L'arch. Pizzitola (Ato Monreale) illustra il progetto |
Almeno un merito l’ha avuto la mozione che ho presentato
in consiglio comunale, insieme a Mario Giarratana, sulla necessità di avviare
immediatamente la raccolta differenziata dei rifiuti col sistema del “porta a
porta”. Infatti, ha spinto il sindaco Lea Savona e la sua giunta a chiedere all’Ato
un progetto di raccolta differenziata, che è arrivato venerdì scorso e che venerdì
stesso è stato approvato in giunta. Un fatto positivo, di cui abbiamo dato
merito all’amministrazione comunale, intervenendo in aula. Ma che non servirà a
niente, se non si trovano i soldi per avviarla davvero questa benedetta
raccolta differenziata.
Ci vogliono
almeno 40-50 mila euro per acquistare nelle quantità necessarie i sacchetti da
distribuire alle famiglie, le compostiere e il secchiello. E conviene trovarli,
perché l’alternativa sarebbe di continuare con i cassonetti, pagare € 1,20 per
ogni chilo di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica, aumentare del 30%
la tassa sui rifiuti. La discussione è stata molto vivace, specie quando io e
tutti i consiglieri di opposizione abbiamo integrato la mozione sulla raccolta
differenziata dei rifiuti con la richiesta di sospendere la determina sindacale
di aumento del 30% della Tarsu e la delibera di giunta con cui la contrada Chiosi
e la contrada Piano di scala sono state inserite nel perimetro urbano. «Prima di
dare attuazione a questi provvedimenti, verifichiamo se ci sono metodi
alternativi all’aumento generalizzato delle tasse». Ma la maggioranza, con in
testa il consigliere/assessore Carlo Vintaloro e il consigliere Francesco
Piazza, hanno imposto il voto contrario sulla nostra mozione, che così è stata
respinta. Col risultato che tutti i cittadini pagheranno il 30% in più di tassa
sui rifiuti, mentre chi ha una seconda casa a Chiosi o a Piano di Scala non
pagherà più il 20% della tassa, ma il 100%: un bel salasso davvero.
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