I resti di quello che si pensava
fosse il corpo di Placido Rizzotto, il sindacalista scomparso in circostanze
misteriose la sera del 10 marzo 1948, sono stati ritrovati nel 2009 nelle
foibe di Rocca Busambra. Pochi mesi fa la conferma: il test del Dna ha fugato
ogni dubbio. All'indomani dei funerali solenni, a cui ha partecipato anche il capo dello Stato, la
procura di Palermo ha deciso di riaprire le indagini. Secondo gli
inquirenti l'inchiesta è 'un atto tecnico' dopo l'individuazione dei resti del
sindacalista ucciso. Il lavoro degli investigatori è coordinato dal procuratore
aggiunto Ignazio De Francisci. L'unico
processo che si è celebrato per il sequestro e l'omicidio del sindacalista,
dopo indagini condotte dall'allora capitano dei carabinieri Carlo Alberto Dalla
Chiesa, si è concluso nel 1959 con l'assoluzione di tutti gli imputati: il boss
Luciano Liggio, Biagio Cutrupia, Vincenzo Collura e Pasquale Crisione. Cutrupia
fu l'unico assolto con formula piena, per gli altri la formula fu quella
dell'insufficienza di prove. Liggio fece ricorso per chiedere l'assoluzione
piena, ma la sentenza divenne definita nel 1961. La convinzione degli
inquirenti oggi è che Liggio, Cutrupia, Collura e Crisione fossero i
responsabili dell'omicidio Rizzotto, ma sono tutti deceduti da tempo.
La Repubblica, 25 maggio 2012
La Repubblica, 25 maggio 2012
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