Il preside Leoluca Sciortino |
(Pubblichiamo di seguito il discorso integrale di saluto al preside Leoluca Sciortino, tenuto sabato scorso dal prof. Claudio Di Palermo.
Caro Leo,
credo
possiamo chiamarti così perché per tutti noi sei un collega che ha svolto la
mansione di dirigente. Fare un discorso risulta a volte facile quando è
ufficiale e rivolto ad una persona estranea, diventa sicuramente più difficile
quando invece si è coinvolti affettivamente ed emotivamente.
Mi
piace partire da lontano per ricordare insieme a te il “lungo” percorso professionale che oggi si
conclude: dopo la laurea ed un passaggio nella bella Sardegna sei approdato a
Milano dove hai potuto realizzare molto di quel bisogno culturale che ti ha
spinto verso lo studio.
Si
bisogno culturale: e lo dimostrano i tuoi interessi per un certo tipo di
lettura, di scelte musicali, di frequentazioni teatrali, di interessi
artistici. Molti non sanno che a Corleone gli ultimi anni del “centro di
cultura” (un circolo fatto di giovani intellettuali che, tra le altre cose, ha
ospitato Il giornalista Giuseppe Fava ed il grande Pier Paolo Pasolini) ti ha
avuto fra i promotori e presidente. E sempre a Milano hai condiviso con Franco
Saltaformaggio i primi anni del lavoro di un “terrone” che insegna al Nord, le
prime esperienze dure ma importanti e formative per darti quella spinta che poi
ha forgiato la tua tempra di “Docente
educatore”, e quando il tuo Preside ti “dà in pasto” ad una classe difficile e
ti dice arrangiati, tu hai saputo arrangiarti uscendo vincitore umano e professionale quello che ancora oggi
ti distingue. In questa città meravigliosa e terribile costruisci la tua
famiglia e comincia il tuo futuro, ma si presenta il bivio della scelta:
restare e continuare un percorso ormai in qualche modo consolidato o tornare
anche per seguire gli anziani genitori
che tanti sacrifici hanno fatto per darti quello che oggi hai?
E’
difficile ma tutta la famiglia non ha dubbi si torna a casa!
E
l’esperienza educativa continua a Contessa, poi un anno a Corleone e, dopo
Marineo, sei tornato a casa per restarci e qui hai condotto, soprattutto in
alcuni anni, un lavoro particolarmente
difficile come docente e come Vice-preside.
Quindi
la dirigenza a Camporeale con le sezioni di Grisì e Roccamena e lo studio fatto
anche online (mamma mia chi guai!) per il passaggio di ruolo e quindi il
ritorno a Corleone alla Direzione didattica.
Anche
qui si sente la tua mano, devi affrontare i passaggi difficili dopo un
accorpamento non proprio felice ed i problemi che questo ha causato ma, come
sempre, la tua capacità organizzativa nel rispetto delle persone, dei diritti e
della legalità ti hanno dato la soluzione che ha ridato serenità a tutto
l’ambiente.
Corre
l’anno 2004 e finalmente ecco qui il collega del corso “E” che torna a fare il
Preside:
chiedi la
collaborazione di uno staff che felicemente accetta e che spera di non averti
deluso, e comincia il lavoro anche estivo nell’organizzare il nuovo quadro
orario secondo le nuove disposizioni
ministeriali e poi:
-
I Laboratori
curriculari ed extracurriculari
-
Il centro Eda
-
I Pon per gli alunni e quelli del centro EDA
da condividere con altri paesi
-
I POR
-
I Por
salvaprecari ………
Non è il
caso di continuare l’elenco perché ormai è cronaca vissuta da tutti noi, ma
credo bisogni sottolineare invece quanta passione, quanto amore, quanto impegno
hai messo nel realizzarli, in una parola ci hai CREDUTO. Oggi la nostra scuola è vista come un punto di
riferimento per l’operosità e la dinamicità anche da quei genitori che non
hanno ancora del tutto realizzato che i loro figli, a noi affidati, stanno
crescendo e che vivono la difficile fase adolescenziale del “ NO “.
Il tuo perenne, continuo,
disarmante sorriso, ti ha dato quell’autorevolezza per cui è bastato usare una penna bic per raccogliere
l’attenzione ed il rispetto di tutto il collegio.
La tua disponibilità nel
condividere anche la presidenza ci ha fatto sentire a casa nostra anche in
quella stanza che per altri è “il centro del potere”.
Il saperci raccogliere
attorno ad un tavolo per discutere di qualche problema sorto ha costruito
armonia e rispetto reciproco.
Il cercare il consenso, ma
non ad ogni costo, ha permesso di costruire percorsi di miglioramento per gli
alunni e per la scuola in generale.
L’aver creduto fino in
fondo e fortemente voluto realizzare alcuni progetti (permettimi di dire) CI ha
dato grosse soddisfazioni, solo per ricordarne qualcuno:
-
La nostra presenza a Verona
-
La visita delle delegazioni straniere alla nostra
scuola
-
E solo per ultimo, le parole dell’Assessore Centorrino
che conclude il suo intervento dicendo di aver appreso attraverso il nostro
inno che si può dire antimafia anche dicendo “ Io sono corleonese”
Ed ora solo due mie parole: mi
hai cercato, mi hai incoraggiato, mi hai dato fiducia e difeso nelle decisioni
prese, sto ancora imparando la lezione della pazienza, dello sdrammatizzare le
situazioni difficili, della diplomazia e del sorriso, sei stato un maestro dal
punto di vista professionale per la serietà, dedizione e senso del dovere; e
dal punto di vista umano con il rispetto di fatti, situazioni e soprattutto
persone grandi e piccoli e per questo ti dico GRAZIE per esserci stato!
Ed unendomi allo staff che ti
ha collaborato, al personale tutto e a tutta la scuola ti auguro che il Signore ti dia ancora la
forza di continuare a fare in altri luoghi (ma anche qui) quello che ti ha
distinto: “ Il maestro di vita”!
Grazie per tutto!!!!
Claudio Di Palermo
3 commenti:
Grazie Preside
Grazie Preside
... non sapevo si potesse andare in pensione anche a 50 anni!
Un abbraccio e 'serena' pensione!! Luchinu
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