E meno male che siamo in tempo di austerità, di risparmio
della spesa pubblica, di spending review. E meno
male che il sindaco e la giunta hanno la faccia tosta di volere istituire per
la prima volta l’addizionale Irpef nella percentuale massima prevista dalla
legge (lo 0,8%). Ma come si permettono questi amministratori (che hanno vinto
le elezioni per appena 19 voti) di giocare con i cittadini, di tartassarli con
nuovi e vecchi tributi, quando non hanno nemmeno il buon senso di non
sperperare denaro pubblico con una sagra della ricotta, fatta quando ricotta
non ce n’è, e con un sistema assistenziale e clientelare che nemmeno nella
Prima Repubblica!? Comunque, bisogna riconoscere che sono dei coraggiosi. Infatti, ci vuole
coraggio ad organizzare ad agosto una sagra della ricotta, quando ricotta non
ce n’è più perché le nostre pecore in questo periodo non ne producono. Ci vuole
coraggio a “bruciare” migliaia di euro per comprare mini panini farciti con
ricotta (ma dove hanno preso il latte?) e pezzetti di formaggio con cui
abbuffarsi e fare abbuffare la gente.
Tutto il contrario di quella che dovrebbe essere una vera sagra. Cioè, un’occasione per valorizzare le aziende del territorio, stimolandole ad esporre e vendere i loro prodotti. Con il comune che si dovrebbe limitare ad organizzare l’evento e a mettere a disposizione delle ditte gli stand, gli spazi espositivi. Invece, no. Il sindaco Savona & C. hanno comprato ricotta e formaggio da alcune aziende zootecniche (chiederemo di sapere quali), per poi regalare il tutto ad una folla (nemmeno tanto numerosa), con il tipico atteggiamento spagnolo delle tre “F”: Feste, Farina e Forca. Povera Corleone! (dp)
Tutto il contrario di quella che dovrebbe essere una vera sagra. Cioè, un’occasione per valorizzare le aziende del territorio, stimolandole ad esporre e vendere i loro prodotti. Con il comune che si dovrebbe limitare ad organizzare l’evento e a mettere a disposizione delle ditte gli stand, gli spazi espositivi. Invece, no. Il sindaco Savona & C. hanno comprato ricotta e formaggio da alcune aziende zootecniche (chiederemo di sapere quali), per poi regalare il tutto ad una folla (nemmeno tanto numerosa), con il tipico atteggiamento spagnolo delle tre “F”: Feste, Farina e Forca. Povera Corleone! (dp)
1 commento:
...la ricotta nel negozio del sindaco è la migliore a Corleone, l'ho provata personalmente!! ...magari ne sarà rimasta qualche 'fascedda' da smaltire....
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