lunedì, giugno 11, 2012

Martedì anche don Luigi Ciotti a Corleone per ricordare il piccolo Giuseppe Letizia, vittima di mafia


Giuseppe Letizia, il pastorello di appena 12 anni,  ucciso dalla mafia perché aveva visto gli assassini di Placido Rizzotto, avrà rilasciato il diploma di scuola media ad honorem, che sarà consegnato ai suoi familiari, nel corso di una cerimonia che si svolgerà martedì 12 giugno 2012, alle ore 9.30, nell'aula magna della Scuola Media "G. Vasi" di Corleone. L'iniziativa è organizzata dalla Media "Vasi" e dall'Assessorato regionale all'Istruzione, per onorare la memoria di un ragazzino corleonese vittima innocente della criminalità mafiosa, all'indomani dei funerali di Stato per Placido Rizzotto. Al convegno dal titolo "La mafia uccide, la speranza non muore, che sarà coordinato da Pippo Cipriani dell'Istituto "F. Santi", interverranno il preside della Scuola Leoluca Sciortino, il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Maria Luisa Altomonte, il responsabile di Libera Informazione Palermo Giuseppe Crapisi, lo storico Dino Paternostro, l'assessore regionale all'Istruzione Mario Centorrino e il presidente di Libera don Luigi Ciotti.

"E' importante che le istituzioni scolastiche trasmettano alle nuove generazioni la memoria di un ragazzino che la feroce mafia del feudo non esitò ad assassinare pur di eliminare un testimone scomodo. Questo serve a ricordarci che la mafia non ha mai esitato ad eliminare anche i bambini, quando questo è stato utile alla tutela dei suoi interessi. Per questo proporremo alla Regione di inserire Giuseppe Letizia tra le vittime della mafia del secondo dopoguerra, insieme ai sindacalisti e ai capilega e alle vittime innocenti di Portella delle Ginestre", dice Pippo Cipriani.
Giuseppe Letizia era nato a Corleone il 4 novembre 1935. La sera del 10 marzo 1948 si trovava in contrada "Malvello" per custodire il suo gregge, quando vide in faccia i mafiosi che stavano assassinando Placido Rizzotto, il segretario della Camera del lavoro di Corleone, che organizzava i contadini nelle lotte per la terra. Sconvolto dalla visione, fu colto da febbre altissima e nel delirio raccontò di avere assistito ad un delitto terribile. Ricoverato in ospedale, raccontò la sua visione anche al dott. Michela Navarra, direttore sanitario e capomafia di Corleone, che lo fece uccidere con una iniezione letale. Letizia morì il 14 marzo 1948. Nella giornata dei funerali di Stato per Placido Rizzotto, il piccolo Letizia è stato ricordato con parole commosse dal senatore Emanuele Macaluso, da Susanna Camusso e da don Luigi Ciotti.

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