giovedì, novembre 01, 2012

Corleone, l'imu sulle seconde case alle stelle. Il consiglio comunale approva l'aliquota massima del 10,60%


Un fatto è certo: la confusione e l’incompetenza regnano sovrane al comune di Corleone. E, insieme a queste, tanto squallore politico tra le forze della (ex) maggioranza di Lea Savona. La novità di questi giorni è il decreto del 22 ottobre con cui la Regione ha assegnato circa 900 mila euro al comune di Corleone, variandone la destinazione. Non più il 20% per investimenti e l’80% per spese correnti, ma circa il 50% per ciascuna voce. La conseguenza è stato un nuovo “buco” di 450 mila euro nel bilancio comunale. La notizia gli addetti ai lavori del comune la sapevano da settembre, ma o non l’hanno capita o hanno fatto finta di non capirla.

A questo punto, il sindaco Savona ha incontrato tutti i consiglieri comunali, proponendo loro di approvare una delibera con cui si variava ulteriormente l’aliquota Imu sulle seconde case, portandola al massimo previsto dalla legge, al 10,60% (era all’8,13%), per colmare quel "buco".
Nonostante le gravissime colpe di coloro che hanno amministrato il comune nell’ultimo decennio (l’amministrano loro ancora oggi), che hanno sprecato a più non posso, raschiando il fondo del barile (l’ha ammesso lo stesso sindaco Savona!), in assenza di alternative, per evitare il disastro finanziario, si poteva prendere in considerazione l’ipotesi di aumentare al massimo l’Imu sulle seconde case, come sono stati costretti a fare tanti altri comuni. Specie se accompagnati dalla decisione di tagliare fino a dicembre anche le indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali, come da me proposto. E specie di fronte all’irresponsabilità del consiglieri del gruppo “Mi ci vedo” Stefano Gambino, Francesco Piazza, Mario Lanza ed Angelo Cancemi, che hanno fatto sapere che avrebbero ancora una volta disertato l’aula, senza spiegare il perché. Senza i quattro, la maggioranza Savona non ce l’ha più: tredici meno quattro, infatti, fa nove, mentre per la maggioranza ci vogliono almeno undici consiglieri sui venti assegnati al comune.
Qualche ora prima che iniziasse la seduta di mercoledì sera, però, nel corso della riunione del gruppo consiliare “Con Cipriani per Corleone”, grazie alla collaborazione dei tecnici, veniva fuori una proposta alternativa all’aumento dell’Imu. Quella, cioè, di recuperare 500 mila euro attraverso l’accertamento dei contribuenti che non avevano pagato l’Ici negli anni 2008 e 2009 (o non l’avevano pagata per intero). Una proposta su cui esprimevano parere favorevole persino i revisori dei conti. Ed accolta – almeno inizialmente – con favore dallo stesso sindaco Savona. A mettersi di traverso, però, il dirigente dei servizi finanziari del comune, secondo cui i due mesi (novembre e dicembre) rimasti da qui alla fine dell’anno non erano sufficienti ad attuare il progetto. Una tesi non condivisibile, smentita da altri funzionari, che però ha convinto il sindaco, la giunta e i consiglieri dell’ex maggioranza, che decidevano di dare inizio alla seduta del consiglio e di proporre l’aumento al 10,60% dell’Imu sulle seconde case. Una proposta sposata anche da altri sei consiglieri di opposizione (Mario Giarratana, Salvatore Schillaci, Benito Gambino, Gaetano Lupo, Vincenzo Macaluso e Roberto Scianni), che decidevano di votare “si” all’aumento al massimo livello della tassa.
Nel mio intervento in aula ho sottolineato che bisognava avere il coraggio di portare avanti con decisione la lotta agli evasori e agli elusori, piuttosto che colpire sempre i cittadini onesti che pagano le tasse e i tributi. Ho sottolineato che la strade alternativa agli aumenti generalizzati c’era e noi l’avevamo indicata. A questo punto, ero tentato di esprimere voto contrario per non rendermi complice dell’ennesima delibera che aumentava le tasse ai cittadini. In extremis ho deciso di astenermi per mantenere un filo di dialogo con gli altri consiglieri di opposizione. Non so se ho fatto bene oppure ho fatto male. Le condizioni sociali ed economiche della popolazione peggiorano sempre più, mentre la maggioranza che amministra il comune è allo sbando in alcuni settori e cinicamente sull’Aventino in altri. In questo contesto, far prevalere quel senso di responsabilità necessario per salvare la città, senza fare da stampella all’amministrazione comunale, non è semplice e nemmeno facile. Sull’argomento chiediamo ai nostri lettori di darci una mano, di darci dei consigli, di intervenire con lettere e commenti. (d.p.)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

decidiamo un giorno e andiamo ad occupare il comune . però dobbiamo farlo davvero....perchè se fare il sindaco significa tassare è molto facile.
Allora rimbocchiamoci le maniche e difendiamo quei pochi interessi che ci siamo guadagnati con il sudore.

Leoluca Criscione ha detto...

La materia è molto complessa a quanto leggo: capisco soltanto che le casse del comune sono VUOTE!

Nell'articolo, comunque, mi è piaciuto quel passaggio: "Nel mio intervento in aula ho sottolineato che bisognava avere il coraggio di portare avanti con decisione la lotta agli evasori e agli elusori"!!

Come ho provato a SOTTOLINEARE in diverse occasioni, il SINDACO è OBBLIGATO dalla legge a VERIFICARE eventuali evasioni: il classico proprietario della Ferrari5000, che risulta NULLATENENTE!!

Un po' di matematica: (astratta ma non tanto!). In Italia, secondo la Corte dei Conti, nel 2011 si è registrata un'evasione pari al 18%del PIL nazionale (il PIL del 2011 è stato di 1520 MILIARDI di EURO!). Calcolando si ricava un'evasione di 282 MILIARDI di EURO (la manovra di MOnti è stata di 20 miliardi!!), che per 60 milioni di abitanti significa circa 4 mila e 500 Euro a PERSONA (inclusi i neonati!)
Assumendo che anche a Corleone si evada MEDIAMENTE come nel resto d'Italia, la somma evasa si potrebbe "aggirari" attorno ai 50 MILIONI di EURO per l'ANNO 2011!!
Ancora, anche assumendo che il PIL a livello comuanle sia inferiore (lo sarà sicuramente) a quello nazionale, la cifra evasa resta considerevole!
...ma scoprire gli evasori è impopolare e non "paga" politicamente!

Anonimo ha detto...

Una conclusione la tua, che mi lascia perplesso..., un consiglio comunale che non sa che "pesci" (imposte) prendere? Maurizio N.

Anonimo ha detto...

mettere le tasse è il modo più semplice per risolvere i problemi. è giusto pagare le tasse e proprio per questo è giusto prima di tutto andare a cercare chi queste tasse non le ha pagate nel passato. troppo facile tassare sempre i soliti noti. un'opposizione che avalla un'amministrazione che sta tassando l'impossibile penso sia colpevole almeno quanto essa. bisogna pensare un piano serio per il rientro dei debiti del comune e soprattutto evitare le spese inutili e non mettere sempre tasse tasse tasse.....

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Maurizio, se la situazione fosse semplice non avrei fatto questa conclusione. Piuttosto tu che ne pensi? Che bisogna fare? Dacci un consiglio

Anonimo ha detto...

Basterebbe far gestire la cosa pubblica ad un buon padre di famiglia.........

Per poco che potrebbe servire ....., ad esempio, si potrebbe inziare a ridurre l'illuminazione della periferia del paese che va dalla schera a chiosi (ritengo eccessivi), lasciando accesi i lampioni uno si ed uno no.

Luca