Parete, il ballo in piazza |
(non perchè si sono sbronzati ma in quanto essendo quasi in 50
il frigo non ha retto!) al Karaoke Popolare! Tutti i presenti
sapevano chi eravamo ma Biagio il Presidente dell'Arci Caserta ha voluto
comunque comunicarlo; il conduttore del
Karaoke era un pò affannato ma poi tutto è passato e il ballo popolare è
divenuto un momento interculturale; tantissimi immigrati ospiti
della mensa sociale, ma anche di condivisione e di ospitalità dei cittadini di
Parete. Nel pomeriggio
nella sede di Legambiente di Casapesenna , bene confiscato a Zagaria,
insieme al Caporedattore di Avvenire Toni Mira i due esponenti locali ci hanno
spiegato come in tanti casi i cittadini del luogo se ne stanno al Bar sennza
intervenire attivamente percontrastare l'ecomafie e i tanti roghi che trasforma
i rifiuti in diossina... Noi crediamo che il
popolo onesto dei Casalesi come quello Corleonese avrà la possibilità di essere
più forte dei guppi di potere mafioso che in queste località risiede. Forse da solo non ce
la fa ma sicuramente ce la farà!! necessita animarlo,
sollecitarlo farli gustare il sapore della legalità come mezzo per essere più
felici! Allora anche ballando
insieme in Piazza Berlinguer a Parete è "fare" Antimafia Sociale! In qualche modo si
offre una possibilità a tanti cittadini di esprimere una volontà di stare da
una parte... Noi siamo venuti qui
anche e sopratutto per questo...
Maurizio Pascuccicoordinatore "Liberarci dalle spine"
Qui sotto una bella
lettera pervenuta da Adriana , pensionata di Arezzo, che da anni viene passare
parte delle sue vacanze a Corleone,
questo la rende più
felice e più giovane
e forse , mi permetto
di aggiungere, la fa sentire sempre di più "una ragazza di
ieri".......
la voce di una compagna
cuoca e .....Non Solo...01/08/2012
Finalmente ci sono!!
Sono tornata a Corleone
per partecipare al progetto "Liberarci dalle spine".
Il primo impatto un
saluto affettuoso con i soci della Cooperativa "Lavoro e non solo" e
mi sono sentita subito a mio agio, in famiglia.
I ragazzi arrivano a
gruppi: accaldati,stanchi per il lungo viaggio, ma felici ed entusiasti.
Dalla cucina mentre
comincio a prendere pratica con le grandi pentole, di tanto, in tanto, sento
voci a me note, le voci dei ragazzi che ho conosciuto negli anni precedenti,
fanno capolino in cucina, un abbraccio e tanta, tanta emozione.
Sono tutti molto giovani,
in maggioranza ragazze, nella prima riunione i ragazzi si presentano gli uni
agli altri, esprimendo le motivazioni che li hanno spinti a partecipare al
progetto.
Ascoltarli è un beneficio
per il cuore e per la mente, come per incanto si dimenticano le amarezze che tutti
noi viviamo a causa di questo brutto periodo così incerto per il nostro futuro.
I giovani sono cosapevoli dei problemi, della mancanza di lavoro, dei momenti
difficili che ci aspettano, ma sono determinati, decisi a non arrendersi.
Mi ricordano le rondini,
così piccole e forti, ma che ogni anno, affrontano un viaggio lunghissimo,
pieno di ostacoli, ma sanno trovare la strada giusta per tornare al nido.
Il loro entusiasmo è
contagioso anche per noi pensionati che veniamo a Corleone con il compito di cucinare,
preoccupati di riuscire a farlo bene. Ogni giorno è una piccola scommessa;
conciliare qualità e quantità, un impegno che affrontiamo con il prezioso
aiuto deli amici siciliani.
Lavoriamo insieme,
giovani e meno giovani, nei campi e in cucina, animati dagli stessi obiettivi,
ci battiamo per la giustizia, la legalità, orgogliosi di partecipare ad uin
progetto straordinario. capace di coinvolgere varie generazioni e sempre più
apprezzato anche da i cittadini corleonesi.
Ci sentiamo parte della
Cooperativa "Lavoro e non solo", motivati, pronti a tornare,
consapevoli che dopo Corleone l'impegno deve continuare: ogni giorno, in ogni
luogo, al Sud. al Centro, al Nord, perchè la mafia non ha confini e ovunque
mette malefiche radici.
Un grazie di cuore
ai soci della Cooperativa, all'Arci, allo Spi Cgil, per aver dato vita al
progetto "Liberarci dalle spine".
Tornando a casa, so già
che racconterò a tanti giovani, genitori, e nonni, questa splendida
esperienza.
Adriana di Arezzo
dai volontari di Corleone,
01/08/2012
Questa mattina la solita
sveglia presto per dirigersi al laboratorio di legumi e al vigneto di Malvello
dove abbiamo potuto vedere terminato il montaggio dei tubi dell'irrigazione nel
primo quadrante dell'enorme vigneto iniziato il giorno precedente.
Dopo un veloce ristoro alla fontana tutti a casa presto!
Dopo un veloce ristoro alla fontana tutti a casa presto!
Oggi si va a Telejato,
una rete televisiva locale situata nel cuore della piccola cittadina di
Partinico, nella quale trova spazio il telegiornale di un grande eroe
dell'antimafia (così definito e riconosciuto ormai a livello nazionale) Pino
Maniaci. Pino si occcupa del telegiornale più lungo d'Italia, 365 giorni
l'anno, il giornale riporta notizie di mafia e antimafia usando come strumento
lo "sfottò" un po' nello stile di Peppino Impastato: per lui
"disonorare i mafiosi è un fatto d'onore".
Da quando ha iniziato
questa impresa ha avuto tante soddisfazioni quante querele e intimidazioni. La
trasmissione è interamente a conduzione familiare: fanno parte della redazione
sua moglie e i suoi due figli.
Ciò che più
preoccupa Pino sono le minacce rivolte a loro, questo rende quindi il lavoro
più complesso e pesante.
Quello di cui si
occupa principalmente è di raccontare la verità, com'è dovere del corretto
giornalista, e fare nomi e cognomi dei signorotti locali. Pino ci ha salutati
con la richiesta di svegliarsi e di alzarsi a protestare per ciò che non ci va
bene; ricordandoci che noi non siamo il "futuro" come tanto siamo
abituati a sentire, ma siamo il "presente" e per questo dobbiamo
lottare.
L'incontro ha pienamente
soddisfatto le alte aspettative di chi già lo conosceva e ha ripagato il
viaggio al caldo per tutti gli altri.
Dopo una sosta al bar per un gelato o una birra si riparte alla volta di Corleone.
Dopo una sosta al bar per un gelato o una birra si riparte alla volta di Corleone.
Dove abbiamo consumato
la solita abbondante quanto soddisfacente cena.
Ora vi salutiamo e andiamo a fare un giro in paese!
Buonanotte!
Ora vi salutiamo e andiamo a fare un giro in paese!
Buonanotte!
Chiara e Francesco
dai volontari di Parete
Mese nuovo, vita nuova:
primo giorno di lavoro sui campi per qualcuno – i ragazzi del gruppo scout
Treviso 4 – e l’ultimo per molti altri, ovvero diversi dei volontari Arci
arrivati a Parete il 24 luglio.
Dopo la solita,
terribile sveglia, anticipata da nugoli di mosche e urla moleste di netturbini
particolarmente mattinieri, ci siamo recati al nostro comodo ufficio dotato di
tutti i comfort, tra cui l’aria condizionata... ovviamente ci riferiamo
al podere arido e assolato di Santa Maria La Fossa che vede impegnati parte di
noi da ormai una settimana.
Divisi in vari gruppi,
abbiamo continuato il lavoro di ripulitura e sistemazione del podere ed
estirpato una miriade di rovi e varie specie di piante spinose che hanno
lasciato il loro segno sulle nostre povere gambe. Rimettere a nuovo un terreno
lasciato a se stesso per anni sembra a primo impatto un’impresa titanica, ma
presi dall’entusiasmo generale ci siamo impegnati tutti a fondo per dare
il nostro piccolo contributo.
A fine mattinata i volontari prossimi alla partenza si sono soffermati tra foto ricordo e un saluto ai pioppi piantumati e all’insalata irrigata con tanta cura in questi giorni, tristi per doverli lasciare ma sicuri di poterli ritrovare cresciuti e rigogliosi in futuro.
A fine mattinata i volontari prossimi alla partenza si sono soffermati tra foto ricordo e un saluto ai pioppi piantumati e all’insalata irrigata con tanta cura in questi giorni, tristi per doverli lasciare ma sicuri di poterli ritrovare cresciuti e rigogliosi in futuro.
Dopo l’arrivo di
Maurizio Pascucci dalla Toscana, salutato con entusiasmo dai campisti e
con una formidabile pastiera napoletana dai cuochi, il pomeriggio è stato
dedicato all’incontro dedicato al tema delle ecomafie presso la sede di
Legambiente a Casapesenna.
I relatori, tra cui un giornalista dell’Avvenire, ci hanno parlato degli interessi dei clan camorristici nello smaltimento dei rifiuti e dei danni ambientali provocati dalle loro azioni sconsiderate.
I relatori, tra cui un giornalista dell’Avvenire, ci hanno parlato degli interessi dei clan camorristici nello smaltimento dei rifiuti e dei danni ambientali provocati dalle loro azioni sconsiderate.
La tappa successiva è stato un piccolo campetto da calcio ripulito dai volontari Arci dello scorso anno, un campo in cui solo qualche anno fa avremmo potuto veder giocare il boss camorrista che lo possedeva in persona. Lo stesso campo verrà abbellito dai murales degli artisti toscani che ci hanno raggiunto in serata e che si metteranno al lavoro da domani: siamo sicuri che si riveleranno persone interessanti, come il loro aspetto fa presagire.
Prima di mettersi a
tavola per la cena i volontari Arci prossimi alla partenza si sono riuniti
per una verifica sullo svolgimento del campo che si è rivelata particolarmente
intensa e coinvolgente. Tutti si sono dichiarati assolutamente soddisfatti
dell’esperienza e pronti a farsene testimoni tornando a casa.
Tra gente che viene e
gente che va alla scuola elementare di Parete il viavai è continuo, ma tutti
coloro che sono passati di qua in queste calde giornate estive non potranno
fare a meno di serbarne un bellissimo ricordo.
Erica e Luca
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