Riina Junior |
Poco prima di essere scarcerato, a ottobre, l'aveva annunciato ai giudici: "Ho trovato un lavoro in una Onlus di Padova, e in quella città intendo andare a vivere". Giuseppe Salvatore Riina, 34 anni, terzogenito del capo di Cosa nostra, non ha mai raggiunto il Veneto. E non per le furibonde polemiche della Lega, che ha annunciato anche barricate in piazza contro di lui. Il rampollo del boss aveva da scontare un provvedimento di sorveglianza speciale, che prevedeva l'obbligo di soggiorno a Corleone.
Salvuccio Riina non si è arreso, ha presentato istanza al tribunale Misure di prevenzione di Palermo, per poter trasferire la sorveglianza speciale a Padova: due giorni fa, la sua domanda è stata accolta. Adesso, in qualsiasi momento, il giovane potrà trasferirsi in Veneto, dovrà solo fare una comunicazione in un commissariato di polizia, anche perché i giudici gli hanno imposto l'obbligo di firma nel registro dei sorvegliati speciali. Così, Lega permettendo, Riina potrà cambiare residenza e cominciare una nuova vita. Ad accoglierlo sarà la Onlus "Famiglie contro l'emarginazione e la droga", che già qualche mese fa, in carcere, aveva offerto un'opportunità di lavoro al figlio del capomafia di Corleone. Ha detto Tina Cicarello, animatrice dell'associazione: "Ho invitato il giovane Riina a giocarsi bene questa opportunità. Non credo che ci saranno tante altre associazioni disposte a correre questo rischio". Per il giovane Riina è davvero un'opportunità dopo quasi nove anni passati in carcere: nel 2000, la squadra mobile e la Procura l'avevano sorpreso a riorganizzare una sua cosca, con l'obiettivo di gestire gli appalti del porto di Palermo. Acqua passata? Di certo, una seconda possibilità fuori dal carcere non potrà avere il fratello di Salvuccio Riina, Giovanni, che ha 37 anni e da 12 è rinchiuso all'ergastolo.
Salvuccio Riina non si è arreso, ha presentato istanza al tribunale Misure di prevenzione di Palermo, per poter trasferire la sorveglianza speciale a Padova: due giorni fa, la sua domanda è stata accolta. Adesso, in qualsiasi momento, il giovane potrà trasferirsi in Veneto, dovrà solo fare una comunicazione in un commissariato di polizia, anche perché i giudici gli hanno imposto l'obbligo di firma nel registro dei sorvegliati speciali. Così, Lega permettendo, Riina potrà cambiare residenza e cominciare una nuova vita. Ad accoglierlo sarà la Onlus "Famiglie contro l'emarginazione e la droga", che già qualche mese fa, in carcere, aveva offerto un'opportunità di lavoro al figlio del capomafia di Corleone. Ha detto Tina Cicarello, animatrice dell'associazione: "Ho invitato il giovane Riina a giocarsi bene questa opportunità. Non credo che ci saranno tante altre associazioni disposte a correre questo rischio". Per il giovane Riina è davvero un'opportunità dopo quasi nove anni passati in carcere: nel 2000, la squadra mobile e la Procura l'avevano sorpreso a riorganizzare una sua cosca, con l'obiettivo di gestire gli appalti del porto di Palermo. Acqua passata? Di certo, una seconda possibilità fuori dal carcere non potrà avere il fratello di Salvuccio Riina, Giovanni, che ha 37 anni e da 12 è rinchiuso all'ergastolo.
La Repubblica, 3 marzo 2012
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