Dino Paternostro nell'aula consiliare |
CORLEONE – Il pagamento dell’Imu sulla seconda casa
sta provocando disagi e tensione in città, la sorpresa per lavoratori e
pensionati è stata notevole dati gli importi da pagare entro il prossimo lunedì
17 dicembre. I Caf ed i commercialisti hanno predisposto e notificato ai
contribuenti i moduli da pagare. I
cittadini aventi diritto al rimborso
potranno o presentare istanza al sindaco per avere rimborsata la cifra o, come – ha dichiarato Giuseppino Scianni presidente
Regionale dell’Udicon (Unione in difesa dei Consumatori) – “conguagliare l’eventuale
credito derivante dalla rideterminazione dell’aliquota Imu sulla prima casa con
il saldo che dovrà essere pagato”. Le tredicesime, hanno “attutito in parte”
l’impatto Imu, ma il conguaglio Irpef
che si profila all’orizzonte già appare
pesante tenuto conto dell’addizionale comunale che sarà applicata nella misura dello 0,8% e che sarà calcolata dal 1° gennaio 2012.
Questa andrà pagata con lo stipendio o la pensione di dicembre
2012. Intanto, probabilmente per il
palese malcontento dei cittadini contribuenti, dei sindacati e dell’Udicon, sei
consiglieri della maggioranza: Pio Siragusa, Pippo Cardella, Calogero Di
Miceli, Vincenzo Verga, Maurizio Bruno,
Salvatore Sorisi; e sei di
minoranza: Benedetto Gambino, Mario Giarratana,
Salvatore Schillaci, Vicenzo Macaluso,
Roberto Scianni e Gaetano Lupo; tutta l’opposizione
insomma, tranne il consigliere del PD Dino Paternostro, hanno richiesto al
presidente Stefano Gambino di convocare il consiglio comunale per ridurre l’Imu
sulla seconda casa nel 2013. La seduta dovrebbe tenersi venerdì sera 21 dicembre. Alla maggioranza “bipartisan” che ha chiesto
la convocazione del consiglio, dovrebbero aggiungersi i voti del gruppo “Mi Ci
Vedo” di cui fanno parte: Stefano Gambino, Francesco Piazza, Mario Lanza ed
Angelo Cangemi. “ Il gruppo Mi ci Vedo – spiega il presidente del consiglio
comunale Stefano Gambino - ha già votato
a favore delle nuove aliquote il 30
settembre scorso“. “Per la verità, le tasse sarebbe stato meglio non aumentarle
e perseguire gli evasori fiscali, come io avevo proposto -spiega Dino
Paternostro del PD - Mi fa piacere, comunque, che oggi tanti consiglieri si siano
convinti che tartassare i cittadini onesti è
sbagliato. Si dovrebbe, a mio avviso - conclude Dino Paternostro - diminuire
l'imu sulle seconde case, ma anche l'addizionale irpef, che, portata al livello
massimo, colpisce i lavoratori dipendenti e i pensionati. Meglio sarebbe tagliare
le spese inutili e gli sprechi, che sono tanti”. *Co.Di.*) Cosmo Di Carlo
Giornale di Sicilia, 13 dic 2012
1 commento:
La prima cosa che si dovrebbe fare è quello di eliminare l'IMU sulla prima casa nella considerazione che la stessa non produce alcun reddito e tanti per potersela permettere hanno dovuto fare grossi sacrifici caricandosi anche sulle spalle dei mutui che dovranno ancora continuare a pagare per molti anni. Un ragionamento diverso invece si potrebbe fare per le seconde case, terze, quarte ecc. ecc. e sarebbe quello di prevedere delle aliquote diverse a partire dalla seconda casa e così coloro i quali possiedono diversi immobili dai quali certamente ricavano dei redditi da eventuali affitti pagherebbero di più e così si raggiungerebbe una sorta di equità contributiva fra chi possiede di più e chi meno.Forse per mettere in atto quanto sopra ci vuole un intervento legislativo e quindi il Consiglio Comunale che si appresta a variare per l'ennesima volta l'aliquota IMU deve verificare qualsiasi alternativa possibile al fine di consentire un alleggerimento delle aliquote facendo le opportune distinzioni. In caso contrario assisteremo al versamento delle lacrime di coccodrillo di tanti Brunetta che saranno costretti a recarsi in banca per pagare l'IMU dimenticando che tanti pensionati e gente comune non hanno questa possibilità e che alcuni non saranno in grado di pagare l'IMU neanche per la prima casa. Un'altra ingiustizia è stata quella di avere previsto l'addizionale irpef comunale che va a colpire solo i soliti noti e cioè quelli che non possono sfuggire al fisco cioè coloro i quali hanno un reddito fisso: pensionati, dipendenti ecc. - Il Consiglio Comunale anche su questo punto potrebbe confrontarsi con l'Amministrazione per cercare delle possibili soluzioni (ad esempio eliminazione di sprechi e spese inutili così come suggerito dal Consigliere Paternostro) da individuare e da quantificare al fine di consentire la diminuzione dell'aliquota in atto applicata. Non dimenticando di perseguire con tutto quanto previsto dalle normative di legge in vigore i soliti furbi che si dimenticano di pagare il dovuto "tasse e imposte" avendo cura di salvaguardare e di venire incontro alle famiglie oneste (con lunghe dilazioni) che in questo momento stanno attraversando dei problemi economici che non consentono di rispettare loro malgrado le scadenze dovute. Ringrazio per l'ospitalità e per la possibilità di esprimere le mie considerazioni. Francesco Saporito
Posta un commento