mercoledì, giugno 20, 2012

Corleone, violenta rissa tra i titolari di un'impresa di pompe funebri e un consigliere comunale dell'Udc


Gaetano Lupo al Pronto soccorso del P.O. di Corleone
CORLEONE – Episodio di inaudita violenza martedì sera a Corleone. Protagonisti i titolari di un’impresa di pompe funebri di Corleone, Luigi Nicosia e il figlio Franco, e Gaetano Lupo, consigliere comunale, eletto nella lista dell’Udc. Tutto è accaduto intorno alle 19,30, in piazza Garibaldi, a pochi passi dal municipio, quando Luigi (Gino) Nicosia ha chiamato per un chiarimento Gaetano Lupo, che si trovava a passare, diretto verso l’aula consiliare, dove alle 20.00 era prevista una seduta del consiglio comunale. Ben presto, però, il chiarimento si trasformava in rissa. Secondo il racconto di Gino Nicosia, il figlio Franco, vedendo Lupo gesticolare animatamente, pensava che stesse aggredendo suo padre. Allora si scagliava contro il consigliere comunale, colpendolo ripetutamente con calci e pugni in diverse parti del corpo.
Ma l’avv. Gaetano La Venuta che, insieme ai colleghi di studio Adriana Maggiore e Maria Zito Plaia, ha assunto la difesa di Lupo, sostiene che il suo cliente non aveva alzato né la voce né le mani, ma che – senza motivo - veniva aggredito ferocemente da Gino e Franco Nicosia, ma anche dall’altro figlio, Giuseppe, anch’egli consigliere comunale. Alcuni cittadini presenti, prima cercavano di fermare i contendenti, poi chiamavano il 118, che trasportava Gaetano Lupo al pronto soccorso, dove i medici gli riscontravano contusioni ed escoriazioni in varie parti del corpo. Lo sottoponevano, quindi, ad una serie di esami, tra cui la Tac, tenendolo in osservazione fino al tardo pomeriggio di ieri, quando decidevano di ricoverarlo. L’avv. Gaetano La Venuta e i suoi colleghi, su mandato del loro cliente, stanno predisponendo una denuncia contro Luigi, Franco e Giuseppe Nicosia per aggressione aggravata, con percosse e lesioni, e per violenza privata e minacce. 
Alla base dei dissapori tra le parti pare che vi siano motivi di interesse, legati alla gestione della ditta di pompe funebri dei Nicosia. Quest’ultimi accusano Gaetano Lupo, presidente di una cooperativa che gestisce le pulizie e la mensa dell’Istituto di ricovero per anziani “SS. Salvatore”, di dirottare i vecchietti dell’Istituto che passano a miglior vita alla ditta concorrente dei Di Benedetto. Ma Lupo nega e sostiene che ha sempre garantito la libera concorrenza tra le ditte. Ammette, però, di avere concordato con la ditta Di Benedetto dei prezzi più convenienti per le famiglie dei defunti, che comunque sono sempre libere di scegliere la ditta che vogliono.
L’incredibile episodio di violenza, su cui stanno indagando i carabinieri, ha fatto rinviare per due serate consecutive la seduta del consiglio comunale, che doveva eleggere le commissioni consiliari. Nuovo appuntamento per questa sera alle 19,30.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

questa e' mafia!

Alberto ha detto...

Vediamo se ho capito bene: l'aggredito in ospedale e gli aggressori tranquilli al bar. La verità è che a Corleone c'è ancora tanto da fare perché la mafia c'è. Ricordo che la violenza non è mai la soluzione, viene usata solo ed esclusivamente da chi avendo torto non ha argomenti per difendere il proprio punto di vista. Che infatti nel caso specifico era indifendibile. Spero che forze dell'ordine e magistraura facciano qualcosa, e che i cittadini boicottino la ditta che usa violenza. Fatti e non parole.

peppe ha detto...

ancora succedono ..queste cose.......e le forze dell'ordine ....non cerano ..non ci sono...booh
peppe