Giuseppe Ducato, l'ultimo pittore di carretti |
PALERMO. Il carretto in Sicilia, dopo essere stato un
fondamentale mezzo di trasporto, si è trasformato in un cult che ha impegnato
grandissimi artisti. Ogni area dell'Isola ha il suo carretto e i suoi artisti,
ma soprattutto ha i suoi artigiani che hanno trasformato in pezzi da museo
quelli che erano le antiche lape.
Purtroppo,
questi artisti-artigiani vanno scomparendo ed anche i carretti, che sono usciti
dai circuiti stradali per entrare in quelli museali e del collezionismo. E
proprio nell'ultimo squarcio, prima che il sipario cali definitivamente, si
sono inseriti il professore Ubaldo Castrovinci e il fotografo Mario Cuccia che
hanno dato alle stampe un pregevole volume di grande formato, ricchissimo di
belle immagini e di dettagliatissime tavole, per spiegare cos'è e cosa è stato
il carretto siciliano nelle diverse aree dell'Isola, da dove viene e come si
costruisce nei dettagli. Se ci fosse una scuola del carretto siciliano, questo
sarebbe un fondamentale libro di testo.
Ma non è
solo un libro di testo. E' soprattutto il racconto, passo dopo passo, di come
un manipolo di artigiani, ricchi di una esperienza plurigenerazionale, riescono
a trasformare alcuni pezzi di legno e di ferro in opere d'arte.
Il libro
"L'architettura del carretto siciliano", edito da Plumelia, sarà
presentato a Palermo mercoledì 19 dicembre alle 17,30 al Kursaal Kalhesa (Foro
Umberto I, 21). Con gli autori, interverranno Aldo Gerbino, Silvana Riccobono e
Giuseppe Aiello.
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