Il link per rivedere “Lucarelli racconta”. Le interviste a Lirio Abbate, Arnaldo Capezzuto, Antonio Sisca, Giovanni Tizian. La storia di Cosimo Cristina e di Pippo FavaOSSIGENO – 18 settembre 2012 - Nella puntata di domenica sera 16
settembre, Carlo Lucarelli ha ricostruito l’assassinio di due giornalisti
siciliani, Cosimo Cristina e Pippo Fava, e ha fatto vedere, chi sono, come
lavorano e da quale passione civile sono animati altri quattro giornalisti
che, a causa del loro lavoro, hanno ricevuto gravi minacce. Citando i dati di
Ossigeno per l’Informazione, Lucarelli ha spiegato che in Italia ci sono
centinaia di giornalisti come loro che subiscono abusi e intimidazioni ma non
lasciano perdere.
Lucarelli li ha definiti “matti”, per dire in un parola
quanto la grande maggioranza degli altri giornalisti li consideri strani,
atipici, testardi, imprudenti, in un certo senso irregolari. L’autore e
conduttore della trasmissione di Raitre Carlo Lucarelli Racconta,
ha citato questi dati di Ossigeno: i giornalisti minacciati in
Italia sono stati 200 fra il 2006 e il 2008, 400 fra il 2009 e il 2010, 324 nel
2011. Il dato parziale per il 2012 ne segnala finora 222. Nella puntata, che è
possibile vedere in streaming sul sito della Rai (ecco il link:http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ad2cacbf-6532-44b3-a8b2-5a4cf45c152d.html) sono stati raccontati gli omicidi di
Cosimo Cristina e Giuseppe Fava e sono andate in onda le interviste a Lirio
Abbate, Arnaldo Capezzuto, Antonio Sisca, Giovanni Tizian: cronisti che
costretti a ricorrere alla protezione della scorta, a causa delle minacce
ricevute dalla criminalità organizzata.
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