La locandina del film "Placido Rizzotto" |
CORLEONE, 24 marzo 2012 - “Oggi ho vissuto le stesse emozioni di 10 anni fa, quando proiettammo il film su Placido Rizzotto davanti ai giovani corleonesi di allora”. È questo il primo commento di Giuseppe Cipriani, a margine dell'iniziativa organizzata nei locali del cinema di Corleone in ricordo del sindacalista ucciso dalla mafia 64 anni fa. “Questa giornata – continua Cipriani – restituisce al Paese una pagina di storia importante, a cui finalmente possiamo dare il giusto valore. Già nel 1948 l'allora segretario nazionale della Cgil, Giuseppe Di Vittorio, nel corso di un comizio a Palermo, si appellava al Ministro degli interni dell'epoca, Mario Scelba, chiedendo dove fosse Placido Rizzotto. Da allora di strada ne è stata fatta tanta e il riconoscimento di oggi ci dà l'idea di uno Stato diverso da quello che nel '48 non fece tutto quello che si poteva fare per rendere giustizia a Rizzotto. Oggi ricordiamo anche l'anniversario di Carmelo Battaglia, assassinato a Tusa proprio il 24 marzo del 1966, e il sacrificio di tutti gli uomini liberi che persero la vita nella mattanza dei sindacalisti”.
“Lo Stato ha il dovere di guardare alla riscossa di Corleone e, più in generale, del Mezzogiorno, come una pagina fondamentale nella storia sindacale di questo Paese. Per questo chiediamo – conclude Cipriani – che il concerto di Roma del primo maggio sia dedicato a Placido Rizzotto e che vengano ricordati i 46 sindacalisti uccisi tra gli anni '40 e gli anni '60, proprio per evidenziare che quella pagina di storia è patrimonio imprescindibile per tutto il Paese”.
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