di Pietro
Spataro
Quando due mesi fa l’Unità lanciò la campagna per i funerali di Stato per Rizzotto lo ha fatto perché il sindacalista di Corleone, ucciso e nascosto tra le pietre, era il simbolo dell’Italia che non accetta la legge della mafia, non si piega e combatte. In questa nostra campagna abbiamo incontrato moltissima gente, dal Sud al Nord, ci siamo sentiti sostenuti da tanti cittadini, da intellettuali, partiti e sindacati. L’hashtag usato su Twitter #funeralidistatoperplacidorizzotto in poco tempo ha avuto un record di adesioni impensabile. La notizia che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà a Corleone il 24 maggio in occasione delle esequie solenni è un segnale a tutto il Paese. Come lo è stato il sì di Monti alla richiesta di dare gli onori di Stato al sindacalista della Cgil. Sappiamo che non basta, che nella battaglia contro la mafia è necessario molto altro. Ma spesso i simboli servono per mobilitare le coscienze. Per questo il 24 maggio noi de l’Unità saremo a Corleone a rendere merito alla piccola grande battaglia di un uomo che non ha avuto paura di dire no ai boss.
Quando due mesi fa l’Unità lanciò la campagna per i funerali di Stato per Rizzotto lo ha fatto perché il sindacalista di Corleone, ucciso e nascosto tra le pietre, era il simbolo dell’Italia che non accetta la legge della mafia, non si piega e combatte. In questa nostra campagna abbiamo incontrato moltissima gente, dal Sud al Nord, ci siamo sentiti sostenuti da tanti cittadini, da intellettuali, partiti e sindacati. L’hashtag usato su Twitter #funeralidistatoperplacidorizzotto in poco tempo ha avuto un record di adesioni impensabile. La notizia che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà a Corleone il 24 maggio in occasione delle esequie solenni è un segnale a tutto il Paese. Come lo è stato il sì di Monti alla richiesta di dare gli onori di Stato al sindacalista della Cgil. Sappiamo che non basta, che nella battaglia contro la mafia è necessario molto altro. Ma spesso i simboli servono per mobilitare le coscienze. Per questo il 24 maggio noi de l’Unità saremo a Corleone a rendere merito alla piccola grande battaglia di un uomo che non ha avuto paura di dire no ai boss.
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