domenica, agosto 05, 2012

Corleone, campi di lavoro antimafia. La lettera di una mamma...

In contrada Malvello, davanti al murale del IV stato
Carissimi ragazzi e volontari del campo di Corleone, sono una mamma e vorrei esprimere tutta la mia felicità a tutti voi che partecipate al progetto "Liberarci dalle spine". Devo dire, che già dal primo impatto che ho avuto attraverso la scuola di mio figlio, quando partecipando all'incontro della Rita Borsellino ho potuto conoscere i vostri bellissimi progetti, sono tornata indietro di tanti anni, quando ancora la speranza di cambiare il mondo era una cosa naturale, poi il tempo è passato, io personalmente ho costruito, e ne sono fiera, una bellissima famiglia, tre figli e devo dire che sono riuscita a trasmettere a loro idee di libertà e giustizia, ho insegnato loro ad ascoltare sempre gli altri anche se diversi da noi.
Il mio lavoro non è stato facile (come tutte le mamme del mondo), spesso mi sono dovuta scontrare con le mie stesse idee, la mia fiducia verso gli altri a volte non è stata ripagata, ma altre volte mi ha dato tantissime soddisfazioni. Vi scrivo perché voglio ringraziare con il cuore chi si prodiga per animare l'entusiasmo di queste nuove generazioni che da quanto viene descritto nei diari giornalieri sono stanchi, ma felici ed entusiasti. Giovani pronti a mettere del loro per partecipare a questo progetto in cui credono. Ascoltarli apre il cuore, si dimenticano le problematiche di tutti i giorni e si torna indietro con gli anni: lottare non arrendersi, provare a cambiare. Molti genitori mi hanno detto: “Che bella questa cosa, mi sarebbe piaciuto far partecipare anche i miei figli...”. Ma io mi dico: “Non parlate, agite. I ragazzi vanno invogliati, ma poi saranno loro stessi a chiderVi di andare, serve solo una piccola spinta, fidatevi!”. Un abbraccio a tutti quanti giovani e meno giovani, siete la nostra forza.
Daniela

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