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Suor Luigina Costa |
Pubblichiamo volentieri
una nota delle “Sorelle francescane del Vangelo”, con cui “raccontano”
Luigina Costa, “sorella Maria Luigia”, morta lo scorso 6 giugno. La raccontano
con parole traboccanti d’amore e di gratitudine verso questa piccola-grande
donna, punto di riferimento per tanti. Noi, più laicamente, la salutiamo con un
affettuoso “ciao”, ringraziandola per avere onorato con le sue parole e le sue
azioni la città di Corleone.
Mercoledì 6 Giugno 2012
abbiamo celebrato a Palermo – nella chiesa di S. Antonino – la “Pasqua” di
nostra sorella M. Luigia (al secolo Luigina Costa). Il funerale, presieduto da
sua Eminenza Il cardinale Paolo Romeo, con la partecipazione di tanti
sacerdoti, ha fatto pregustare la gioia del cielo, l’amore che non ha confini,
la certezza della vita trasformata, non tolta. È la prima sorella che dà inizio
alla nostra fraternità in cielo: S. Maria del Paradiso – ma qual è la vera
identità di questa sorella? È stata un piccolo e gracile “seme” nato in terra Corleonese,
il 21 novembre 1934, “terra di luci e di ombre”, come diceva S.E. Monsignor
Corrado Mingo.
In questa terra di Corleone sorella M. Luigia è stata luce che
si è irradiata dalla sua stanzetta di via Santi 39 per cinquantasette anni di
malattia, con grandi sofferenze. Ognuno che bussava alla sua porta era
accolto dal suo sorriso, dal suo amore grande aperto verso bisognosi e
disperati e tornava a casa con un consiglio, con un libro o una coroncina, con
una parola di speranza, con un problema risolto, con una preghiera assicurata.
Luigia, con il temperamento vivace, che la
caratterizzava, ha continuato nella malattia a essere “terremoto”: raggiungeva
tutti con il suo telefono amico, intesseva relazioni con vicini e lontani anche
aldilà dell’oceano; ricamava e lavorava a maglia, anche nella cecità, per
organizzare mostre e mercatini a favore del seminario e di noi sorelle.
Con il suo carattere forte, schietto e a volte
focoso era fiera di essere Corleonese. La sua fantasia era sempre in movimento e inventava… per esempio:
“occorre dar vita alla confraternita delle Micheline”; ci diceva e ancora: “ci
vuole lo zecchino d’oro in parrocchia per bambini e genitori…”. Tutti erano
mobilitati da lei per attuare un bene comune.
Questo piccolo ma potente “seme” è stato trapiantato
nella nostra Famiglia Religiosa nel 1976, anno della nostra fondazione. Dal
seme si è sprigionata sempre più la potenza divina, la santità di Dio, che ha
fatto fruttificare la spiga. Luigia
è stata il “motore” dell’evangelizzazione di noi sorelle e di tanti sacerdoti.
Quante vocazioni ha fatto fiorire con cura materna! La sua vita è stata tutta donata per la chiesa, per i
sacerdoti. È stata “fonte fra cielo e terra. Il suo corpo malato e la sua vita
offerta intercedevano e conducevano a Gesù, quanti l’avvicinavano”.
Luigia è stata “parafulmine” di fronte ai
pericoli e alle tempeste di tanti amici e di noi sorelle. Nel mistero di Dio i 57 anni di Croce non sono stati
vissuti da Luigia tutti a Corleone. Ha dovuto lasciare il suo amato paese per
andare nella grande città di Palermo nel 1993 accolta dal Cardinale Salvatore
Pappalardo al quale ha espresso sempre tanta gratitudine. Dagli anni ’90
in poi, sorella Luigia, pur nella malattia, è stata itinerante, sorella
francescana del Vangelo, anche in questa caratteristica francescana. Ha
visitato le diverse Fraternità fino a giungere alla missione di Bilisht
(Albania). Ora il piccolo e gracile “seme”, maturato sotto i raggi della
Croce, è diventato grano maturo, raccolto nei granai del cielo, è diventato
pane spezzato, condiviso, donato per alimentare quanti ricorrono a lei. Il
cuore d’oro, riconosciuto e attestato a sorella Luigia dal comune di Corleone
nel 2008, continuerà a pulsare per dare vita e speranza ad ogni fratello
bisognoso d’aiuto. “Laudato sii, Signore, per sorella Luigia!”
Sorelle francescane del Vangelo
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