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Totò Riina |
Secondo il medico legale il suo stato di salute non gli impedisce un'idonea comprensione e partecipazione alle udienze nell’inchiesta su una serie di omicidi avvenuti tra il 1973 e il 1989
PALERMO. Il boss mafioso Totò Riina è in condizione di seguire il processo che lo vede imputato assieme al pentito Gaetano Grado per una serie di omicidi di mafia avvenuti tra il 1973 e il 1989.
Il suo stato di salute non gli impedisce un'idonea comprensione e partecipazione alle udienze. Lo ha stabilito una perizia del medico legale Paolo Procaccianti, assistito da un neurologo e da un neuropsichiatra, disposta dal gup Giovanni Francolini dopo la richiesta del legale Luca Cianferoni secondo il quale il morbo di Parkinson e altre patologie impedirebbero al suo assistito di partecipare al processo.
Nel procedimento penale in corso, i boss Benedetto e Giuseppe Graviano hanno chiesto di costituirsi parte civile contro Grado accusato dell'uccisione del loro padre, Michele Graviano. Anche in un altro processo il legale di Totò Riina aveva chiesto e ottenuto un'altra perizia psichiatrica sul boss. La richiesta è stata avanzata al processo d'appello per l'omicidio di Giovanni Mungiovino, politico ennese della Dc, ucciso il 9 agosto '83, e per cui Riina e' stato condannato all'ergastolo.
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