I volontari di Parete |
E alla fine subito di corsa all'organizzazione della mensa sociale non "per" ma "con" gli immigrati; cittadini e lavoratori spesso senza diritti più vicini alla schiavitù che allo Stato. Per noi questa è Resistenza. A farla tanti giovani italiani venuti dalle regioni del Centro Nord e tanti altri residenti al Sud. Un saggio compagno mi dice sempre: "spesso la storia si ripete!" Se lui avrà ragione allora tra un po' dovrà arrivare un nuovo 25 aprile!!
Intanto
oggi inizia un nuovo campo antimafie a Corleone: arriveranno
ben 38 volontari, ma
già da ieri sera Maria e Gabriele, dei circoli arci tematici della legalità "Placido Rizzotto" di Pisa e
"Pio La Torre" di Pistoia sono attivi insieme allo Spi Cgil e Auser di
Arezzo, quindi
avanti tutti insieme e con la Cooperativa
Lavoro e Non Solo di Corleone e l'Associazione Nero e Non Solo di Parete, tutti
alla scoperta di quel comune "e Non Solo" per
la costruzione di una Nuova Liberazione Popolare.Maurizio Pascucci
Parete, diario del 26 luglio 2012
Mani incerottate e schiene a pezzi scrivono questa pagina…
Mattinata passata a tagliare l’erba intorno a pioppi neonati, ad annegare
insalate e docce non programmate con acqua del pozzo.
Tutto questo intervallato da gustose pause.
Ma il momento centrale della giornata è stato l’incontro con Gennaro Del
Prete.
Con mani arricciate, incerte un uomo parla della storia di suo padre,
Federico Del Prete, ucciso dal clan casalese di Mondragone, per aver denunciato
troppe volte il germe dell’ingiustizia civile.
La sua colpa è stata denunciare persone dentro e fuori lo Stato ma
macchiate dallo stesso reato. Federico Del Prete era una persona semplice,
lavoratrice che a “testa alta” ha svolto il suo ruolo da cittadino in un paese
dove la gente è abituata a piegarsi a tutto.
“A testa alta. Federico Del Prete: una storia di resistenza alla camorra” è
un libro di Paolo Miggiano e Gennaro Del Prete che ripercorre la vita
e le vicende giudiziarie vissute in prima linea da Federico.
Parlare della morte del proprio padre non è facile, forse però a
volte doveroso se questo può smuovere le coscienze.
A noi è certamente servito!
“Bisogna vaccinarsi dall’ideologia camorristica. Come? Informazione,
cultura ed esempi di grandi uomini.”
Ecco quello di cui l’Italia ha bisogno.
Valeria e Mara
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