L'intervento conclusivo di Maurizio Calà |
Alla
manifestazione hanno partecipato tutti i
comparti, dai call center in crisi alla Fincantieri, dove si è registrata una
partecipazione anche dell’indotto con punte dell’80 per cento, dagli operai della Gesip ai lavoratori e di
Acque potabili siciliane, alle maestranze
del commercio in rappresentanza di aziende fallite, chiuse o col
personale in cassa integrazione. Folta anche la rappresentanza studentesca: al
liceo scientifico Basile ha scioperato l’80 per cento dei lavoratori,
all’Istituto tecnico comprensivo Pestalozzi l’83per cento. «La piazza piena è
la testimonianza di un malessere
profondo e di una forte richiesta di risposte alle istituzioni anche a livello
locale - ha dichiarato il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà,
concludendo a fine mattinata l’iniziativa -
A Prefettura, Comune e Regione abbiamo chiesto risposte da dare ai
tavoli delle grandi vertenze, a partire da quella delle Gesip e delle società
partecipate del Comune di Palermo. Non va più bene giocare allo scaricabarile:
servono luoghi dove si ragioni sulle emergenze occupazionali e si diano
risposte concrete». All’attenzione del sindacato nella giornata odierna anche
le vertenze nel pubblico impiego, settore colpito dai tagli del governo
nazionale, e quelle del settore privato, con molte aziende che minacciano di
andare via.
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