mercoledì, dicembre 05, 2012

DA WITTENBERG A SCIACCA: LA CHIESA TORNA A VENDERE LE INDULGENZE

MANIFESTO SUL PORTONE DELLA BASILICA DI SCIACCA
di Margherita Ingoglia
Era il 31 ottobre 1517 quando, nella fredda Germania, Martin Lutero  affiggeva le 95 tesi sul portone del castello di Wittenberg, opponendosi all’idea che la chiesa riusciva a garantire all’uomo la salvezza eterna attraverso un obolo, ossia attraverso la vendita delle indulgenze. L’autorità ecclesiastica infatti, all’epoca, era in grado di assicurare un posto in paradiso ad ogni individuo vivo o morto, che fosse stato in grado di espiare le proprie colpe ed i peccati commessi in terra, attraverso una (cospicua) offerta pecuniaria. La vendita delle indulgenza dava la possibilità ad ogni fedele di scontare gli anni in purgatorio, limitare i danni post morte e assicurarsi un posto in paradiso. Un po’ come essere raccomandati a Dio.

Sono trascorsi ben 495 anni da quel lontano 1571 e non sembra sia cambiato molto: grazie al cielo il papa c’è ancora e anche se non si chiama Leone in qualche modo ha a che fare con la Germania; la chiesa, ad oggi, rimane un’autorità non indifferente per la società e, proprio per non farci mancare nulla abbiamo anche le indulgenze. Esattamente, la vendita delle indulgenze. Certo, cambia location, non siamo a Wittemberg e non c’e’ neppure Martin Lutero ma visto il freddo di questi giorni possiamo dire che ce l’abbiamo messa proprio tutta per creare una macchina del tempo… come dire,  all’avanguardia.
Con decreto arcivescovile, in questa basilica e’ possibile lucrare una volta al giorno l ‘indulgenza plenaria per se o per un defunto durante l’anno della fede”. Il gentile lettore potrebbe pensare che questa didascalia sia quella risalente all’epoca luterana: tutt’altro. Siamo dinanzi la basilica della santissima Madonna del soccorso di Sciacca, una sorridente località marittima in provincia di Agrigento. Il manifesto con la suddetta dicitura è comparso sabato scorso, affisso proprio sul portone della basilica, alla vista di fedeli in cerca di salvezza e, curiosi increduli e divertiti che si sono avvicinati per verificarne l’autenticità. Sembrava uno scherzo, ma non lo è. La Chiesa non imbroglia, il manifesto è perfettamente in regola con tanto di simbolo del concilio Vaticano per l’anno della Fede.
Ma che significa indulgenza plenaria? Letteralmente vuol dire espiazione di ogni peccato.Secondo il diritto canonico vigente l’indulgenza plenaria si può conseguire una sola volta al giorno, mentre quella parziale anche più volte nell’arco delle 24 ore; l’indulgenza si può ottenere per se o per l’anima dei defunti, ma non è assolutamente consentito ottenerla per esseri ancora in vita (ognuno deve raccomandarsi da se); il fedele può lucrare un’indulgenza se devotamente usa uno dei seguenti oggetti di pietà convenientemente benedetto: crocifisso o croce, corona scapolare, medaglia. (conc. 15) L’indulgenza si può comprare solo se si sono rispettate delle peculiarità, ossia pregare con spirito di contrizione, essere totalmente affranti del peccato commesso e, aver ricevuto  la comunione. Dunque per prenotare l’eterno posto in paradiso, per se o per i cari  estinti, non occorrono più le orazioni di Santa Brigida, ma è necessario  avere la prevendita! Come farà la chiesa, attraverso i soldi, ad intercedere con l’Altissimo? E quali sono le parcelle che richiede ai suoi fedeli? E’ pur vero che la basilica della “Santissima Madonna del Soccorso” non ha mai avuto un ruolo unico; per secoli giurati e assemblea cittadina si sono riuniti proprio in quest’ultima, rivestendo una duplice funzione. Si starà forse tentando di ripristinare entrambi i ruoli?
Oppure è la profezia dei maya sulla fine del mondo che intimorisce così tanto la chiesa da tentare di salvare le anime delle pecorelle smarrite?
D’altronde i Maya l’avevano predetto che un uomo vestito di bianco sarebbe apparso al mondo intero su un volatile, infatti proprio ieri in una profetica data 3-12-2012 la notizia del papa su twitter ha intimorito un po’ tutti.
Così, mentre nella Roma papale non ci si accontenta più delle omelie domenicali in Piazza san Pietro per diffondere il messaggio evangelico, ma si ricorre alla piattaforma virtuale dell’uccellino più famoso dei social network, nella cittadina siciliana si ritorna ad un sapore oscurantista: ben tornato Medioevo!
Da: Siciliainformazioni.com

Nessun commento: