”Siamo molto contenti che Bernardo Provenzano stia meglio e abbia cosi’ potuto tornare in carcere. Del resto e’ sua la scelta puo’ collaborare con la giustizia e tornare cosi’ ad usufruire di tutti quei diritti a cui hanno diritto i cosi’ detti pentiti. Auspichiamo pertanto che i medici, incaricati della perizia che accerteranno il suo stato di salute, possano riscontrare la possibilita’ per Provenzano di assistere al processo sulla trattativa che lo stesso nel 1993 ha messo in atto con lo Stato. Del resto noi abbiamo visto Giuseppe Ferro, il Capo mandamento di Alcamo durante le stragi del 1993, assistere al processo per le stragi in aula a Firenze sdraiato su di una barella, assistito da personale paramedico”. E’ quanto scrive Giovanna Maggiani Chelli, Presidente dell’associazione familiari vittime di via Georgofili.
“Rammentiamo che Giuseppe Ferro fingeva di essere malato presentando attraverso la moglie e le figlie quintali di perizie mediche e quando si stanco’ della barella si alzo’ come Lazzaro e collaboro’ all’accertamento della verita’ sulle stragi del 1993″, conclude.
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