Il comune di Corleone rischia di perdere l’ufficio di
collocamento, la condotta agraria e l’agenzia della Serit. Per le ristrettezze
finanziarie e per la mancanza di locali. L’ufficio di collocamento si trova in
locali in affitto, che costano al comune circa 35 mila euro l’anno. In quota
parte dovrebbero contribuire a pagare questo affitto tutti e sette i comuni
della zona del Corleonese.
Ma non lo fanno e, da anni, tutto il costo
dell'operazione è gravato sul comune di Corleone. Quest’anno il comune ha
disdetto l’affitto, ma si trova in difficolta nel reperire locali di proprietà,dove
sistemare i 24 impiegati dell’ufficio di collocamento. Per la condotta agraria,
la regione ha scritto al comune, dicendo che se quest’ultimo non mette a
disposizione dei locali gratuiti riporta a Palermo tutti gli impiegati. La
Serit già a chiuso l’ufficio di Corleone ed apre uno sportello una volta la
settimane, con code interminabili di
persone. Con un ordine del giorno, firmato da me e da altri consiglieri,
abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di fare di tutto per trovare
locali dove ubicare questi servizi. L’ordine del giorno è stato discusso ed approvato
mercoledì scorso. Ma la soluzione trovata dalla giunta appare assolutamente non
idonea. Ha deciso, infatti, di assegnare a questi servizi i locali del centro
direzionale di contrada “Frattina”, che si trovano a sei chilometri dal centro
abitato. “Metteremo dei bus-navetta”, ha detto l’assessore Ciro Schirò. Ma non
ha convinto. “Sicuro che non ci sono altri locali nel centro abitato?”, hanno
obiettato i consiglieri di opposizione. “Sicuro”, ha risposto il sindaco Savona.
Sarà vero? Intanto, però, i dipendenti dell’ufficio di collocamento hanno lanciato
un grido d’allarme”, scrivendo al proprio sindacato, sui pericoli di
inquinamento da amianto. Vicino al centro direzionale, infatti, c’è un’ex
fabbrica di laterizi, i cui tetti sono coperti con foglie di amianto. Da una
settimana all’altra dovrebbero cominciare i lavori di bonifica, ma proprio
questo temono gli impiegati. E se le particelle di amianto si disperderanno
nell’aria? (d.p.)
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