La “giunta
dei famosi”, o se preferite “la giunta a 7 stelle”, è al completo: prima Lucia Borsellino
alla Sanità, poi Franco Battiato al Turismo, ora è il turno di Antonino
Zichichi, il fisico più famoso d’Italia, che adesso nel suo curriculum,
lungo quanto l’intera Divina Commedia, potrà scrivere anche ‘assessore ai Beni
culturali della Regione Siciliana’.
ANTONINO
ZICHICHI. Certo, lo scienziato ha ben 83
anni, ma sembra che il neopresidente della Regione non ne faccia poi tanto una
questione di età: in alcuni casi, e questo è uno di quelli, conta di più se sei
un genio di fama internazionale. Zichichi è siciliano di origini
trapanesi, fisico, scrittore, cattolico, attualmente professore emerito al
dipartimento di fisica superiore dell’Università di Bologna. Ma non
è certamente per questo che il suo nome è conosciuto dalla
comunità scientifica di tutto il mondo.
Il suo lavoro al Cern di Ginevra,
ad esempio, lo ha portato, negli anni 60, a scoprire il primo esempio di
antimateria nucleare, e in seguito ha ideato e fondato i laboratori nazionali
del Gran Sasso, che si sono dapprima aggiudicati il record di laboratorio
sotterraneo più grande al mondo, e che recentemente hanno ospitato il famoso
esperimento che, se confermato, sconvolgerebbe le leggi della fisica finora
conosciuta: esisterebbero, cioè, delle particelle (i neutrini) che possono
viaggiare più veloci della luce. Ma la carriera di Zichichi è andata anche
oltre, e lo ha portato ad essere prima presidente dell’Istituto nazionale di
fisica nucleare e poi presidente della Società europea di fisica, oltre che
cittadino onorario di alcuni paesi e membro di alcune sedi europee
dell’Accademia delle scienze. Con 6 lauree honoris causa nelle università di
Pechino, Buenos Aires, Malta, Bucarest, Arizona e Torino, per niente stanco ha
anche fondato il centro “Ettore Majorana” per la cultura scientifica, con sede
a Erice, e in seguito ha istituito, con il medesimo nome, una fondazione che
comprende 123 scuole post-universitarie per la ricerca scientifica, e che mette
a disposizione anche borse di studio per gli studenti meritevoli. Autore di
numerosi saggi di divulgazione scientifica, nei quali il fisico si è
sempre espresso in disaccordo con l’opinione diffusa secondo la quale scienza e
fede siano in contrasto, Zichichi, però, non è nuovo nemmeno alla politica.
Dopo essersi dichiarato simpatizzante e amico di Silvio Berlusconi, infatti,
nel 2005 venne proposto come candidato a sindaco di Roma, ma lui rifiutò. La
sua vicinanza al Pdl, comunque, non ha scoraggiato il
presidente Crocetta, che in nome di una giunta di “alto profilo” dalla quale
rimanessero fuori i volti classici e noti della politica e, soprattutto, i
deputati di Sala d’Ercole, gli ha proposto l’incarico di assessore che,
stavolta, il fisico ha accettato. E se la sua indubitabile esperienza da
scienziato gioverà in qualche modo alla Sicilia, lo scopriremo tra qualche
tempo.
FRANCO
BATTIATO. Il maestro ricopre l’incarico
di assessore al Turismo. Dopo un breve momento di incertezza, la sua
presenza è stata confermata. “Faremo tra l’altro una proposta di legge
per creare nell’assessorato Turismo il Dipartimento alla Cultura, in
modo da permettere a Franco Battiato una funzionalita’ operativa
diversa”, ha detto in seguito il presidente Crocetta. Franco Battiato è nato a
Jonia (CT) nel 1945. Sin dai primi anni. Come rivelano le numerose fonti sulla
sua figura, tra cui il sito ufficiale, dal ’70 partecipa
attivamente alle correnti di ricerca e sperimentazione. Le sue prime incisioni
discografiche escono per l’etichetta sperimentale Bla Bla, dal 1971 al 1975.
Nel 1979 pubblica L’Era del Cinghiale Bianco, primo lavoro con la Emi Italiana.
Seguono Patriots (1980) e, nel 1981, La voce del Padrone, che staziona al
vertice della classifica italiana per un anno vendendo oltre un milione di
copie. Diventa un “caso”, materia di studio e fonte d’ ispirazione. Nel 1991 Battiato
incide Come un Cammello in una grondaia. L’album contiene anche il brano Povera
Patria, che diviene un simbolo di impegno civile. Nel settembre del ’94, su
commissione della Regione Siciliana per l’ottavo centenario della nascita di
Federico II di Svevia, viene rappresentata nella Cattedrale di Palermo l’opera
Il Cavaliere dell’intelletto, su libretto del filosofo Manlio Sgalambro.
Nell’autunno del ’96 la Polygram pubblica L’imboscata. Uno dei brani
dell’album, La cura, è riconosciuto Miglior Canzone dell’Anno al Premio
Internazionale della Musica. Nel giugno 2000 esce Campi magnetici, disco che
contiene le musiche del balletto commissionate dal Maggio Musicale Fiorentino.
Nel maggio 2003 esce nelle sale PERDUToAMOR, esordio cinematografico alla regìa
di Franco Battiato. Il film, scritto con Manlio Sgalambro e riconosciuto
d’Interesse Culturale Nazionale, racconta la vita di Ettore nella Sicilia
e nella Milano degli anni ’50 e ’60.
DARIO
CARTABELLOTTA. Nato il
14/9/1969, palermitano, si è laureato in luglio 1992 in scienze agrarie
presso la Facoltà di Agraria di Palermo con la votazione di 110/110 con lode e
la menzione speciale sulla tesi “Le possibilità di utilizzazione della
cianamide idrogeno nella viticoltura da tavola in Sicilia “. In gennaio
1993 ha conseguito l’abilitazione alla professione di agronomo in aprile 1995
il diploma di specializzazione in agrometeorologia presso il FORMEZ di Napoli
con stage specialistici al Servizio meteorologico dell’Emilia-Romagna,
l’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria e il Servizio Meteorologico Nazionale di
Israele. Nel biennio Luglio 1992- ottobre 1994 è stato contrattista per
attività di ricerca presso l’Università degli studi di Palermo-Dipartimento di
Colture Arboree nell’ambito del progetto “Miglioramento qualitativo dell’uva da
tavola” . Nel periodo Ottobre 95- Luglio 01, è stato Dirigente Tecnico del
Servizio Agrometeorologico Regionale,Gennaio 98; nel periodo agosto 2001
– Gennaio 2003, Dirigente della Segreteria tecnica dell’Assessore Regionale
Agricoltura e Foreste con incarico alle politiche di innovazione in
agricoltura; fra il mese di Agosto 02 e Dicembre 04, Dirigente
Coordinatore della Task-force per l’emergenza siccità in zootecnia per la
gestione degli interventi previsti dal Dipartimento nazionale della protezione
civile; Gennaio 03 – Ottobre 06: Dirigente del IX Servizio Regionale – Servizi
allo Sviluppo del Dipartimento Interventi strutturali dell’Assessorato
Agricoltura e Foreste. Ha diretto l’attuazione dei progetti, tra gli altri:
Innovazione e ricerca nella filiera vitivinicola: selezione clonale, zonazione
e valorizzazione dei vitigni autoctoni siciliani con i seguenti sottoprogetti:
· Selezione genetica e sanitaria dei vitigni autoctoni siciliani;· Studio dei
fattori ambientali e colturali sulla sintesi dei metaboliti primari e secondari
nelle cultivar autoctone ed internazionali; · effetti salutistici dei vini
siciliani; Recupero e valorizzazione del germoplasma viticolo presente presso
il Vivaio – Miglioramento della qualità dell’olio di olivo in
Sicilia; Caratterizzazione e valorizzazione dei prodotti di qualità
dell’agroalimentare siciliano (vino, olio, ortofrutta, prodotti zootecnici)
soprattutto finalizzata all’ottenimento del riconoscimento europeo DOP e IGP;
la Realizzazione di una rete di laboratori per l’agroalimentare e
l’ambiente in Sicilia – La ricerca agrometeorologica per la vocazionalità del
territorio e l’efficienza dell’irrigazione; Agrobiodiversità e Risorse
genetiche Vegetali per l’agricoltura e l’ambiente in Sicilia ecc… . Nel suo
curriculm ci sono molti incarichi di responsabilità : Dirigente
Generale del Dipartimento Interventi Infrastrutturali dell’Assessorato
Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana, Commissario Unico dei
Consorzi di Bonifica della Sicilia : Dirigente generale dell’Istituto Regionale
della Vite e del Vino della Regione Sicilia dove, tra l’altro, si è occupato
della Certificazione dei Vini di Sicilia a Denominazione di Origine (DOC),
quale soggetto riconosciuto dal MIPAF ai sensi della normativa comunitaria e a
seguito di procedura di accreditamento internazionale per la comptenza, la
specificità e l’imparzialità; della Valorizzazione enogastronomica
dei territori di Sicilia per favorire la vendita diretta, l’enoturismo e la formazione
di una cultura Wine in Moderation secondo le strategie formulate dall’Unione
Europea e della Formazione delle imprese su innovazione, export
management ed enoturismo.
LUCIA
BORSELLINO. Borsellino
non è soltanto la figlia del giudice Paolo, ucciso dalla mafia nella
strage di via D’Amelio del ’92. Lucia Borsellino è anche una giovane donna,
laureata in farmacia, che da pochi giorni ricopre l’incarico di assessore alla
Sanità della giunta Crocetta. Ma il neoassessore, che in giunta ha preso il
posto di Massimo Russo, al quale è considerata molto vicina, in realtà lavora
per la Regione da parecchio tempo. Finiti gli studi e presa l’abilitazione,
infatti, ha iniziato a lavorare all’assessorato alla Salute. La
Borsellino ha iniziato la sua carriera come dirigente presso il servizio
“Farmaceutica”, con competenze in materia di assistenza farmaceutica e
farmacovigilanza. Nel 1995 è diventata componente della commissione di studio
per la revisione e l’aggiornamento del “prontuario terapeutico ospedaliero
regionale”, dove sarà poi riconfermata nel ’99 e, in seguito, è stata membro
della commissione regionale trapianti. Nel corso della sua carriera ha lavorato
anche per il decentramento delle farmacie nella regione e ha bandito concorsi
per l’assegnazione di sedi farmaceutiche, fino a quando è diventa dirigente del
servizio “Ospedalità privata”, dove si è occupata di strutture sanitarie di
ricovero e di cura private e di ambulatori polispecialistici di emodialisi.
Quando Massimo Russo è diventato assessore alla Salute del governo
Lombardo, la figlia del magistrato è entrata a far parte della segreteria
tecnica dell’assessore, con il quale ha lavorato al cosiddetto “piano di
rientro”. L’accordo, siglato tra la Regione Siciliana e il Ministero della
salute, prevedeva una serie di interventi finalizzati a ristabilire
l’equilibrio economico-finanziario della regione, era stato firmato nel
2007, ma in seguito alle vicissitudini del governo regionale (Totò Cuffaro si è
dimesso nel 2008), è stato poi considerato mantenuto soltanto il 6 aprile
scorso, quando il Ministero ha ritenuto adeguato il programma operativo del
triennio 2010-2012. L’ultimo ruolo istituzionale che la Borsellino ha ricoperto
è stato quello di dirigente generale del dipartimento attività sanitarie e
osservatorio epidemiologico, dal quale si è dimessa dopo aver accettato la
proposta del neogovernatore di entrare in giunta.Insomma, Lucia Borsellino
aveva tutti i requisiti che il presidente della Regione cercava in qualcuno che
potesse ricoprire il ruolo di assessore nella sua giunta: un nome importante,
un alto profilo lavorativo, la giovane età e, soprattutto, il genere.
Lucia Borsellino è una donna, la prima nominata in un governo (quasi) tutto “rosa”.
MARIELLA LO
BELLO. Candidata a sindaco di Agrigento
alle amministrative scorse, Mariella Lo Bello, sindacalista della Cgil, è il
nuovo assessore al Territorio, in quota Pd, della giunta
Crocetta.Sposata, mamma di due figli e nonna, la Lo Bello ha 55 anni ed
è nata ad Agrigento, dove vive tutt’ora e dove ha preso la
maturità scientifica. Dopo due anni alla facoltà di matematica ha
abbandonato gli studi e ha cominciato a lavorare alle Poste, ma entrata nel
mondo del lavoro, subito ha iniziato la sua esperienza nel sindacato: ad
Agrigento è stato il primo segretario generale donna del sindacato dei
pensionati, poi è approdata alla Camera del lavoro della sua città ed in
seguito è diventata segretario provinciale della Cgil. Mai stata impegnata in
politica, mai fatto vita di partito, la Lo Bello ha avuto qualche esperienza
all’interno di circoli socialisti, ma alle ultime elezioni amministrative
è stata candidata a sindaco di Agrigento da una coalizione che comprendeva
Pd, Mpa, Fli e Api. Avendo, però, ottenuto poco più di 5 mila voti, non è
riuscita ad approdare al ballottaggio.
ESTER
BONAFEDE. Ester Bonafede si laurea in
architettura il 26 Ottobre 1989 presso l’Università degli Studi di Palermo con
la votazione di 110 e lode. Si abilita all’esercizio della professione di
Architetto nella II sessione del 1989 conseguendo il Dottorato di Ricerca in
“Rilievo e Rappresentazione del Costruito con sede amministrativa”,
presso l’Università di Palermo. Sostiene l’esame finale, invece, all’Università
“La Sapienza” di Roma il 12 Maggio 1998 e pubblica la Tesi, dal titolo: “Carlo
Scarpa: il Dominio del Dettaglio” depositata, in seguito, nella
Biblioteca Nazionale di Firenze. Fin dai primi anni della sua carriera
riceve incarichi di docenza presso l’Università di Palermo, nonché di
progettazione comunitaria e progetti speciali. Dal 2006 al 2011 la dottoressa
Bonafede riveste il ruolo di Consigliere nel Consiglio di Amministrazione della
Fondazione Teatro Massimo di Palermo . Dal 2011 è membro, in quota comune di
Menfi, del Consiglio di Amministrazione della società Marina, amministrando la
progettazione del nuovo Porto, di Porto Palo e dallo scorso Aprile ricopre la
carica di assessore alla cultura del comune di Sambuca di Sicilia. Tra i
diversi mandati si annoverano quelli di stampo artistico e culturale,
infatti dal 2007 ad oggi, la dottoressa Bonafede è sovrintendente della
Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.
LINDA
VANCHERI. È laureata in lingue
contemporanee e straniere moderne. Nissena d’adozione ha
prestato prevalentementa la sua opera per la Confindustria, dove ha collaborato
a lungo con l’attuale Presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante.
In particolare, ha esercitato i seguenti ruoli per Confindustria Sicilia:
Responsabile Internazionalizzazione Orientamento e coordinamento della rete
d’internazionalizzazione; responsabile di presidenza dei rapporti istituzionali
con il territorio; team supporter per i protocolli di promozione e
diffusione della cultura della legalità con le Istituzioni; responsabile di
Direzione dei rapporti di comunicaziuone con la stampa. Linda
Vancheri ha affiancato l’ex assessore assessore alle attività produttive, Marco
Venturi, durante il governo Lombardo. E’ stata componente esterna della Cabina
di regia della Commissione per l’Internazionalizzazione presso il CIPE, Presidenza
Consiglio dei Ministri. Ha lavorato per l’Unmioncamere Sicilia e l’ Ufficio
immigrazione della Questura di Caltanissetta.
PATRIZIA
VALENTI. Nata il 15/01/1959, è
responsabile dell’Area Ricerca e Sviluppo dell’Università di Palermo. Laureata
in Scienze agrarie e tecniche di gestione aziendale, ha conseguito nel 1991
l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole medie superiori per la classe di
concorso “”. Ha ottenuto una Borsa di studio della Commissione Europea
per l’approfondimento delle tematiche relative alla fisica del suolo ed il
completamento della tesi di laurea, a carattere sperimentale, inserita nel
programma Agrimed della CEE, svolta presso la Station de Science du Sol – INRA
Avignon (France), nel periodo dal Maggio 1993 al Novembre 1993. E’ stata
Dirigente della Direzione Rapporti Extraregionali della Presidenza della
Regione per il coordinamento tra le amministrazioni regionali e quelle statali
e comunitarie per l’attuazione dei programmi cofinanziati con i fondi
strutturali in Sicilia (Programmi Operativi Plurifondo, LEADER, progetto pilota
Agrind,..); Capo della Segreteria tecnica del Presidente della Regione nella
XIV Legislatura, Presidente del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) dal 4
aprile 2008 al 20 luglio 2009, Capo di Gabinetto dell’Assessore regionale
all’Agricoltura e alle Foreste, con compiti di raccordo con gli altri organi
istituzionali nonchè tra le attività di indirizzo e le attività di gestione
dell’Assessorato; Capo di Gabinetto Vicario dell’Assessore regionale al Territorio
ed Ambiente, con delega ai piani di sviluppo settoriali ed alla
programmazione economico-finanziaria, nonché alla programmazione regionale,
nazionale e comunitaria. Ha svolto attività didattica nell’ambito dei
corsi di aggiornamento professionale.
NICOLO’
MARINO. Riceve le deleghe all’Energia
e ai servizi di pubblica utilità. Il magistrato della Dda di
Caltanissetta, è espressione diretta del presidente. Il suo ruolo
consiste nel “fare l’assessore continuando a fare il magistrato”. Nicolò
Marino è nato a Caltagirone nel 1960. Magistrato dal 1986, ha iniziato la
carriera come giudice del Tribunale e della Corte di Assise di Siracusa; dal
1990 al 2003 ha svolto le funzioni di sostituto della Procura della Repubblica
di Catania, presso la quale ha fatto parte della Direzione Distrettuale
Antimafia. L’incarico più recente infine quello di procuratore antimafia
della Dda di Caltanissetta.
FRANCESCA
D’AMELIO. Francesca Basilico D’Amelio non ci
capita nè ci arriva per caso nelle stanze della politica siciliana. E Se il
gradimento dell’area D’Antoni ha completato l’identikit cercato da Crocetta per
un posto in giunta di prestigio, non è forse sbagliato immaginare che il nuovo
governatore abbia voluto mettersi dentro una persona autorevole di raccordo con
Roma, sia nella stagione del montismo , al di là di ogni sua eventuale e
possibile replica, sia nei governi politici che potranno succedergli , viste le
frequentazioni bipartisan del nuovo assessore. Conosciuta ed apprezzata da
Bersani, ha ricoperto tra gli altri, i seguenti ruoli : capo della segreteria
tecnica del Ministero dello Sviluppo, capo della segreteria tecnica del
Ministero dell Salute ed è stata anche nel consiglio d’Amministrazione del
Consiglio superiore della Sanità. Avrà certamente da affrontare il
delicatissimo problema della finanze dellla Regione della Sicilia, e rendersi
uffciale di collegamento più che credibile nel difficile dialogo romano.
ANTONINO
BARTOLOTTA. Una piccola
eccezione al teorema per cui non ci dovevano essere politici in giunta per
Bartolotta Crocetta in effetti l’ha fatta. Bartolotta, 42 anni è segretario
provinciale del PD di Messina e già sindaco di Savoca ed ha ricoperto diversi
ruoli con incarichi politici nel territorio messinese. Crocetta punta su di lui
anche per le buone entrature nell’area di centro anche al di fuori del PD. Si
dice infatti sia apprezzato anche negli ambienti d’area del centro post
democristiano.
NELLI
SCILABRA.Tecnico della poltica è invece
Nelli Scilabra, agrigentina , la risposta più d’impatto che Crocetta, al limite
della proovocazione ha voluto dare, rispondendo alle istanze del mondo
giovanile. La Scilabra è stata ad un passo dall’essere candidata alle scorse
politiche, e pur non riassumendo un area di riferimento, è vicina a Pino
Apprendi. Porterà le istanze della rappresentanza universitaria da cui proviene, nel difficile
momento di dialogo tra giovani e politica.
SiciliaInformazioni, 25 novembre
2012
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