Sono tre, secondo i primi
accertamenti degli investigatori, le bombole di gas utilizzate nell'attentato
di questa mattina dinanzi all'Istituto professionale 'Morvillo Falcone' di
Brindisi, che ha causato la morte di una studentessa e il ferimento di altre dieci
persone, otto delle quali studenti.
Sul luogo
dell'attentato sono al lavoro i tecnici della polizia scientifica e i vigili
del fuoco. L'area adiacente l'ingresso della scuola è piena di detriti mentre
la zona è stata transennata per almeno 200 metri. Sul luogo dell'attentato è
ben visibile la macchia nera sulla parete di recinzione della scuola, laddove
dovrebbe essere l'ordigno.
I detriti sono
volati anche a decine di metri di distanza dal luogo dell'esplosione. Il fondo
di una bombola di gas è volato a circa 50 metri di distanza sfiorando una Fiat
Punto che stava transitando vicino alla scuola, mentre un pezzo di insegna di
un esercizio commerciale è stato trovato a 250 metri di distanza. La gente che
abita nelle vicinanze della scuola afferma di aver udito distintamente più
botti in rapidissima successione.
http://www.brindisireport.it/
PROC.LECCE,POTREBBE NON ESSER MAFIA
«Potrebbe non essere una organizzazione mafiosa» ad aver compiuto l'attentato dinanzi alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi che ha provocato un morto e diversi feriti. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, parlando con i giornalisti al termine della riunione in Prefettura.
«Stiamo seguendo tutte le piste sia la mafia che il terrorismo». Secondo Motta in questo attentato «troppe coincidenze potrebbero essere solo tali. Bisogna comunque chiedersi a chi interessa - ha poi argomentato - e chi se ne avvantaggia». Quanto alla matrice, ha spiegato che «in genere gli atti terroristici vengono rivendicati, qui rivendicazioni ce ne sono. Così come le organizzazioni mafiose locali, che sono alla ricerca di un consenso sociale». Quello di oggi sarebbe quindi «un atto in controtendenza perchè sicuramente aliena qualsiasi simpatia nei confronti di chi lo ha commesso». Una cosa è certa: «L'obiettivo era sicuramente la scuola
PROC.LECCE,POTREBBE NON ESSER MAFIA
«Potrebbe non essere una organizzazione mafiosa» ad aver compiuto l'attentato dinanzi alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi che ha provocato un morto e diversi feriti. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, parlando con i giornalisti al termine della riunione in Prefettura.
«Stiamo seguendo tutte le piste sia la mafia che il terrorismo». Secondo Motta in questo attentato «troppe coincidenze potrebbero essere solo tali. Bisogna comunque chiedersi a chi interessa - ha poi argomentato - e chi se ne avvantaggia». Quanto alla matrice, ha spiegato che «in genere gli atti terroristici vengono rivendicati, qui rivendicazioni ce ne sono. Così come le organizzazioni mafiose locali, che sono alla ricerca di un consenso sociale». Quello di oggi sarebbe quindi «un atto in controtendenza perchè sicuramente aliena qualsiasi simpatia nei confronti di chi lo ha commesso». Una cosa è certa: «L'obiettivo era sicuramente la scuola
1 commento:
sono codardi..Gesu dici; la vendetta e mia
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