Da sx: G. Governali, G. Perrino, D. Paternostro |
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Inoltre, Giulia
Perroni, poetessa e attrice di riconosciuto valore, ha affascinato gli ospiti
con le sue raffinate letture, selezionando in particolare le liriche che
rendono omaggio ai massimi protagonisti della poesia russa contemporanea.
Rispondendo alle
domande del pubblico l’autore ha parlato della genesi del libro e del senso
della sua produzione. Ci sono momenti nel corso dell’esistenza nei quali è
necessario rallentare il ritmo e fermarsi a riflettere. La poesia, la parola
poetica si pongono in rapporto dialettico con una fase di sosta, con un
percorso di riflessione che, indotto da un trauma, una guerra, un terremoto o
da un semplice bisogno interiore è a volte vissuto con rabbiosa impotenza. Qui
emerge il valore etico della poesia e la sua possibilità di fornire risposte a
domande sempre più pressanti e di produrre testimonianze civili non più rinviabili.
Tali valori sono stati efficacemente sottolineati dal colto intervento di
Giuseppe Governali e storicamente contestualizzati dalla relazione di Dino
Paternostro, Segretario della Camera del Lavoro di Corleone, che ha con
lucidità raccontato le vicende storiche che hanno portato al risveglio delle
coscienze che i versi in dialetto di Giovanni Perrino rievocano.
Le sensibilità emerse
hanno generato larga condivisione fra il pubblico, creando un’atmosfera densa
di emozioni e corrispondenze che hanno reso l’evento particolarmente gradito.
1 commento:
E' stata effettivamente una serata memorabile, di grande impatto non soltanto letterario, per i preziosi, coinvolgenti versi di Giovanni Perrino, ma anche per gli interventi dei relatori e del pubblico, tutto ciò ha mostrato come la poesia possa farsi cardine e vicolo di verità storiche, sociali, etiche e fornire un'immagine di civiltà, nel caso specifico della Sicilia e della illustre città di Corleone,non più solo al centro di fatti di Mafia, ma più spesso vittima degli stessi.
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