare il patto
col diavolo. Non solo al Sud, ma anche al Nord. Tanto con l’attuale legge è
quasi diabolico dimostrare lo scambio e la collusione.
Fiera-mercato "Born in Corleone"
Prende il via a Corleone la prima edizione della Fiera
Mercato "Born in Corleone" prodotti a chilometro
"O". La manifestazione, organizzata dall'assessore alle attività produttive
Calogero di Miceli, in collaborazione con il sindaco Lea Savona, si svolgerà In
Piazza Falcone e Borsellino dal 23 al 28 Dicembre 2013 e il 5 Gennaio 2014 e ha
lo scopo di promuovere e sostenere l'agricoltura locale e la
commercializzazione e il consumo dei prodotti agroalimentari locali di qualità.
mercoledì, dicembre 18, 2013
Ospedale, Punto nascita. Domenica assemblea cittadina
Domenica 22 dicembre alle
ore 17:30 a Sant'Agostino si terrà un'assemblea cittadina, come faranno negli
altri comuni del territorio, in merito al depotenziamento dell'Ospedale di
Corleone. Sarà il primo momento della mobilitazione generale del corleonese oltre
alla petizione popolare che verrà inviata al Presidente Crocetta e al Capo
dello Stato Napolitano. L'ospedale non solo non si tocca ma va potenziato.
Invitiamo la cittadinanza ancora una volta a partecipare per difendere il
nostro diritto alla salute.
Intanto stasera si è riunito il consiglio comunale in seduta straordinaria ed urgente per dibattere il pericolo della chiusura del Punto nascita. Alla fine è stato approvato un documento che pubblichiamo di seguito:
Comune di Corleone, Comune di Campofiorito, Comune di Giuliana, Comune di Prizzi, Comune di Bisacquino, Comune di Chiusa Sclafani, Comune di Roccamena, CGIL Funzione Pubblica, Camera del Lavoro di Corleone, CISL Corleone, CNA, Corleone Dialogos, Città Nuove, ORA Corleone, Comitato Venerdì Santo, Omnia Onlus, +39, Consorzio 846, CERIFOP, New Corleone, AVIS, il Germoglio.
Comune di Corleone, Comune di Campofiorito, Comune di Giuliana, Comune di Prizzi, Comune di Bisacquino, Comune di Chiusa Sclafani, Comune di Roccamena, CGIL Funzione Pubblica, Camera del Lavoro di Corleone, CISL Corleone, CNA, Corleone Dialogos, Città Nuove, ORA Corleone, Comitato Venerdì Santo, Omnia Onlus, +39, Consorzio 846, CERIFOP, New Corleone, AVIS, il Germoglio.
La Regione: ridimensionare gli ospedali. l'Ars insorge, ritirato il piano di tagli
L'assessore alla salute Lucia Borsellino |
La bozza del piano di
rimodulazione è arrivata in sesta commissione, il cui presidente ha concordato
il ritiro con gli uffici. L'obiettivo è ridurre i posti letto per acuti, che
costano al sistema circa mille euro per ogni giorno di ricovero, trasformandoli
in posti per lungodegenza e riabilitazione, che invece valgono la metà e di cui
la Sicilia è carente. Ma i deputati sono pronti ad alzare le barricate
Scoppia la polemica in commissione
Sanità all'Assemblea regionale siciliana sul nuovo piano sanitario regionale, e
prima ancora della discussione la Regione ritira il documento per l'eccessiva
quantità di errori. Una mappa della sanità nell'Isola che prevede la
razionalizzazione della rete ospedaliera, accogliendo i principi della legge
Balduzzi. Ma il testo dell'assessore regionale Lucia Borsellino, appena
approdato a Palazzo dei Normanni, però, ha registrato già il fuoco di fila di
parlamentari di diverso schieramento politico. Il documento, infatti, che
prevede ancora l'accorpamento dei piccoli ospedali, penalizzerebbe alcune
province più di altre. Soprattutto Catania.
lunedì, dicembre 16, 2013
Palermo, i socialisti siciliani celebrano i Fasci dei lavoratori
Giovedì 19 dicembre a Palermo, a partire dalle ore 17,00 presso la Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile, la Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia” ed il Partito Socialista dei Siciliani celebreranno i Fasci Siciliani dei lavoratori nel centoventesimo anniversario del loro congresso, con una rievocazione storica a cui seguiranno ulteriori iniziative nel corso del 2014. Interverranno Antonio Matasso, presidente della Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”, il giornalista e scrittore Ignazio Coppola, il segretario della Camera del lavoro di Corleone Dino Paternostro, il segretario regionale della Flai-Cgil della Sicilia Salvatore Tripi, il presidente del Comitato provinciale dell’Inps di Palermo Franco Gioia e l’ex assessore regionale Turi Lombardo, presidente dell’associazione “Socialismo Oggi”. Alla fine del convegno, ospitato presso la sede del Municipio di Palermo, si terrà un brindisi natalizio organizzato dai socialisti siciliani, durante il quale saranno ricordati tutti i socialisti caduti per mano mafiosa.
Calcio, Corleone, a Cattolica un punto che fa morale e classifica
Due volte in svantaggio e due volte riacciuffa il pareggio un Corleone pieno di grinta e con tanta voglia di voltare pagina dopo la disfatta di Casteltermini (4 - 0 nel recupero di mercoledì scorso). Ancora una volta in gol va Massimo Ardore, che comincia a "vedere" la porta con la regolarità dei bomber. Il secondo gol dei giallo-rossi è stata un'autorete, dove però ha messo lo zampino Vito Verardo, ancora a secco ma con chiari segnali di ripresa dopo alcune gare in ombra.
Il girone d'andata è finito con un Corleone che ha centrato la "mission": mantenere la categoria e far fare esperienza ai tanti giovani talenti locali. Ormai ragazzi come Sparacino, Tinnirello, Chiego, Soltani, Quartana, Ringo e Cannella sono una realtà.
Il girone d'andata è finito con un Corleone che ha centrato la "mission": mantenere la categoria e far fare esperienza ai tanti giovani talenti locali. Ormai ragazzi come Sparacino, Tinnirello, Chiego, Soltani, Quartana, Ringo e Cannella sono una realtà.
domenica, dicembre 15, 2013
Corleone. È iniziata la raccolta firme contro la chiusura del Punto nascita dell’Ospedale. Si preparano le assemblee del 22 dicembre e la grande manifestazione dell’11 gennaio
La raccolta firme |
Centinaia le firme già raccolte stamattina in piazza Falcone e
Borsellino. Il Pd Palermo, irrazionale chiudere punto nascita e pediatria di
Corleone. L’arcivescovo di Monreale: il depotenziamento
dell'ospedale comporterebbe un rischio per la vita dei cittadini
È cominciata
stamattina a Corleone e negli altri comuni della zona la raccolta firme per
scongiurare la chiusura del Punto nascita e della Pediatria dell’Ospedale. Al
banchetto sistemato in piazza Falcone e Borsellino si sono avvinate tante
persone, tutte disponibilissime a firmare. Intanto si stanno preparando le
assemblee cittadine di domenica 22 dicembre per mobilitare i cittadini e
preparare la grande manifestazione territoriale del prossimo sabato 11 gennaio.
In provincia di Modena un pranzo antimafia a sostegno della coop "Lavoro e non solo"
Una bellissima iniziativa e anche un notevole
sostegno economico alla Cooperativa lavoro e Non Solo finalizzato ai
nuovi mezzi di trasporto necessari per il 2014! Volontari e
volontarie dei campi antimafie attivi nel sostegno all' edizione 2014 di
Liberarci dalle Spine
Si è svolto domenica 1 dicembre a Camposanto (Modena) il primo pranzo antimafia
‘Vedo, sento, parlo” organizzato dall’Associazione Cerveza –Fermata 23 e
dal centro Anziani di Camposanto, con il patrocinio dell’Amministrazione
comunale e la collaborazione dell’ANPI locale, di Libera Modena, del
Gruppo Antimafia Pio La Torre (Rimini) e del Gruppo dello Zuccherificio
(Ravenna). Un’ottantina di presenti di tutte le età si sono riuniti
nella locale sala polivalente Ariston per assaporare i piatti cucinati
dai volontari – i più giovani aiutati e guidati dai ‘diversamente
giovani – e affrontare tematiche troppo spesso taciute o sottovalutate
nella convinzione che ‘la mafia al nord non esiste’.
NIGLIACCIO RILEGGE IL RISORGIMENTO : “QUANDO LA SICILIA DIVENTA ITALIA…”
di Pasquale Hamel
L’Accademia non ha sicuramente amato lo storico Francesco Brancato che,
diversamente da molti altri, non si può dire che abbia sgomitato per farsi
strada in un ambiente difficile dove, molto spesso, privilegiano i rampanti e
che da sempre è stato segnato dal nepotismo. Da serio studioso, Brancato,
viveva la sua passione per la ricerca molto in disparte e, con un certo
distacco, guardava lo sviluppo delle carriere altrui anche quando delle stesse
faceva le spese. Anche oggi, a dieci anni dalla morte, solo alcuni fidati amici
lo ricordano e ne ripropongono il pensiero mentre molti, che magari hanno attinto
alla sua opera, preferiscono dimenticarlo. A proporne un ricordo attraverso
un’esegesi puntuale di quanto questo ricercatore ha scritto sul Risorgimento, è
un giovane non accademico, Giuseppe Nigliaccio, con un colto libretto,
preceduto da approfondita, e altrettanto colta, prefazione del professor Manlio
Corselli, un valente allievo dello storico scomparso.
Cisl Fp Palermo Trapani: indagine sulla qualità dei servizi del Civico e del Di Cristina
PALERMO – Quali sono le carenze degli ospedali Di Cristina e Civico di
Palermo? Cosa non funziona? Come migliorare i servizi assistenziali e le
condizioni di lavoro degli operatori? Come dovrebbe essere la sanità pubblica?
Questi i principali quesiti dei questionari che la Cisl Fp Palermo Trapani
distribuirà agli utenti dei due nosocomi, il 16 ed il 17 dicembre, in due
gazebo allestiti davanti gli uffici amministrativi dei due ospedali. Il 16
dicembre la Cisl Fp Palermo Trapani predisporrà un gazebo nei locali antistanti
alla portineria del presidio Di Cristina; il 17 dicembre ci sarà un gazebo del
sindacato davanti agli uffici dell’amministrazione dell’ospedale Civico. “Con
questa iniziativa – dichiara Pippo Piastra segretario aziendale per l’Arnas di
Palermo della Cisl Fp Palermo Trapani – vogliamo raccogliere la voce dei
cittadini, le loro lamentele, le loro proposte per migliorare la qualità dei
servizi dei due ospedali.
Ficuzza – breve escursus storico, la vocazione turistica, l’attualità, le prospettive
La palazzina reale |
di Domenico Cavarretta
Tutta
la nostra storia, la foresta, Ferdinando
di Borbone e il palazzo reale, la montagna – rocca busambra e l’archeologia, il
Borgo, QUESTA E’ FICUZZA, un murales unicum, armonico e dalla molteplice variabilità di colori, di paesaggi
naturali animati, di personaggi e di opere d'arte. La montagna, la foresta, il palazzo reale borbonico ed il suo Borgo ma
anche la storia dell’uomo meritano di restare nella memoria delle Comunità di
questa Regione.
La
montagna e l’archeologia
la
Rocca Busambra è una montagna che sovrasta Ficuzza e la foresta ed è uno scrigno
ancora non totalmente esplorata nè conosciuta. Questo ventaglio dolomitico alto
1615 mt. domina l’occidente della Sicilia per la sua imponenza e maestosità. Antichissimi
insediamenti ne hanno colonizzato tutti i versanti: ne faccio cenno.
Operazione "Eden", decapitato il mandamento di Messina Denaro
Trapani. Decapitato il mandamento di “Castelvetrano", feudo del
latitante Messina Denaro. arrestati i vertici operativi
dell'organizzazione tra cui la sorella patrizia messina denaro e il nipote
francesco guttadauro ed i cugini Mario Messina Denaro, Lorenzo Cimarosa e
Giovanni Filardo. Nella mattinata odierna, carabinieri, polizia di stato,
guardia di finanza e d.i.a., hanno portato a termine un’importante operazione
nei confronti del latitante Matteo Messina Denaro e del mandamento mafioso di Castelvetrano.
i provvedimenti di arresto sono stati disposti dal gip del tribunale di Palermo
su richiesta dei magistrati della locale procura distrettuale che coordinano le
attività di ricerca del boss trapanese: il procuratore aggiunto d.ssa Teresa Principato
e i sostituti procuratori paolo guido e marzia sabella.
sabato, dicembre 14, 2013
CAMPOREALE (PA): CONDANNATO BRACCIANTE AGRICOLO - AVEVA FAVORITO LA LATITANZA DI MIMMO RACCUGLIA
Marco Lipari |
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Camporeale, in
esecuzione all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di
Palermo, hanno tratto in arresto LIPARI Marco 36enne
bracciante agricolo, residente a Camporeale. Lo stesso dovrà espiare la pena 1
anno, 2 mesi e 14 giorni di reclusione, poiché condannato per il reato di
favoreggiamento personale, in favore dell’ex latitante Domenico Raccuglia, per
fatti commessi sino all’aprile del 2011 in Palermo, Altofonte, Calatafimi e
zone limitrofe. Per il medesimo reato, il LIPARI aveva già
scontato 2 anni, 3 mesi e 14 giorni in regime di arresti domiciliari. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’arrestato è stato associato
presso la Casa Circondariale “Ucciardone” di Palermo per
l’espiazione della pena.
Palermo, 14 dicembre 2013
La Cgil di Palermo è al fianco delle famiglie sgomberate di via Del Bosco
Palermo 13 dicembre 2013 - «Le ordinanze di sgombero
notificate alle famiglie, quasi tutti di immigrati, abitanti nella palazzina a
rischio crollo in via del Bosco 45, sono arrivate a 26. Si tratta di 26
famiglie con 14 minori a carico, quasi tutte del Bangladesh, del Ghana, e c’è anche una famiglia dello Sri Lanka. In
assenza di una soluzione offerta dal Comune,
si stanno arrangiando presso parenti e amici: il che segnala l’assenza di un piano emergenziale di soluzione per casi
di questo genere da parte dell’amministrazione comunale», dichiara il responsabile
immigrati della Cgil di Palermo Zaher Darwish. La Cgil, sul posto assieme al Sunia e al comitato di Lotta per la casa, sta
verificando se tutte le famiglie hanno a disposizione in via provvisoria una soluzione abitativa. «In questo momento
stanno finendo di raccogliere la loro
roba per portarla altrove. Stiamo cercando di avere notizie dal sindaco e
dall’assessore Ciulla. Sappiamo che c’è
una giunta in corso e speriamo che
all’ordine del giorno ci sia in discussione qualche provvedimento per dare
risposte concrete a queste famiglie».
Giovani, sviluppo e cooperazione: lunedì convegno legacoop a Palermo
Palermo,
14 dicembre 2013. "Lavorare insieme per ripresa e sviluppo".
E’ questo l’invito che Legacoop Sicilia lancia al governo regionale e nazionale
per "un impegno straordinario a favore dei giovani e la nascita di nuove
imprese cooperative". Un tema "prioritario" che l'associazione
rimette al centro del dibattito politico con un convegno organizzato il
prossimo 16 dicembre alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato.
Palermo, 1.500 lavoratori in piazza chiedono futuro ed equità fiscale
Palermo 14
dicembre 2013 - Circa 1.500 persone hanno partecipato a piazza Politeama a
Palermo alla mobilitazione regionale "Cambiamo la musica" in difesa
del lavoro e per chiedere meno tasse per lavoratori e pensionati eun futuro per
i giovani organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Nella piazza di Palermo, coinvolta
nella giornata di protesta in Sicilia assieme alle altre due piazze di Catania
e Messina, sono confluite delegazioni da Agrigento, Trapani, Caltanissetta,
Enna. "Siamo qui per chiedere di cambiare musica.
venerdì, dicembre 13, 2013
Parla Angelo Provenzano: "Che senso ha far espiare l'ergastolo a mio padre, che non è in condizione di intendere e volere?"
ROMA - ''Mi chiedo, e pongo la questione anche al Ministero, che senso ha far espiare una pena in condizioni così restrittive a una persona che non ha più la percezione dell'ergastolo''. Lo scrive in una lettera indirizzata al direttore del Tempo Gian Marco Chiocci il figlio di Bernardo Provenzano, Angelo, sottolineando che ''papà non capisce più nulla, e comprendendo lo scetticismo di tanti chiedo perché non mandare degli ispettori a verificare le reali condizioni di mio padre e renderle pubbliche anche a mezzo immagini''.
Mafia, 30 arresti fra Trapani e Palermo. Al vertice la sorella di Messina Denaro
MARCIARE PER NON MARCIRE? E' "RIVOLUZIONE" O "RIVOLTA"?
MARCIARE PER NON MARCIRE? E’ “RIVOLUZIONE” O “RIVOLTA”?
L’odierna agitazione delle piazze italiane lascia sperare che questo “popolo” (così ama dirsi la folla eterogenea che da vari canali va affluendo allo scenario di una grande protesta) sia finalmente deciso a …marciare, per non… marcire. Ma dove va? Qual è la meta del suo agitato movimento ? “A Roma”, si promette adesso da Torino: a Roma, dunque, per assediare un Parlamento “ illegittimo” che, a dire il vero, è delegittimato soprattutto dall’infima qualità morale e culturale dei suoi membri, ben più che dalla recente sentenza di un Corte costituzionale anch’essa illegittima e delegittimata. Nel tumulto, non pochi gridano alla “rivoluzione”, anche se i più, se interrogati sul tema, non riuscirebbero ad altro che a reiterare l’urlo “Via i politici, tutti i politici”, “Tutti a casa, subito!” Non pensano che, una volta cacciati tutti i politici di oggi, dovrebbero poi fare i conti con i politici di domani, che magari per “far politica contro la politica” inevitabilmente andrebbero alla scuola dei Grillo e della Santachè, e si contenderebbero le idee e i valori del “bene pubblico” che già appartengono a personaggi quali Casaleggio, Alfano, Renzi e… Marina Berlusconi. Altre idee e altri “valori” non li vedo in giro, a parte quelli di un’élite di semidisperati che tenta di far capire che non ci si salva dalle condanne all’impoverimento di massa, alla miseria di massa, alla corruzione di massa, alla “schiavizzazione” di massa, all’imbecillimento di massa, senza abbattere l’attuale sistema capitalistico che non soltanto è oggi il sistema-mondo dominato e diretto da una non troppo occulta leadership finanziario-mafiosa, ma è entrato nella testa della gente come l’unico sistema possibile (e persino come l’unico, alla fin fine, desiderabile). Quelli che capiscono, dal 1989 ad oggi, sono diventati sempre meno numerosi. Ed oggi resistono appena, in affanno.
Non credo affatto che l’odierna movimentazione di protesta (per quanto ben comprensibile e condivisibile nelle sue cause e motivazioni) sia qualcosa appena avvicinabile a un autentico movimento di massa per la “rivoluzione”, a meno che per “rivoluzione” non si intenda la “rivolta” (parola sempre cara, anzi carissima, ai fascisti che infatti la stanno utilizzando anche in questi giorni!) la cui sorte inevitabile è alla fine soltanto quel che Antonio Gramsci chiamava “rivoluzione passiva” ovvero quel “cambiare tutto per non cambiare” di cui aveva piena coscienza il principe di Lampedusa scrivendo il suo “Gattopardo”. Marciare per non marcire senza sapere dove andare e perché andare (senza un progetto condiviso al di là del far rumore, senza strategia, senza capi e senza cultura politica e persino, spesso, senza cultura tout court) è sempre meglio che la rassegnazione nella palude della quotidiana disperazione. E’ segno di una risorgente vitalità. Al limite, potrebbe persino evocare un alcunché di “eroico” per i nostalgici di qualche antico e romantico libertarismo, di anarchici e libertari, contro tutti i simboli e palazzi del potere. Epperò, oltre che disordinato, nel suo rifiuto del “principe”, è un marciare che rischia di non andare da nessuna parte o di cadere in un precipizio nel quale, per trarsene poi fuori, si diventa vittime di qualche demagogo, di qualche principe-tiranno o, peggio, di qualche Masaniello.
L’odierna agitazione delle piazze italiane lascia sperare che questo “popolo” (così ama dirsi la folla eterogenea che da vari canali va affluendo allo scenario di una grande protesta) sia finalmente deciso a …marciare, per non… marcire. Ma dove va? Qual è la meta del suo agitato movimento ? “A Roma”, si promette adesso da Torino: a Roma, dunque, per assediare un Parlamento “ illegittimo” che, a dire il vero, è delegittimato soprattutto dall’infima qualità morale e culturale dei suoi membri, ben più che dalla recente sentenza di un Corte costituzionale anch’essa illegittima e delegittimata. Nel tumulto, non pochi gridano alla “rivoluzione”, anche se i più, se interrogati sul tema, non riuscirebbero ad altro che a reiterare l’urlo “Via i politici, tutti i politici”, “Tutti a casa, subito!” Non pensano che, una volta cacciati tutti i politici di oggi, dovrebbero poi fare i conti con i politici di domani, che magari per “far politica contro la politica” inevitabilmente andrebbero alla scuola dei Grillo e della Santachè, e si contenderebbero le idee e i valori del “bene pubblico” che già appartengono a personaggi quali Casaleggio, Alfano, Renzi e… Marina Berlusconi. Altre idee e altri “valori” non li vedo in giro, a parte quelli di un’élite di semidisperati che tenta di far capire che non ci si salva dalle condanne all’impoverimento di massa, alla miseria di massa, alla corruzione di massa, alla “schiavizzazione” di massa, all’imbecillimento di massa, senza abbattere l’attuale sistema capitalistico che non soltanto è oggi il sistema-mondo dominato e diretto da una non troppo occulta leadership finanziario-mafiosa, ma è entrato nella testa della gente come l’unico sistema possibile (e persino come l’unico, alla fin fine, desiderabile). Quelli che capiscono, dal 1989 ad oggi, sono diventati sempre meno numerosi. Ed oggi resistono appena, in affanno.
Non credo affatto che l’odierna movimentazione di protesta (per quanto ben comprensibile e condivisibile nelle sue cause e motivazioni) sia qualcosa appena avvicinabile a un autentico movimento di massa per la “rivoluzione”, a meno che per “rivoluzione” non si intenda la “rivolta” (parola sempre cara, anzi carissima, ai fascisti che infatti la stanno utilizzando anche in questi giorni!) la cui sorte inevitabile è alla fine soltanto quel che Antonio Gramsci chiamava “rivoluzione passiva” ovvero quel “cambiare tutto per non cambiare” di cui aveva piena coscienza il principe di Lampedusa scrivendo il suo “Gattopardo”. Marciare per non marcire senza sapere dove andare e perché andare (senza un progetto condiviso al di là del far rumore, senza strategia, senza capi e senza cultura politica e persino, spesso, senza cultura tout court) è sempre meglio che la rassegnazione nella palude della quotidiana disperazione. E’ segno di una risorgente vitalità. Al limite, potrebbe persino evocare un alcunché di “eroico” per i nostalgici di qualche antico e romantico libertarismo, di anarchici e libertari, contro tutti i simboli e palazzi del potere. Epperò, oltre che disordinato, nel suo rifiuto del “principe”, è un marciare che rischia di non andare da nessuna parte o di cadere in un precipizio nel quale, per trarsene poi fuori, si diventa vittime di qualche demagogo, di qualche principe-tiranno o, peggio, di qualche Masaniello.
EX TABELLA H, ARRIVANO I FONDI: ECCO CHI NE BENEFICERÀ
di Giuseppe Bianca
Arrivano a destinazione i soldi provenienti dalle variazioni di bilancio approvate dall’Assemblea regionale siciliana a fine ottobre. La giunta ha provveduto a ripartire a coloro che ne potranno beneficare, perché in possesso dei requisiti della ormai “famosa” ex tabella H. Ma vediamo come sono stati distribuiti i fondi. Boccata d’ossigeno per la Fondazione Mandralisca di Cefalù (60 mila euro), la Fondazione Whitaker (300.000) la Fondazione Buttitta, l’Istituto Gramsci ed il centro Pio La Torre. Ottantamila euro per il museo Pasqualino e l’Officina degli studi medievali, il centro Fazio Allmayer, l’Isvi, l’Ispe, il centro Cesare Terranova, la fondazione Gaetano Costa, il centro Sturzo, l’associazione Oikos, l’Istituto teologico San Paolo, la facoltà teologica di Sicilia, l’Arces, la fondazione Falcone, l’Isas, l’Istituto siciliano per la storia antica, l’Istituto di scienze cerimoniali, il Csei, l’Unasp Acli, il Centro studi Pasolini, il centro studi Rossitto, Arci Sicilia, l’Aics, l’Associazione museo delle fortificazioni della Sicilia e Amnesty International.
giovedì, dicembre 12, 2013
Marciare per non marcire? È "Rivoluzione" o "Rivolta"?
di GIUSEPPE CARLO MARINO
L’odierna agitazione delle piazze italiane lascia sperare che questo “popolo” (così ama dirsi la folla eterogenea che da vari canali va affluendo allo scenario di una grande protesta) sia finalmente deciso a …marciare, per non… marcire. Ma dove va? Qual è la meta del suo agitato movimento ? “A Roma”, si promette adesso da Torino: a Roma, dunque, per assediare un Parlamento “ illegittimo” che, a dire il vero, è delegittimato soprattutto dall’infima qualità morale e culturale dei suoi membri, ben più che dalla recente sentenza di un Corte costituzionale anch’essa illegittima e delegittimata.
Sciopero all'Italtel di Carini. I sindacati FIOM, FIM e Uilm: "Non vogliamo che lo stabilimento venga cancellato"
Palermo 12 dicembre 2013 – E’ in corso uno sciopero di 4 ore , iniziato a fine turno, alle ore 12, presso la sede Italtel di Carini così come nelle altre due sei Italtel di Milano di e di Roma. La decisione è stata presa nel corso delle assemblee territoriali dopo che le organizzazioni sindacali hanno rigettato il piano di tagli dell’azienda che non garantisce prospettive oltre il dicembre del 2014. Da qui l’invito alla mobilitazione. A Palermo lo sciopero indetto è di 4 ore. “La situazione è gravissima. E’ un piano che rischia di cancellare per sempre l’azienda”, dicono Fiom, Fim e Uilm di Palermo.
mercoledì, dicembre 11, 2013
Mobilitazione generale del corleonese a difesa del punto nascita!
Nella partecipata assemblea, che si è tenuta nell’aula consiliare del Comune di Corleone in cui hanno partecipato Sindaci, Presidenti dei Consigli e Consiglieri Comunali del territorio, rappresentanti sindacali e delle associazioni, nonché numerosi cittadini, si è discusso della paventata chiusura del punto nascita e della pediatria che è prevista dal nuovo piano delle reti ospedaliere dell’Assessore Regionale della Salute Lucia Borsellino.
Per tutelare il diritto alla salute dei cittadini del corleonese si è deciso di dichiarare lo stato di mobilitazione generale a difesa dell’ospedale chiedendo in primis un incontro immediato con il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e con l’Assessore Lucia Borsellino
Corleone, aumenta l'Irpef, ma grazie all'opposizione l'Imu resta al 7,60%
CORLEONE - Colpo di scena nella seduta del consiglio comunale di lunedì sera alle 21.00, convocata d'urgenza dal presidente su richiesta di sei consiglieri che sostengono il sindaco Lea Savona (Vincenzo Labruzzo, Vincenzo Verga, Maurizio Bruno, Giuseppe Nicosia, Salvatore Sorisi e Calogero Di Miceli). All'ordine del giorno la proposta di questi consiglieri, supportata dalla segreteria generale, di annullamento della delibera del 17 luglio 2013 con cui il consiglio comunale aveva abbassato l'addizionale Irpef dallo 0,8 allo 0,4 x mille, in quanto non aveva i requisiti della legittimità perché aveva ricevuto i pareri contrari sia del capo settore finanziario del comune che del collegio dei revisori. L'approvazione di questa proposta avrebbe portato nelle casse del comune circa 270 mila euro, derivanti dall'applicazione dello 0,4 x mille in più di addizionale Irpef. Si respirava un clima teso in consiglio comunale, che il sindaco Lea Savona provava a stemperare ringraziando i partecipanti alla seduta (19 su 20, assente solo Carlo Vintaloro perché a Roma) per la loro presenza.
giovedì, dicembre 05, 2013
Omaggio a mamma Felicia...
In occasione
dell'anniversario della scomparsa di Felicia Bartolotta, madre
di Peppino Impastato, avvenuta il 7 dicenbre 2004, vi
segnaliamo due importanti iniziative
Venerdì 6 dicembre alle
ore 17:00
presso
il salone al I° piano dell'ex Casa Badalamenti
a Cinisi CNCA, l'Associazione “Bhalobasa”
e Casa Memoria "Felicia
e Peppino Impastato" organizzano un incontro in ricordo di Felicia e
di Alessandra Tognoni (volontaria dell'Associazione Bhalobasa, scomparsa di
recente) e di Madre Teresa:
Omaggio a Felicia – Immagini da Calcutta
intervengono :
Giovanni Impastato : “Il mio viaggio a Calcutta” (Casa memoria Felicia e Peppino
Impastato)
MAFIA: LUMIA (PD), COLPIRE RIINA E COSA NOSTRA SENZA ASPETTARE L'ENNESIMA STRAGE
Totò Riina |
Roma, 05 dicembre 2013 - Durante la discussione sul programma di lavoro
della Commissione parlamentare antimafia, che si è tenuta nel pomeriggio, il
senatore Giuseppe Lumia ha affermato: "Perchè Riina lancia questa sfida
allo Stato? Certo non per un'altra possibile condanna che gli potrebbe arrivare
dal processo sulla trattativa. Semmai è facile intuire che da questo processo e
dalle indagini Riina ha il terrore che possano venir fuori nuovi fatti sulla
trattativa. Quali verità provocano in Riina una reazione di questo tipo? Oltre
che trattativista, potrebbe emergere anche un Riina colluso e subalterno agli
apparati dello Stato? Perchè Cosa nostra attuale pensa che sia arrivato il
momento di cambiare passo e tornare all'attacco? Riina si ripropone come guida
indiscussa? E Matteo Messina Denaro che ruolo ha? Perchè non è stato ancora
catturato?".
Cuperlo: la sinistra è dignità!
Gianni Cuperlo |
Il Partito democratico può guidare la riscossa civile, economica e morale
del Paese. Possiamo farlo con coraggio e deter- minazione cambiando tutto ciò
che oggi è da cambiare: nella politica, nello Stato, nelle responsabilità
dei singoli, nelle logiche del mercato, in élite arroccate a difesa di poteri
immobili e conservatori, nelle cui opacità prosperano interessi particolari a
discapito di quelli collettivi.
A noi tocca portare al centro il valore della persona, dell’uguaglianza,
del senso di comunità. Continuo a ripeterlo perché ci credo profondamente:noi
non siamo il volto buono della destra, noi siamo la sinistra del tempo nuovo. Dobbiamo
avere l'ambizione di parlare a tutti, ma usando le nostre parole. Chiarire
quali sono i valori e l’identità che ci distinguono. Dobbiamo recuperare la nostra autonomia culturale. Non lo si fa da soli, ma
alzando lo sguardo sul mondo.
Renzi e l'Italia "cambia verso"
Matteo Renzi |
La maggioranza si è fatta più piccola e adesso all'opposizione ci sono due professionisti della protesta come Grillo e Berlusconi. O il Governo Letta si mette a fare le cose che servono all'Italia oppure la disoccupazione continuerà a crescere. La crisi continuerà a mordere. E il PD perderà le elezioni. Si dirà: dov'è la novità? Il PD perde sempre le elezioni. Vero, ma vorrei che almeno provassimo a smettere. Come chi combatte con la sigarette: sai, sto cercando di smettere. Se non ci diamo una mossa, chi oggi protesta senza proporre ci stritola. Mi candido e mi metto in gioco perché voglio reagire, perché voglio recuperare la speranza, perché voglio che gli italiani non siano solo orgogliosi del proprio passato. Renderci orgogliosi del futuro: a questo serve la politica.
Iscriviti a:
Post (Atom)