Corleone, "debutta" l'amministrazione delle tasse: addizionale Irpef allo 0,8%!

Il sindaco di Corleone Lea Savona

di DINO PATERNOSTRO

Il sindaco Lea Savona e la sua giunta hanno debuttato, ieri sera, in consiglio comunale, come l’amministrazione delle tasse. Come se non bastasse la crisi nazionale, l’aumento generalizzato dei prezzi e delle tariffe, Savona e i suoi non hanno rinunciato a tartassare i cittadini di Corleone, istituendo (per la prima volta da quando – dal 1998 – questo balzello esiste) l’addizionale Irpef e per giunta al livello massimo previsto dalla legge: lo 0,8%. Una scelta duramente contestata dalle opposizioni, che, per dimostrare senso di responsabilità e di comprensione del momento difficile che attraversa il Paese, non si sono attestati sulla linea demagogica del “niente tasse”, ma hanno presentato un emendamento (per ridurre l’aliquota allo 0,4%.

“La differenza – ho detto nel mio intervento in aula – la recuperiamo tagliando sprechi, spese inutili o non proprio indispensabili. Una proposta: i gettoni di presenza dei consiglieri comunali e l’indennità di carica per gli amministratori azzeriamoli per un anno o almeno dimezziamoli!”. Messo ai voti, l’emendamento è stato bocciato, perché ha ottenuto 5 voti favorevoli (quelli dei consiglieri di opposizione presenti in aula: Dino Paternostro, Mario Giarratana, Totò Schillaci, Roberto Scianni ed Enzo Macaluso) e 13 contrari (i consiglieri di maggioranza Angelo Cancemi, Vincenzo Labbruzzo, Calogero Di Miceli, Francesco Piazza, Vincenzo Verga, Salvatore Sorisi, Mario Lanza, Pippo Cardella, Pio Siragusa, Pino Nicosia, Carlo Vintaloro, Stefano Gambino e Maurizio Bruno).
Per fortuna, qualche settimana fa, le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil, in un incontro col sindaco erano riuscite ad ottenere l’esenzione dal pagamento dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 10 mila euro l’anno. In applicazione di quell’accordo, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un emendamento al regolamento, che prevede appunto questa esenzione.