lunedì, luglio 02, 2012

Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil: "Questo governo è inadeguato a tutelare gli interessi delle popolazioni, del territorio e dell'ambiente boschivo"


Le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dagli Assessori Regionali Vecchio e Armao sui forestali e sulle spese sostenute per il settore, inesattezze e provocazioni a parte, rappresentano l’ulteriore prova dell’inadeguatezza dell’attuale Governo, di cui entrambi sono espressioni, a tutelare gli interessi delle popolazioni siciliane, come dell’ambiente e del territorio. Definire spreco la spesa sostenuta per preservare e migliorare i boschi in una regione caratterizzata da degrado ambientale, depauperamento  del territorio e desertificazione, ma anche di tragedie umane come Giampilieri e Saponara testimoniano, di fatto significa ignorare che le condizioni dello sviluppo passano solo attraverso la progettazione e realizzazione di un ambiente sano e tutelato.

Studi seri hanno dimostrato che per ogni milione investito in prevenzione, se ne risparmiano 100 per riparare i danni! A livello di Unione Europea la scelta dell’implementazione delle foreste è assunta come strategica e vitale per la crescita anche economica! in Sicilia, dove tanti e vergognosi sono gli sprechi di cui sono piene le pagine dei mass media, no!
Siamo curiosi di conoscere quanto è stato corrisposto alla commissione incaricata della spending review per fornire dati non rispondenti alla realtà delle cose. Sarebbe bastata una semplice verifica presso gli Uffici dell’Amministrazione forestale per acquisire ad esempio che la spesa nel 2005 non è stata di 75 milioni di Euro, ma di circa 215;  che nel 2011, per effetto dell’aumento delle giornate, l’importo è stato di circa 335!. Analogamente risultano fuorvianti i costi  per singolo addetto che nel 2005 per i 101nisti erano di 8.080 euro e per i 5inisti di 5.850 euro; mentre nel 2011 per i 151nisti sono stati euro 13.202, e  per i 101nisti euro 8.830.
Abbiamo il sospetto, invece, che gli attacchi concentrici di pezzi di questo Governo, siano un maldestro sotterfugio funzionale a camuffare le inadempienze e la non volontà del Governo nel  rispettare gli impegni sottoscritti e non mantenuti come il rinnovo del Contratto integrativo fermo al 2001; il riordino legislativo del comparto, e il processo di stabilizzazione degli operai, dato che la qualità dei boschi non può essere disgiunta dalla qualità del lavoro.
A quanto pare lo sport preferito in questo scorcio di fine legislatura è proprio quello di far pagare ai lavoratori agricoli ed alle loro famiglie scelte sbagliate o mancate queste ultime vera causa del crac finanziario di questa regione. E a meno che l’opzione cinica non sia quella di fare cassa, licenziando i lavoratori; qualcuno dovrebbe meditare  quale sia il settore che oggi con 320 milioni dà lavoro a oltre 26 mila famiglie; lavoro utile e non assistito come si cerca di contrabbandare.
E’ contro queste insensibilità e vergogne che la categoria giorno 11 luglio attuerà lo sciopero generale contro il Governo, le cui motivazioni verranno illustrate alla vigilia attraverso apposita conferenza stampa; auspicando che presto questa  fase della vita politica siciliana resti a monumento di come una regione non vada mai governata.
Palermo, 30 Giugno, 2012

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