Rita Borsellino annuncia di non volersi più occupare di politica, le recenti vicissitudini che l’hanno vista protagonista nelle primarie di Palermo, dalle quali è uscita sconfitta, devono averle consigliato un periodo sabbatico. Non pare, infatti, che si tratti di un abbandono totale ed immediato. E’ un eurodeputato e dovrà concludere la legislatura di Strasburgo. E la politica del territorio resta nel suo orizzonte. Pare di capire che si voglia astenere, d’ora in poi, dall’occuparsi delle istituzioni. E quanto alle amministrative in corso, cui avrebbe dovuto partecipare in prima fila, dovrà riflettere prima di dare delle indicazioni sul candidato sindaco di Palermo, Orlando o Ferrandelli.
In ogni caso, avverte Rita, siccome il voto è disgiunto si può fare quello che si vuole. Eppure fino a qualche giorno fa, prima dell’esito delle primarie, l’eurodeputata era stata la candidata del Partito democratico e di Sinistra ecologia e liibertà. Nichi Vendola l’aveva corteggiata a lungo perché scendesse in campo, e Pierluigi Bersani, aiutato da Beppe Lupo, l’aveva adottata con convinzione. Sia Bersani quanto Vendola erano venuti a Palermo per perorarne la causa. Poi le cose sono andate male. Per Rita a causa dell’inquinamento, per il comitato elettorale ed il comitato dei garanti (rappresentativi di tutti i partiti della coalizione di centrosinistra) “a causa” del giudizio degli elettori.
In ogni caso, avverte Rita, siccome il voto è disgiunto si può fare quello che si vuole. Eppure fino a qualche giorno fa, prima dell’esito delle primarie, l’eurodeputata era stata la candidata del Partito democratico e di Sinistra ecologia e liibertà. Nichi Vendola l’aveva corteggiata a lungo perché scendesse in campo, e Pierluigi Bersani, aiutato da Beppe Lupo, l’aveva adottata con convinzione. Sia Bersani quanto Vendola erano venuti a Palermo per perorarne la causa. Poi le cose sono andate male. Per Rita a causa dell’inquinamento, per il comitato elettorale ed il comitato dei garanti (rappresentativi di tutti i partiti della coalizione di centrosinistra) “a causa” del giudizio degli elettori.
Che ci sia rimasta male, la candidata dei partiti della coalizione, è comprensibile, che abbia invece “mollato” i partiti che l’avevano scelta per Palazzo delle Aquile, appare ai più sorprendente.
I candidati alle primarie avevano sottoscritto un documento politico – nessuna alleanza “esterna” al primo turno ed al ballottoggagio – e si erano impegnati ad accettare l’esito della consultazione, avallato dagli “istituti” di garanzia.
Leoluca Orlando non ha riconosciuto la validità del voto, Rita Borsellino, si è di fatto comportata allo stesso modo: pur rimanendo fuori dalla contesa elettorale, non ha scelto di stare con i partiti, Pd e Sel, che l’hanno “imposta” inizialmente all’Idv di Leoluca Orlando.
Il suo Aventino è “di parte”. Quanto conterà? Saranno le urne a raccontarcelo.
Siciliainformazioni, 28 marzo 2012
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