La casa dei Vitale prima della ristrutturazione |
Enrico Colajanni, presidente di Libero Futuro ha coagulato intorno a se circa cento imprenditori che hanno aderito alla campagna di consumo critico di Addio Pizzo. Assieme a lui gli iscritti di CNA, Confcomemrcio e Consorzio Cosar hanno dato vita all’associazione antiracket denominata “Libero Jato” che è stata costituita ufficialmente assieme a Tano Grasso, presidente del FAI nelle scorse settimane.
Il bene verrà affidato al CCL, Comitato
per a cultura della legalità partinicese. La cabina di regia che
racchiude al suo interno l’associazione antiracket “Libero Jato”, il movimento
di consumo critico di Addio Pizzo e le organizzazioni di categoria di artigiani
e commercianti. Da qui il movimento antimafia pianificherà tutte le iniziative:
Da una parte il percorso autonomo dell’associazione “Libero Jato” che dovrà
produrre denunce mantenendo uno schermo di riservatezza a difesa degli
imprenditori attraverso un lavoro sottotraccia, dall’altra quello della campagna
di consumo critico al fianco delle associazioni di categoria che al contrario
dovrà essere visibile all’esterno attraverso iniziative mirate di comunicazione
e sensibilizzazione assieme alla società civile.” Abbiamo intenzione di
intitolare la sede di via Foscolo, già ristrutturata dall’amministrazione a
Giuseppe La Franca, il nostro eroe borghese che è stato ucciso dalla famiglia
mafiosa dei Vitale per essersi opposto alla violenza mafiosa – sottolinea il
sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo. Volgiamo lanciare un segnale forte contro
la mafia. L’offensiva antiracket che si sta preparando a Partinico e nel
comprensorio rappresenta la massima priorità su cui dovranno concentrarsi tutte
le forze sane della nostra comunità. Come amministrazione abbiamo scelto senza
tentennamenti di assecondare attraverso una decisa sponda politico
istituzionale, questo ambizioso processo di svolta culturale”.
(Da: SiciliaInformazioni.it, 04 luglio 2012)
(L’immagine si riferisce al periodo precedente la
ristrutturazione)
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