Aurelio Brugnano |
Aurelio Brugnano, 63 anni,
originario di Partinico, è titolare di una ditta di forniture ospedaliere. La
sua auto è stata trovata con le chiavi appese. Alcuni testimoni lo hanno visto
bere un caffè intorno alle 18 al bar Montreal, alla periferia di Partinico, e
poi non ne hanno avuto più notizie
LA SUA auto è stata trovata in via Paruta, con le chiavi ancora appese al cruscotto. È da questa macchina che partono le indagini dei poliziotti di Partinico e della sezione Omicidi della squadra mobile sulla scomparsa di Aurelio Brugnano, un imprenditore di 63 anni originario di Partinico, ma che abita tra Carini e Palermo. L'imprenditore che opera nel settore delle forniture ospedaliere e farmaceutiche ha lasciato la sua casa di Carini domenica nel primo pomeriggio, a bordo della sua Golf Volkswagen e non vi ha fatto più ritorno. Alcuni testimoni lo hanno visto bere un caffè intorno alle 18 al bar Montreal, alla periferia di Partinico, e poi non ne hanno avuto più notizie. I familiari hanno sporto denuncia alla polizia in serata.
LA SUA auto è stata trovata in via Paruta, con le chiavi ancora appese al cruscotto. È da questa macchina che partono le indagini dei poliziotti di Partinico e della sezione Omicidi della squadra mobile sulla scomparsa di Aurelio Brugnano, un imprenditore di 63 anni originario di Partinico, ma che abita tra Carini e Palermo. L'imprenditore che opera nel settore delle forniture ospedaliere e farmaceutiche ha lasciato la sua casa di Carini domenica nel primo pomeriggio, a bordo della sua Golf Volkswagen e non vi ha fatto più ritorno. Alcuni testimoni lo hanno visto bere un caffè intorno alle 18 al bar Montreal, alla periferia di Partinico, e poi non ne hanno avuto più notizie. I familiari hanno sporto denuncia alla polizia in serata.
Ieri mattina le ricerche hanno avuto un primo esito con il ritrovamento
dell'auto di Aurelio Brugnano, segnalata da un falegname che l'ha trovata
davanti alla sua bottega. La polizia ha sequestrato il mezzo e lo ha messo a
disposizione della Scientifica. Da un primo sopralluogo la macchina non
presenta alcun danno che potrebbe far pensare ad un incidente stradale. La
polizia scientifica ha però effettuato alcuni rilievi a caccia di tracce
ematiche e di profili genetici di eventuali aggressori dell'imprenditore. Di
certo le chiavi lasciate in auto e il posteggio improvvisato fanno ipotizzare
agli investigatori che Brugnano sia stato ad un appuntamento, ma che non
avrebbe previsto di allontanarsi dalla sua auto.
Le piste investigative, come spesso accade nelle prime battute delle indagini per scomparsa, al momento sono tutte aperte: dall'allontanamento volontario, al rapimento e fino alla lupara bianca. Nella vita dell'imprenditore ci sono poche ombre. Vent'anni fa ha fondato la ditta "Cardioline", aprendo le due sedi a Partinico e a Palermo in viale Regione Siciliana. Negli anni si è affermato come punto di riferimento per le forniture ospedaliere e farmaceutiche.
Si è sposato con una vedova, titolare di una profumeria e in pensione, che ha due figli dal primo matrimonio e con i quali l'imprenditore ha un ottimo rapporto. L'unico elemento rintracciato negli archivi è un'indagine a carico di Brugnano per false fatturazioni scoperte dalla polizia tributaria e che poi si è risolta senza conseguenze per l'imprenditore, come precisano gli stessi familiari.
Nessuna frequentazione scomoda emerge dalle prime indagini che rivelano il profilo di un imprenditore molto apprezzato per la sua esperienza professionale. Ieri la polizia ha sentito i parenti e i collaboratori di Brugnano per cercare di ricostruire gli ultimi movimenti. In commissariato, a Partinico, sono arrivati anche diversi avventori del bar dove Brugnano è stato visto per l'ultima volta. "Siamo sotto choc - dice un nipote dello scomparso - perché Aurelio è una persona tranquillissima e non si è allontanato mai da casa se non con sua moglie. Da poco tempo aveva acquistato una casa nella zona di via Malaspina". Chi avesse notizie può chiamare il 3298113014 o il 3298112994.(La Repubblica, 26 giugno 2012)
Le piste investigative, come spesso accade nelle prime battute delle indagini per scomparsa, al momento sono tutte aperte: dall'allontanamento volontario, al rapimento e fino alla lupara bianca. Nella vita dell'imprenditore ci sono poche ombre. Vent'anni fa ha fondato la ditta "Cardioline", aprendo le due sedi a Partinico e a Palermo in viale Regione Siciliana. Negli anni si è affermato come punto di riferimento per le forniture ospedaliere e farmaceutiche.
Si è sposato con una vedova, titolare di una profumeria e in pensione, che ha due figli dal primo matrimonio e con i quali l'imprenditore ha un ottimo rapporto. L'unico elemento rintracciato negli archivi è un'indagine a carico di Brugnano per false fatturazioni scoperte dalla polizia tributaria e che poi si è risolta senza conseguenze per l'imprenditore, come precisano gli stessi familiari.
Nessuna frequentazione scomoda emerge dalle prime indagini che rivelano il profilo di un imprenditore molto apprezzato per la sua esperienza professionale. Ieri la polizia ha sentito i parenti e i collaboratori di Brugnano per cercare di ricostruire gli ultimi movimenti. In commissariato, a Partinico, sono arrivati anche diversi avventori del bar dove Brugnano è stato visto per l'ultima volta. "Siamo sotto choc - dice un nipote dello scomparso - perché Aurelio è una persona tranquillissima e non si è allontanato mai da casa se non con sua moglie. Da poco tempo aveva acquistato una casa nella zona di via Malaspina". Chi avesse notizie può chiamare il 3298113014 o il 3298112994.(La Repubblica, 26 giugno 2012)
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