Gianni Nanfa |
(Gianni Nanfa) Non sono un politologo, e, pertanto, non ho i mezzi per fare delle previsioni attendibili, ma ho un presentimento: dopo l’elezione del sindaco di Palermo, più che ad una resa dei conti si assisterà ad un riassetto della politica siciliana e nazionale. A fare saltare gli attuali equilibri, molto precari, sarà il cosiddetto “partito degli indecisi” che qualcuno valuta addirittura intorno al 40%. Considerata la scellerata gestione della cosa pubblica, non credo che molti italiani siano particolarmente interessati alle sorti di questo o di quel partito. Tuttavia, mi sta a cuore un leader il cui partito, a mio avviso, rischia di sparire del tutto dal panorama politico siciliano: Antonio Di Pietro.
Il pittoresco e sanguigno Tonino è riuscito, fino ad oggi, a intercettare i voti di scontenti e indecisi, ma la situazione attuale si presenta intricata perché alcuni validi “intercettatori” o sono fuori dal partito o stanno a cavalcioni con un piede dentro e uno fuori. E allora? Un simpaticone come Di Pietro merita un aiuto quasi disinteressato. L’idea è questa. Considerato che siamo un Paese di vecchi e che la maggior parte della popolazione lamenta degli acciacchi (con la complicità della malasanità), cambiamo nome al partito e moltiplichiamo in modo esponenziale il numero degli elettori.
Il nome che propongo è “Italia dei Malori”. Tutti gli indecisi, spinti da qualche capogiro, da una digestione difficile, da un’emicrania, da un’allergia, correranno ad iscriversi al partito. Potremmo giocare d’astuzia e ritardare di qualche altra settimana la raccolta dei rifiuti. I palermitani, appena metteranno il naso fuori di casa, accuseranno dei malori che si tradurranno in voti freschi (ma anche fetidi).
C’è il rischio che qualche iscritto in buona salute sia costretto a lasciare il partito, ma basta recarsi in un pronto soccorso per rendersi conto di quanti potenziali elettori possano prendere il suo posto. Ci sono turni così lunghi che, due giorni fa, a Villa Sofia, un signore di mezza età, dopo un’attesa di 12 ore, non si ricordava più per quale motivo c’era andato! Temo che il mio invito cadrà nel vuoto e, intanto, il partito di Tonino, tra un’identità incerta come “Italia dei Valori” e una improbabile come “Italia dei Malori”, scoprirà un’identità che nessuno aveva previsto: “Italia dei Malumori”.
Siciliainformazioni, 27 marzo 2012
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