Placido Rizzotto avrà i funerali di Stato. La decisione è stata comunicata ieri dal sottosegretario Antonio Catricalà al segretario del Psi Riccardo Nencini. E oggi il Consiglio dei ministri ha ufficializzato: cerimonia istituzionale per il sindacalista ucciso dalla mafia, e anche per Franco Lamolinara, l'ostaggio italiano ucciso in Nigeria durante un blitz delle forze speciali britanniche.
"Sono contentissimo avevo formalizzato appena ieri la richiesta dei funerali di Stato e già oggi il Consiglio dei ministri ha accolto questa richiesta. Era impensabile. Mi sorprende questa celerità. Questo mi fa capire che Plcaido Rizzotto è diventato, negli anni, un vero e proprio simbolo per tutta l'Italia, non solo per noi familiari o per il sindacato.La Storia di Rizzotto, da rassegna.it
Questa è la cosa più bella di tutti". E' il commento a caldo di Placido Rizzotto, nipote omonimo del sindacalista ucciso. Placido Rizzotto si trova a Genova con l'associazione Libera per celebrare la giornata delle vittime di mafia. "Lo riferirò subito - aggiunge - ai miei fratellì di Libera. Voglio ringraziare di cuore il Governo e tutti coloro si sono prodigati per ottenere questo risultato". Ma Rizzotto ringrazia anche la "Polizia scientifica e il Commissariato di Corleone" perché "solo grazie alla loro insistenza, al loro lavoro e alla loro professionalità si è riusciti a recuperare prima e poi a identificare i poveri resti di mio zio".
La Cgil esprime "grande apprezzamento" per la decisione presa dal Consiglio dei ministri "Bisogna riaprire il caso giudiziario- si legge in una lettera firmata dal segretario generale Susanna Camusso e dal segretario della Camera del lavoro di Palermo, Maurizio Calà indirizzata al presidente Napolitano e al presidente Monti- per individuare mandanti ed esecutori, ma anche per accertare l'evoluzione dei fatti che hanno portato la mafia corleonese, che è la stessa che uccise Rizzotto, a condizionare la storia recente di questo Paese".
(La Repubblica, 16 marzo 2012)
La Cgil esprime "grande apprezzamento" per la decisione presa dal Consiglio dei ministri "Bisogna riaprire il caso giudiziario- si legge in una lettera firmata dal segretario generale Susanna Camusso e dal segretario della Camera del lavoro di Palermo, Maurizio Calà indirizzata al presidente Napolitano e al presidente Monti- per individuare mandanti ed esecutori, ma anche per accertare l'evoluzione dei fatti che hanno portato la mafia corleonese, che è la stessa che uccise Rizzotto, a condizionare la storia recente di questo Paese".
(La Repubblica, 16 marzo 2012)
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