Lunedì 4
giugno, Niscemi ospiterà la tappa chiave siciliana dell’evento
internazionale promosso da Arci, Libera e Avviso Pubblico con la collaborazione
di Cgil, Cisl, Uil, Banca Etica, Ligue de L’Enseignement e Ucca. L’appuntamento è per le ore 17 per un giro di
conoscenza della “Sughereta”, la riserva naturale in contrada
Ulmo sono in corso i devastanti lavori di realizzazione di uno dei quattro
terminali terrestri del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazione satellitare
delle forze armate Usa. Alle 18, proprio di fronte ai cantieri i quella che
nelle logiche dei Signori di Morte darà l’arma perfetta per i conflitti del XXI
secolo, Comitati No MUOS, giornalisti, ricercatori ed esponenti del
volontariato denunceranno in diretta streaming la rilevanza criminale e
criminogena dello strumento militare.
Poi, alle 20, tutti in piazza per un
happening di parole, suoni e immagini per ribadire il No
al MUOS e per un Mediterraneo di pace, con un
legame ideale con la straordinaria stagione di manifestazioni, 30 anni fa,
contro i missili nucleari Cruise di Comiso....
Saranno in tanti a giungere a Niscemi per
testimoniare la centralità della lotta contro le disumanizzanti tecnologie di
guerra che Usa e Nato puntano a installare in Sicilia (oltre al MUOS, gli aerei
senza pilota Global Hawk e Predator). Da Paolo
Beni (presidente nazionale Arci) ad Alessandro Cobianchi (responsabile
nazionale Carovane antimafie), da Luigi Ciotti (presidente Libera) a Giovanni
Di Martino (vicepresidente di Avviso Pubblico) e Antonio Riolo (segreteria
regionale Cgil). E i giornalisti Nino Amadore, Oliviero Beha, Attilio Bolzoni e
Riccardo Orioles con i musicisti Toti Poeta e Cisco dei Modena City
Ramblers. Ma saranno soprattutto le ragazze e i ragazzi dei Comitati
No MUOS sorti in Sicilia ad animare l’evento e raccontare la loro
voglia di vivere liberi dall’orrore delle guerre e dalle micidiali microonde
elettromagnetiche.
“Il 4 giugno, così come è stato lo scorso
4 aprile a Comiso e il 19 maggio a Vittoria, ricorderemo attivamente il
sacrificio di Pio la Torre e Rosario Di Salvo, vittime del connubio
mafia-militarizzazione”, spiega Irene C. delMovimento No MUOS di
Niscemi. “Dalla realizzazione della base nucleare di Comiso all’espansione
dello scalo di Sigonella, l’infiltrazione nei lavori delle grandi
organizzazioni criminali è stata una costante. Ciò sta avvenendo nella più
totale impunità pure per i lavori di realizzazione del sistema satellitare di
Niscemi”. Le basi in cemento armato su cui stanno per essere montate le
maxiantenne del MUOS portano la firma della Calcestruzzi Piazza Srl, un’azienda
locale che a fine 2011 è stata esclusa dall’albo dei fornitori di fiducia
dell’amministrazione provinciale di Caltanissetta e del Comune di Niscemi. I
provvedimenti sono stati decisi dopo che la Prefettura, il 7 novembre, aveva
reso noto che a seguito delle verifiche disposte dalle normative in materia di
certificazione antimafia erano “emersi elementi tali da non potere
escludere la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a
condizionare le scelte e gli indirizzi della società”. Secondo quando
evidenziato dal sen. Giuseppe Lumia (Pd), il titolare de facto, Vincenzo
Piazza, apparirebbe infatti “fortemente legato al noto esponente mafioso del
clan Giugno-Arcerito, Giancarlo Giugno, attualmente libero a Niscemi”.
Ciononostante, le forze
armate italiane e statunitensi non hanno ritenuto di dover intervenire per
revocare il subappalto alla Calcestruzzi Piazza. L’1 aprile 2012, i titolari
dell’azienda hanno deciso di rispondere ai presunti “detrattori”. Con un colpo
ad effetto, hanno annunciato la chiusura dell’azienda e il licenziamento degli
otto dipendenti con contratto a tempo indeterminato. “Dobbiamo interrompere il
rapporto di lavoro a causa dei gravi problemi economici che attraversa
l’azienda per la mancanza di commesse”, ha spiegato uno dei titolari. I
responsabili? “Alcuni giornalisti e i soliti professionisti antimafia che
infangano il nostro buon nome”. Lunedì 7 maggio, mentre a Niscemi erano ancora
aperte le urne per il rinnovo del consiglio comunale, uno dei Piazza ha
minacciato in piazza di darsi fuoco con la benzina. Al centro delle invettive,
sempre gli stessi cronisti “calunniatori” e gli “invidiosi” per la commessa
militare. Da quando No MUOSsignifica No Mafia, il clima
in città è tornato a farsi pesante. E la Carovana assume il compito di portare
solidarietà a tutti quei giovani che sognano ancora una Niscemi libera dalle
basi di guerra e dalla criminalità.
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