Antonella Monastra |
Un giorno di 11 anni fa, quando venivi a casa mia per curare il mio piede sinistro tragicomicamente ustionato, mi parlavi della folle idea da cui eri stata invasa, di entrare nella politica attiva palermitana, di candidarti a consigliere. Esterrefatto, dimenticai per un po' il dolore dell'ustione. Per alcuni attoniti momenti, rimasi combattuto fra il pensiero di incoraggiarti e quello di tentare un esorcismo, dato che ero diventato improvvisamente preda di due sentimenti contrastanti:
- da un lato, un'apprensione per te, nel visualizzarti presa da un ennesimo vortice di cosedafare... come se non ti bastasse fare già contemporaneamente la madre di famiglia e la ginecologa e la creatrice/coordinatrice/animatrice del consultorio di Danisinni e l'insegnante dei corsi di educazione alla salute nelle scuole e chissà che altro;
- e dall'altro lato, un'esultanza per me cittadino, nell'immaginarti seduta su un banco del consiglio comunale a occuparti di questa città, come già ti indovinavo ben capace di fare, conoscendoti da una vita.- da un lato, un'apprensione per te, nel visualizzarti presa da un ennesimo vortice di cosedafare... come se non ti bastasse fare già contemporaneamente la madre di famiglia e la ginecologa e la creatrice/coordinatrice/animatrice del consultorio di Danisinni e l'insegnante dei corsi di educazione alla salute nelle scuole e chissà che altro;
Ma, passati i primi momenti di esitazione, decisi presto di aiutarti silenziosamente nel tuo perverso proposito; e lo feci a modo mio, scrivendo al mio mitico mega-indirizzario palermitano una nota intitolata "la mia candidata". Non so quanto quel mio contributo sia servito allora; quello che so è che la realtà dei fatti, da quel giorno in poi, ha sempre surclassato tutte le mie previsioni.
Il mio pesante dispiacere personale di non incontrarti quasi più in privato, da buoni amici, è stato bilanciato - mai compensato, ahimé - dalla gioia del cittadino finalmente in presenza di un sogno quasi impossibile da credere: un animale politico limpido, laborioso, creativo; soprattutto generoso. Altro che "seduta nel banco del Consiglio"! fa' firriari l'uocchi! mai vista una simile forza della natura. In politica, poi. Incredibile sed verum.
In questi giorni ho ascoltato tante persone care cadere nell'equivoco di esprimere la loro scelta di votare un'altra persona pur stimando te più di quella che voteranno, con ragionamenti del tipo "voto Tizio, o Caia, perché è più trasversale", o "perché ha più probabilità di vincere"... cose del genere. Ora, pur mettendo la mano sul fuoco (o il piede sinistro?...) a testimoniare la coerenza e l'onestà di queste persone care, pur sentendomi intimamente nella stessa barca con loro, non condivido il loro ragionamento: penso che queste considerazioni siano frutto di una illusione cognitiva, purtroppo molto frequente, e che porta alla cosiddetta "previsione che si autoavvera".
(in questo caso, l'illusione cognitiva sta nel temere, illogicamente, di "disperdere il voto", cosa che avviene nelle elezioni politiche svilite e denaturate dalle schifezze porcellum etc, ma non certo nelle primarie dove non si disperde nulla, e non si sottrae nulla a nessuno; e la previsione che si autoavvera sta nel fatto che se io non voto Caio solo perché non credo che vincerà, sono proprio io che gli impedisco di vincere, se gli sottraggo il mio voto)
D'altro canto, invece le persone che ti sostengono appaiono agli occhi di qualcuno un po' sognatrici, un po' "teste ntall'aria", poco pragmatiche. Ma io voglio dire che queste persone sono più lungimiranti di tante altre, perché puntano dritto su valori autentici. Questa non è mancanza di realismo. Al contrario: così non si può perdere. A ben guardare, non si perde (lo spiego dopo?).
Non ho niente contro i tuoi avversari del momento a queste primarie; siamo comunque dalla stessa parte della barricata... più o meno.
Ho molto contro alcune loro scelte strategiche e tattiche, ma non contro le loro persone: non sono loro i miei, i nostri nemici. Questo tu lo sai bene; purtroppo tanti non hanno capito ancora questa cosa, e continuano a denigrare gli "avversari", sdirrubbannu u sceccu cu tutti i carrubbi.
Ragionando ancora sull'attuale competizione:
il tuo stile sobrio e discreto ti costa oggi un prezzo di visibilità non adeguata ai tuoi meriti; e questo mi fa intimamente rabbia perché vorrei che tu acquisissi ciò che meriti, a beneficio di me cittadino, che sarei felice di avere proprio te come sindaco. E, prima di tutto, mi fa rabbia perché è proprio questo tuo stile, fra le altre cose, che costituisce un forte valore politico, dunque merita un riconoscimento, una affermazione visibile a tutti, una collocazione concreta e pubblica.
Conosco bene certe smorfie di imbarazzo che fai in questi giorni, mentre sei costretta tuo malgrado ad "autoincensarti", magari obbligata dalle circostanze a rispondere in 10 secondi a domande geniali tipo "perché ritiene di essere il miglior candidato a Sindaco?"... che sofferenza, vero? fare queste cose facendo a pugni contro la tua natura schiva, costretta da questo metallico meccanismo dell'autopromozione.
Io spero con il cuore che questo handicap di visibilità venga superato in corsa, e non ti impedisca di vincere queste elezioni.
Se io non temessi di essere indiscreto e di violare la nostra privacy, soprattutto la tua, potrei citare a conforto di quello che affermo su di te tante frasi tra le lettere che mi scrivevi ...anta anni fa, piene di passione politica, di desiderio intelligente di esercitare concretamente il tuo amore per l'umanità, già da allora. Ma ovviamente non lo farò; anche se mi dispiace non poterlo fare, perché vorrei veramente che a tutti fosse visibile la testimonianza del tuo impegno politico comunista, nel senso più genuino del termine, che dura veramente da una vita.
Quindi, chi volesse farsi un'idea dei tuoi punti per essere sindaco, sì, può attingere - ed è bene che lo faccia - al tuo sito dove sono elencate tutte le cose che sei riuscita a fare in 11 anni di consiliatura (ma quanti cloni hai?!...); ma tutto ciò ti illustra solo in parte: nel tuo sito non si vede il tuo impegno che dura da vari decenni; e non si vede tutto quello che ancora oggi fai oltre al tuo lavoro di Consigliera.
Sia chiaro: a me importa assolutamente che tu vinca le primarie e poi le elezioni a sindaco. Penso sia più che chiaro!
Al tempo stesso, voglio anche dire che, al di là dei risultati quantitativi e numerabili certamente importanti, esiste anche la Qualità.
Per questo non bisogna mai smettere di lottare, al di là di ogni risultato visibile: perché ogni lotta di Qualità deposita un messaggio nei cuori delle persone, stabilmente.
In questo caso, la tua lotta è un messaggio di pulizia, di coerenza; cose di cui abbiamo bisogno tutti, per una crescita morale comune; cose di cui, da quando tu sei in politica, conserviamo una traccia migliore e più visibile, dentro di noi.
Questa è una vittoria, Antonella.
Non c'è retorica in quello che ti dico; lo sento dunque lo dico, e mi dispiace se qualcuno ha una crisi iperglicemica mentre mi legge.
Perché è un forte passo in più, nello sforzo comune di liberarci da questo macigno ossimorico e tragico del "centro-sinistra", questo mostro a due teste che si mangiano a vicenda e producono il peggio dell'una e dell'altra, che tanti guai procura da decenni al tessuto sociale dell'Italia e oltre.
Basti guardare - solo per dirne una - all'oscena, inqualificabile politica del PD in merito alla mafiosa Torino-Lyon. Io dico che dobbiamo lottare ogni istante, e in tutte le sedi, per liberarci prima possibile da questo scempio, ambiguo e inquinante, del sedicente centro-sinistra (ma che ha più, di sinistra?!), di cui troppe persone sono ancora complici, per quanto inconsapevoli o anche innocenti.
Anche alle primarie del 4 marzo, ci tocca lottare per il divincolamento dal "centro-sinistra", e per un passo in più verso la sinistra; perché anche questo è un momento significativo della politica, quella politica di cui ci vogliamo riappropriare, che vogliamo riarieggiare e pulire, perché è una casa nostra che vogliamo abitare. E un moto dell'animo in più, un voto in più, una dichiarazione in più che vadano in questa direzione, è una vittoria concreta - non solo morale, ma di pensiero, di azione, di tendenza - della politica onesta. Scusate se è poco.
Conosco bene certe smorfie di imbarazzo che fai in questi giorni, mentre sei costretta tuo malgrado ad "autoincensarti", magari obbligata dalle circostanze a rispondere in 10 secondi a domande geniali tipo "perché ritiene di essere il miglior candidato a Sindaco?"... che sofferenza, vero? fare queste cose facendo a pugni contro la tua natura schiva, costretta da questo metallico meccanismo dell'autopromozione.
Io spero con il cuore che questo handicap di visibilità venga superato in corsa, e non ti impedisca di vincere queste elezioni.
Se io non temessi di essere indiscreto e di violare la nostra privacy, soprattutto la tua, potrei citare a conforto di quello che affermo su di te tante frasi tra le lettere che mi scrivevi ...anta anni fa, piene di passione politica, di desiderio intelligente di esercitare concretamente il tuo amore per l'umanità, già da allora. Ma ovviamente non lo farò; anche se mi dispiace non poterlo fare, perché vorrei veramente che a tutti fosse visibile la testimonianza del tuo impegno politico comunista, nel senso più genuino del termine, che dura veramente da una vita.
Quindi, chi volesse farsi un'idea dei tuoi punti per essere sindaco, sì, può attingere - ed è bene che lo faccia - al tuo sito dove sono elencate tutte le cose che sei riuscita a fare in 11 anni di consiliatura (ma quanti cloni hai?!...); ma tutto ciò ti illustra solo in parte: nel tuo sito non si vede il tuo impegno che dura da vari decenni; e non si vede tutto quello che ancora oggi fai oltre al tuo lavoro di Consigliera.
Sia chiaro: a me importa assolutamente che tu vinca le primarie e poi le elezioni a sindaco. Penso sia più che chiaro!
Al tempo stesso, voglio anche dire che, al di là dei risultati quantitativi e numerabili certamente importanti, esiste anche la Qualità.
Per questo non bisogna mai smettere di lottare, al di là di ogni risultato visibile: perché ogni lotta di Qualità deposita un messaggio nei cuori delle persone, stabilmente.
In questo caso, la tua lotta è un messaggio di pulizia, di coerenza; cose di cui abbiamo bisogno tutti, per una crescita morale comune; cose di cui, da quando tu sei in politica, conserviamo una traccia migliore e più visibile, dentro di noi.
Questa è una vittoria, Antonella.
Non c'è retorica in quello che ti dico; lo sento dunque lo dico, e mi dispiace se qualcuno ha una crisi iperglicemica mentre mi legge.
Perché è un forte passo in più, nello sforzo comune di liberarci da questo macigno ossimorico e tragico del "centro-sinistra", questo mostro a due teste che si mangiano a vicenda e producono il peggio dell'una e dell'altra, che tanti guai procura da decenni al tessuto sociale dell'Italia e oltre.
Basti guardare - solo per dirne una - all'oscena, inqualificabile politica del PD in merito alla mafiosa Torino-Lyon. Io dico che dobbiamo lottare ogni istante, e in tutte le sedi, per liberarci prima possibile da questo scempio, ambiguo e inquinante, del sedicente centro-sinistra (ma che ha più, di sinistra?!), di cui troppe persone sono ancora complici, per quanto inconsapevoli o anche innocenti.
Anche alle primarie del 4 marzo, ci tocca lottare per il divincolamento dal "centro-sinistra", e per un passo in più verso la sinistra; perché anche questo è un momento significativo della politica, quella politica di cui ci vogliamo riappropriare, che vogliamo riarieggiare e pulire, perché è una casa nostra che vogliamo abitare. E un moto dell'animo in più, un voto in più, una dichiarazione in più che vadano in questa direzione, è una vittoria concreta - non solo morale, ma di pensiero, di azione, di tendenza - della politica onesta. Scusate se è poco.
Hai costruito un messaggio concreto dentro molte persone. Hai contribuito a far crescere una speranza, che comunque non finisce oggi né domani, di politica pulita, senza compromessi, che va dritto al sodo del messaggio di sinistra, del messaggio genuino di sinistra, che è quello della solidarietà a cominciare dagli ultimi, dell'uguaglianza vera fatta di fatti.
Questo non significa che io ti idealizzi; né significa che io sia d'accordo con te su tutti i tuoi pensieri, le tue azioni, le tue scelte strategiche. Ma lo spirito è quello.
Nella società italiana, soprattutto in quella siciliana, ci si riempie spesso la bocca della parola "onore". Io chiedo: che cosa è l'onore? Onore è fare onore ai propri impegni, di fronte ai grandi valori soprattutto interiori che dovrebbero sempre animare la politica; sempre, senza mai una eccezione. Io dico che tu lo fai; anche oggi che è più difficile.
Per questo mi sento onorato della tua amicizia, e dico che tu sei una persona onorevole; per questo ti vorrei perfino in Parlamento; e pace per chi può trovare retoriche queste parole, io le sento e le dico.
Vorrei invitare tutti coloro che sostengono Antonella Monastra come candidata sindaca/sindaco della città di Palermo, a formulare una propria dichiarazione di voto, a scrivere una nota dal titolo "io voto Antonella perché..." e a diffonderla, prima di tutto fra coloro che ancora sono indecisi, o comunque fra coloro che, pur avendo le idee chiare, sono disposti umilmente - cioè coraggiosamente - a pensarci ancora.
Perché dobbiamo tutti uscire insieme da questa triste, dolorosa, secca ipercompetitiva in cui ci siamo trovati, divisi in piccole parrocchie quasi in modo coatto, pur coscienti di essere - orientativamente - dalla stessa parte della barricata. La voglia di sinistra ci deve unire.
Dialoghiamo, litighiamo pure, dibattiamo anche ferocemente; ma stiamo attenti, in partita, a dare calci solo al pallone, e mai ai giocatori.
Questa era la mia dichiarazione di voto, per quel che vale. Grazie, Antonella.
Sergio Di Vita
Nessun commento:
Posta un commento