Il 24 maggio a Corleone le esequie di
Stato del sindacalista della Cgil ucciso dalla mafia: una vittoria dopo la
campagna de l'Unità.
Il presidente della
Repubblica parteciperà a Corleone, il 24 maggio, ai funerali solenni di Placido
Rizzotto, che si terranno a spese dello Stato così come deliberato dal
Consiglio dei Ministri a cui i familiari e molti parlamentari avevano avanzato
la richiesta. Al sindacalista
della Cgil ucciso dalla mafia sessantaquattro anni fa, i cui resti sono stati
ritrovati solo nel 2009 nelle foibe di Rocca Busambra, sarà tributato un
solenne estremo omaggio, in memoria sua e di tutte le altre vittime di mafia in
questa terra dove avere il coraggio di opporsi in molti casi costa la vita. Il giorno
precedente Napolitano sarà a Palermo per partecipare alla cerimonia che
ricorderà Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Lasciata Corleone, prima di
rientrare a Roma, il Capo dello Stato sarà nella Piana degli Albanesi, a
Portella della ginestra dove nel 1947 i lavoratori che festeggiavano il primo
maggio subirono un sanguinoso assalto.
Sosterà davanti a quel “Sasso di
Barbato”, che prende il nome da Nicola Barbato, socialista, fra i fondatori dei
Fasci Siciliani dei Lavoratori. Quella fu la prima strage dell'Italia
repubblicana. La Procura di
Palermo ha ufficialmente confermato in questi giorni la veridicità del
ritrovamento dei resti ritrovati dopo tanti anni e che stati identificati
attraverso analisi tecniche accurate e accertamenti necessari. Ora potranno
riceve degna sepoltura. La segretaria della Cgil, Susanna Camusso e la
famiglia, il nipote che porta il nome del sindacalista trucidato, hanno
rinnovato la richiesta a Napolitano di essere presente al funerale. E il
presidente ha scelto di esserci a conclusione di una due giorni in terra di
Sicilia per ricordare quanti hanno combattuto per la libertà e per i propri
ideali contro la ferocia della criminalità organizzata.
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