"Non bisogna dar
retta a coloro che consigliano all'uomo, perché è mortale, di limitarsi a
pensare cose umane e mortali; anzi, al contrario, per quanto è possibile,
bisogna comportarsi da immortali e far di tutto per vivere secondo la parte
più nobile che è in noi".
(Aristotele,
Etica Nicomachea)
La passione civile ha
caratterizzato, riempiendola, buona parte della nostra vita. A scuola,
all'università o nelle nostre città abbiamo, in diversi modi e differenti
forme, incontrato e praticato l'impegno politico attivo.
Le inchieste di tangentopoli, e
ancor più le stragi di Capaci e via D'Amelio, sulle quali, in questi mesi, sono
emersi retroscena ancora più inquietanti, sono stati e restano alla radice
della nostra scelta. Hanno segnato profondamente il nostro sentire e la nostra
coscienza, condizionando anche il nostro percorso umano.
La nostra visione politica è maturata dentro contesti politici
portatori di grandi tensioni etiche ed ideali. Condividiamo l’eredità migliore
dei grandi partiti popolari, del loro radicamento nella società e nel
territorio.
Oggi, pienamente consapevoli della grave condizione
socio-economica e culturale in cui versa la nostra Sicilia, preoccupati della
carenza di proposte innovative in grado di costruire prospettive positive per
il futuro, sentiamo il bisogno di stimolare nuovi processi e determinare nuovi
contesti.
Siamo convinti che occorra una lettura attenta e rigorosa della
situazione siciliana, di tutti i numerosi limiti ma anche delle tante
potenzialità, purtroppo, inespresse.
Pensiamo che serva, innanzitutto, recuperare il contributo delle
migliori energie intellettuali della nostra terra, anche di quelle costrette a
disperdersi in realtà lontane, perché ricche di maggiori opportunità.
E' imprescindibile costruire uno strumento edificante, inclusivo
ed accogliente, capace di pensare, progettare, programmare ed offrire un
orizzonte di senso alle nostre più profonde aspirazioni. In Sicilia, più che
altrove, buona parte della politica alimenta se stessa grazie
all'amministrazione del potere ed è incapace o non ha interesse ad esprime
alcuna progettualità.
Occorre rinnovare in modo serio la rappresentanza in politica e
nelle istituzioni, frenando le derive personalistiche e le pretese notabilari.
In Sicilia c'è l'esigenza di un grande Partito Democratico in
grado di rigenerare il tessuto civile e rimettere in moto l’economia; di
rendere partecipi e protagonisti i cittadini; di ricucire un rapporto virtuoso
con la politica. Una forza democratica in sintonia con le forze progressiste
europee, ma consapevole di dover guardare al Mediterraneo come frontiera del
suo sviluppo futuro.
Il PD che abbiamo conosciuto, e che abbiamo contribuito a
costruire in questi mesi, ha ancora molte insufficienze e troppe zavorre che si
trascina dal passato. Il PD che vogliamo è l'asse portante ed indispensabile
della nuova stagione da edificare. Bisogna trovare presto, senza tentennamenti
o ambiguità, la forza di cambiare e restituire piena credibilità all’ambizioso
progetto di rinnovamento che lo ha originato.
Crediamo necessario un vero percorso di radicamento e
ramificazione che non disperda certo il patrimonio che già esiste, ma che
liberi il protagonismo di forze fresche, competenti e motivate.
In una società complessa sono tanti i temi che caratterizzano e
delineano il profilo ed il carattere più o meno sincero di ognuno.
Oggi, anche alla luce di gravissimi errori compiuti dal nostro
partito, riteniamo essenziale riaffermare come principio dell'etica politica e
dell'identità del Pd, il primato della responsabilità politica sulla
responsabilità giudiziaria. Premessa necessaria per recidere la costante del
rapporto tra mafia e politica ed ogni disastrosa tentazione revisionistica in
così delicata materia.
Noi consideriamo fondante del nostro essere, e bussola delle
nostre iniziative, l'impegno per la promozione e la crescita umana di ogni
persona. In tal ottica, l'istruzione, il lavoro e la cittadinanza piena dei
diritti sono ambiti nei quali vogliamo provare a ridefinire e renderne
effettivo il significato dei valori di libertà ed uguaglianza.
Per tali ragioni sentiamo il dovere di rivolgerci a quanti
nutrono le nostre stesse aspettative, condividono le nostre stesse intenzioni e
pensano di poter contribuire alla loro realizzazione ed all’arricchimento delle
medesime.
Lanciamo un appello all'impegno ed al sacrificio quotidiano che
la buona politica comporta. Vogliamo tessere una rete di idee e di
partecipazione che superi dannose litigiosità e schemi opportunistici ed
obsoleti dell'agire politico. Bisogna ricostruire fiducia, speranze e una
rinnovata determinazione tra i siciliani, a partire da quelli più giovani,
naturalmente, più sensibili ad ogni forma di innovazione.
Il Partito Democratico ha davanti un enorme dovere al quale non
può sottrarsi: incominciare ad essere, davvero, un soggetto vivo, coraggioso e
dinamico nella società siciliana.
Riavviamo il Pd, quindi. Facciamo ripartire la Sicilia.
Tonino Russo, Miguel Donegani, Davide Faraone, Enzo Napoli,
Peppe Calabrese, Uccio Muratore, Pasquale Calamia, Serena Potenza, Mila Spicola
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