Palermo 17 novembre 2012 – Circa
2 mila i partecipanti al corteo della Rete degli studenti per la giornata
internazionale sul diritto alla studio. La manifestazione, con lo slogan “siamo
il cambiamento che vogliamo vedere nel
mondo”, si è conclusa con gli interventi in piazza Indipendenza. “Dopo i
violenti scontri di ieri – dice il rappresentate della Rete degli studenti medi
di Palermo Andrea Manerchia - abbiamo deciso di scendere in piazza con le
nostre idee e senza sassi nelle mani, in maniera pacifica, per portare avanti i nostri
progetti sulla scuola e per portare all’As le nostre proposte sul diritto allo studio,sull’edilizia
scolastica, sugli investimenti per
la sicurezza e i servizi e in generale sull’attuazione
dell’articolo 34 della Costituzione per
una scuola aperta a tutti”. “I 2 mila
studenti che hanno partecipato – aggiunge Manerchia - sapevano per cosa si protestava. Abbiamo
portato in piazza teste e cervelli e non numeri. “La manifestazione
pacifica e propositiva degli studenti di oggi dimostra il fatto che si può e si
deve provare a rappresentare una condizione di disagio e si
può chiedere di cambiare le politiche di
questo governo senza il bisogno di utilizzare la violenza – dichiara il
segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà – Il fatto che la Rete degli
studenti abbia anche presentato la
proposta per il diritto allo studio
dimostra che siamo in presenza di un movimento che ha la forza di organizzare
cortei e l’intelligenza di prospettare
modifiche innovative per la scuola,
riappropriandosi dei diritti di cittadinanza
e rivendicare un futuro per i giovani.
Le lotte di studenti e dei lavoratori, a partire da quelle di questi
giorni della Gesip, sono lotte reali e protestare è un diritto. Bisogna evitare
che la violenza da parte di qualche gruppo le rende non credibili”. La Cgil,
interlocutore della Rete degli studenti di cui condivide appieno le
ragioni, si fa portavoce anche delle
proposte del movimento sia nel confronto con i docenti che in quello con le istituzioni.
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