martedì, settembre 18, 2012

Giornalisti. Quei "matti" col taccuino che Lucarelli ha mostrato su Raitre


Il link per rivedere “Lucarelli racconta”. Le interviste a Lirio Abbate, Arnaldo Capezzuto, Antonio Sisca, Giovanni Tizian. La storia di Cosimo Cristina e di Pippo FavaOSSIGENO – 18 settembre 2012 - Nella puntata di domenica sera 16 settembre, Carlo Lucarelli ha ricostruito l’assassinio di due giornalisti siciliani, Cosimo Cristina e Pippo Fava, e ha fatto vedere, chi sono, come lavorano e da quale passione civile sono animati altri quattro giornalisti che, a causa del loro lavoro, hanno ricevuto gravi minacce. Citando i dati di Ossigeno per l’Informazione, Lucarelli ha spiegato che in Italia ci sono centinaia di giornalisti come loro che subiscono abusi e intimidazioni ma non lasciano perdere.

Lucarelli li ha definiti “matti”, per dire in un parola quanto la grande maggioranza degli altri giornalisti li consideri strani, atipici, testardi, imprudenti, in un certo senso irregolari. L’autore e conduttore della trasmissione di Raitre Carlo Lucarelli Racconta, ha citato questi dati di Ossigeno: i giornalisti minacciati in Italia sono stati 200 fra il 2006 e il 2008, 400 fra il 2009 e il 2010, 324 nel 2011. Il dato parziale per il 2012 ne segnala finora 222. Nella puntata, che è possibile vedere in streaming sul sito della Rai (ecco il link:http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ad2cacbf-6532-44b3-a8b2-5a4cf45c152d.html) sono stati raccontati gli omicidi di Cosimo Cristina e Giuseppe Fava e sono andate in onda le interviste a Lirio Abbate, Arnaldo Capezzuto, Antonio Sisca, Giovanni Tizian: cronisti che costretti a ricorrere alla protezione della scorta, a causa delle minacce ricevute dalla criminalità organizzata.

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