Un momento della conferenza stampa in questura |
Il ritrovamento del corpo di Rizzotto nella foiba di Rocca Busambra conferma, secondo i due segretari della Cgil, il valore delle indagini condotte nel 1949 dal capitano dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, che aveva arrestato alcuni killer, ottenendo la piena confessione del delitto, poi ritrattata al processo, conclusosi con l’assoluzione per insufficienza di prove di tutti gli imputati.
«Alla luce dei risultati di oggi viene confermata scientificamente quella che era la verità storica sul delitto: Placido Rizzotto venne assassinato da Luciano Liggio e dai suoi “picciotti”, su mandato del capomafia Michele Navarra, perché organizzava i contadini nelle lotte per la terra. La Cgil - aggiungono Calà e Paternostro - ringrazia per il brillante risultato la Polizia di Stato e la Magistratura, che hanno condotto indagini rigorose, coronate da questo importante successo».
Placido Rizzotto è un martire della lotta per la democrazia e per la libertà in Sicilia, che la Cgil sta ricordando a Corleone con delle iniziative cominciate oggi e che si concluderanno domani, con una manifestazione in piazza Garibaldi. «Sarà questa l’occasione - continuano Calà e Paternostro - per partecipare la notizia del ritrovamento dei resti di Rizzotto a tutti i cittadini e per riconfermare l’impegno della memoria che costruisce futuro. Nel nome di Rizzotto, continua la lotta per combattere la mafia, per la confisca dei suoi beni e per il loro uso sociale».
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