I carabinieri su Rocca d'Entella |
Ieri notte i Carabinieri della Stazione di Contessa Entellina, coadiuvati dal Nucleo Operativo e Radiomobile, grazie anche alla fattiva collaborazione del personale del CAI (Club Alpino Italiano) Sicilia che gestisce la riserva naturale integrale “Rocca di Entella” all’interno del quale insiste l’omonimo sito archeologico, di eccezionale valore storico e artistico risalente al 400 a .c., hanno tratto in arresto i tombaroli Salvatore Licciardi, Salvatore Cavallaro e Antonino Di Marco, tutti di Paternò. I tre uomini sono stati fermati in flagranza mentre effettuavano degli scavi archeologici clandestini alla ricerca di reperti storici.
A qualche centinaia di metri di distanza è stata invece ritrovata l’auto con la quale i tombaroli si erano recati sulla storica Rocca. I Carabinieri della Stazione di Contessa Entellina negli ultimi giorni avevano infatti ricevuto diverse segnalazioni di tentati trafugamenti da parte dell’ente che gestisce la riserva naturale e hanno quindi predisposto un mirato servizio per cogliere in flagranza i “tombaroli” e mettere fine ai loro scempi.
Così intorno alle ore 05:00 del mattino dopo un lungo appostamento hanno fermato i tre arrestati e nei pressi degli scavi i militari dell’Arma hanno rinvenuto diversi attrezzi da scavo.
Le successive attività di perquisizione hanno permesso poi di ritrovare tre piccoli reperti bronzei composti da due monetine e un altro monile (un anello) di epoca ellenica di eccezionale valore storico e risalenti al III/IV secolo a.c.
Gli arrestati, ultimate le formalità di rito, sono stati tradotti in mattinata presso il Tribunale di Termini Imerese dove sono stati convalidati gli arresti e dove il giudice ha sottoposto i tre uomini alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla PG.
Con l’odierno arrestato salgono a 12 le persone arrestate in tre anni sul sito archeologico della “Rocca di Entella”. I primi 5 fermati risalgono infatti al 17 novembre del 2009, anche loro tutti originari di Paterno’ e anche loro trovati in possesso di oggetti da scavo e metal detector. Altro tombarolo di Paterno’ veniva invece arrestato sempre dai Carabinieri della Stazione di Contessa Entellina nel novembre del 2009. Mentre altre 3 persone furono arrestate a febbraio del 2010, ma quella volta erano tutti originari di Contessa Entellina.
I militari dell’Arma sono riusciti a recuperare anche preziosissimi reperti che ora verranno vagliati dallo speciale reparto Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri.
In tutte le operazioni i Carabinieri hanno potuto contare sul prezioso e puntuale contributo degli operatori dei CAI Sicilia, che da sempre impegnati in prima linea nella tutela della riserva naturale integrale “Grotta di Entella” e del sito archeologico hanno ormai istaurato una formidabile collaborazione con i militari dell’Arma che sino ad oggi ha garantito eccellenti risultati.
Palermo, 22 Agosto 2012
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