Un fatto è certo: la confusione e l’incompetenza regnano
sovrane al comune di Corleone. E, insieme a queste, tanto squallore politico
tra le forze della (ex) maggioranza di Lea Savona. La novità di questi giorni è
il decreto del 22 ottobre con cui la Regione ha assegnato circa 900 mila euro
al comune di Corleone, variandone la destinazione. Non più il 20% per
investimenti e l’80% per spese correnti, ma circa il 50% per ciascuna voce. La
conseguenza è stato un nuovo “buco” di 450 mila euro nel bilancio comunale. La
notizia gli addetti ai lavori del comune la sapevano da settembre, ma o non l’hanno
capita o hanno fatto finta di non capirla.
A questo punto, il sindaco Savona ha incontrato tutti i consiglieri comunali, proponendo loro di approvare una delibera con cui si variava ulteriormente l’aliquota Imu sulle seconde case, portandola al massimo previsto dalla legge, al 10,60% (era all’8,13%), per colmare quel "buco".
Nonostante le gravissime colpe di coloro che hanno
amministrato il comune nell’ultimo decennio (l’amministrano loro ancora oggi),
che hanno sprecato a più non posso, raschiando il fondo del barile (l’ha
ammesso lo stesso sindaco Savona!), in assenza di alternative, per evitare il
disastro finanziario, si poteva prendere in considerazione l’ipotesi di
aumentare al massimo l’Imu sulle seconde case, come sono stati costretti a fare
tanti altri comuni. Specie se accompagnati dalla decisione di tagliare fino a
dicembre anche le indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali, come
da me proposto. E specie di fronte all’irresponsabilità del consiglieri del
gruppo “Mi ci vedo” Stefano Gambino, Francesco Piazza, Mario Lanza ed Angelo
Cancemi, che hanno fatto sapere che avrebbero ancora una volta disertato l’aula,
senza spiegare il perché. Senza i quattro, la maggioranza Savona non ce l’ha
più: tredici meno quattro, infatti, fa nove, mentre per la maggioranza ci
vogliono almeno undici consiglieri sui venti assegnati al comune.
Qualche ora prima che iniziasse la seduta di mercoledì
sera, però, nel corso della riunione del gruppo consiliare “Con Cipriani per
Corleone”, grazie alla collaborazione dei tecnici, veniva fuori una proposta
alternativa all’aumento dell’Imu. Quella, cioè, di recuperare 500 mila euro
attraverso l’accertamento dei contribuenti che non avevano pagato l’Ici negli
anni 2008 e 2009 (o non l’avevano pagata per intero). Una proposta su cui
esprimevano parere favorevole persino i revisori dei conti. Ed accolta – almeno
inizialmente – con favore dallo stesso sindaco Savona. A mettersi di traverso,
però, il dirigente dei servizi finanziari del comune, secondo cui i due mesi
(novembre e dicembre) rimasti da qui alla fine dell’anno non erano sufficienti
ad attuare il progetto. Una tesi non condivisibile, smentita da altri
funzionari, che però ha convinto il sindaco, la giunta e i consiglieri dell’ex
maggioranza, che decidevano di dare inizio alla seduta del consiglio e di
proporre l’aumento al 10,60% dell’Imu sulle seconde case. Una proposta sposata anche
da altri sei consiglieri di opposizione (Mario Giarratana, Salvatore Schillaci,
Benito Gambino, Gaetano Lupo, Vincenzo Macaluso e Roberto Scianni), che
decidevano di votare “si” all’aumento al massimo livello della tassa.
Nel mio intervento in aula ho sottolineato che bisognava
avere il coraggio di portare avanti con decisione la lotta agli evasori e agli
elusori, piuttosto che colpire sempre i cittadini onesti che pagano le tasse e
i tributi. Ho sottolineato che la strade alternativa agli aumenti generalizzati
c’era e noi l’avevamo indicata. A questo punto, ero tentato di esprimere voto
contrario per non rendermi complice dell’ennesima delibera che aumentava le
tasse ai cittadini. In extremis ho deciso di astenermi per mantenere un filo di
dialogo con gli altri consiglieri di opposizione. Non so se ho fatto bene
oppure ho fatto male. Le condizioni sociali ed economiche della popolazione
peggiorano sempre più, mentre la maggioranza che amministra il comune è allo
sbando in alcuni settori e cinicamente sull’Aventino in altri. In questo contesto,
far prevalere quel senso di responsabilità necessario per salvare la città, senza
fare da stampella all’amministrazione comunale, non è semplice e nemmeno
facile. Sull’argomento chiediamo ai nostri lettori di darci una mano, di darci
dei consigli, di intervenire con lettere e commenti. (d.p.)
6 commenti:
decidiamo un giorno e andiamo ad occupare il comune . però dobbiamo farlo davvero....perchè se fare il sindaco significa tassare è molto facile.
Allora rimbocchiamoci le maniche e difendiamo quei pochi interessi che ci siamo guadagnati con il sudore.
La materia è molto complessa a quanto leggo: capisco soltanto che le casse del comune sono VUOTE!
Nell'articolo, comunque, mi è piaciuto quel passaggio: "Nel mio intervento in aula ho sottolineato che bisognava avere il coraggio di portare avanti con decisione la lotta agli evasori e agli elusori"!!
Come ho provato a SOTTOLINEARE in diverse occasioni, il SINDACO è OBBLIGATO dalla legge a VERIFICARE eventuali evasioni: il classico proprietario della Ferrari5000, che risulta NULLATENENTE!!
Un po' di matematica: (astratta ma non tanto!). In Italia, secondo la Corte dei Conti, nel 2011 si è registrata un'evasione pari al 18%del PIL nazionale (il PIL del 2011 è stato di 1520 MILIARDI di EURO!). Calcolando si ricava un'evasione di 282 MILIARDI di EURO (la manovra di MOnti è stata di 20 miliardi!!), che per 60 milioni di abitanti significa circa 4 mila e 500 Euro a PERSONA (inclusi i neonati!)
Assumendo che anche a Corleone si evada MEDIAMENTE come nel resto d'Italia, la somma evasa si potrebbe "aggirari" attorno ai 50 MILIONI di EURO per l'ANNO 2011!!
Ancora, anche assumendo che il PIL a livello comuanle sia inferiore (lo sarà sicuramente) a quello nazionale, la cifra evasa resta considerevole!
...ma scoprire gli evasori è impopolare e non "paga" politicamente!
Una conclusione la tua, che mi lascia perplesso..., un consiglio comunale che non sa che "pesci" (imposte) prendere? Maurizio N.
mettere le tasse è il modo più semplice per risolvere i problemi. è giusto pagare le tasse e proprio per questo è giusto prima di tutto andare a cercare chi queste tasse non le ha pagate nel passato. troppo facile tassare sempre i soliti noti. un'opposizione che avalla un'amministrazione che sta tassando l'impossibile penso sia colpevole almeno quanto essa. bisogna pensare un piano serio per il rientro dei debiti del comune e soprattutto evitare le spese inutili e non mettere sempre tasse tasse tasse.....
Maurizio, se la situazione fosse semplice non avrei fatto questa conclusione. Piuttosto tu che ne pensi? Che bisogna fare? Dacci un consiglio
Basterebbe far gestire la cosa pubblica ad un buon padre di famiglia.........
Per poco che potrebbe servire ....., ad esempio, si potrebbe inziare a ridurre l'illuminazione della periferia del paese che va dalla schera a chiosi (ritengo eccessivi), lasciando accesi i lampioni uno si ed uno no.
Luca
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