Giuseppe Letizia, il pastorello di appena 12 anni, ucciso dalla mafia perché aveva visto gli
assassini di Placido Rizzotto, avrà rilasciato il diploma di scuola media ad
honorem, che sarà consegnato ai suoi familiari, nel corso di una cerimonia che
si svolgerà martedì 12 giugno 2012, alle ore 9.30, nell'aula magna della Scuola
Media "G. Vasi" di Corleone. L'iniziativa è organizzata dalla Media
"Vasi" e dall'Assessorato regionale all'Istruzione, per onorare la
memoria di un ragazzino corleonese vittima innocente della criminalità mafiosa,
all'indomani dei funerali di Stato per Placido Rizzotto. Al convegno dal titolo
"La mafia uccide, la speranza non muore, che sarà coordinato da Pippo
Cipriani dell'Istituto "F. Santi", interverranno il preside della
Scuola Leoluca Sciortino, il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Maria
Luisa Altomonte, il responsabile di Libera Informazione Palermo Giuseppe
Crapisi, lo storico Dino Paternostro, l'assessore regionale all'Istruzione
Mario Centorrino e il presidente di Libera don Luigi Ciotti.
"E' importante che le istituzioni scolastiche trasmettano
alle nuove generazioni la memoria di un ragazzino che la feroce mafia del feudo
non esitò ad assassinare pur di eliminare un testimone scomodo. Questo serve a
ricordarci che la mafia non ha mai esitato ad eliminare anche i bambini, quando
questo è stato utile alla tutela dei suoi interessi. Per questo proporremo alla
Regione di inserire Giuseppe Letizia tra le vittime della mafia del secondo
dopoguerra, insieme ai sindacalisti e ai capilega e alle vittime innocenti di
Portella delle Ginestre", dice Pippo Cipriani.
Giuseppe Letizia era nato a Corleone il 4 novembre 1935.
La sera del 10 marzo 1948 si trovava in contrada "Malvello" per
custodire il suo gregge, quando vide in faccia i mafiosi che stavano
assassinando Placido Rizzotto, il segretario della Camera del lavoro di
Corleone, che organizzava i contadini nelle lotte per la terra. Sconvolto dalla
visione, fu colto da febbre altissima e nel delirio raccontò di avere assistito
ad un delitto terribile. Ricoverato in ospedale, raccontò la sua visione anche
al dott. Michela Navarra, direttore sanitario e capomafia di Corleone, che lo
fece uccidere con una iniezione letale. Letizia morì il 14 marzo 1948. Nella
giornata dei funerali di Stato per Placido Rizzotto, il piccolo Letizia è stato
ricordato con parole commosse dal senatore Emanuele Macaluso, da Susanna
Camusso e da don Luigi Ciotti.
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