Il sindacato propone di realizzare il sepolcro del sindacalista ucciso dalla mafia nel 1948 con una pietra proveniente da ogni comune e regione d'Italia. Sassoli, Veltroni, Vita e Giulietti: "Cerimonia solenne per dire che lo Stato non dimentica"
PALERMO - Funerali di Stato per Placido Rizzotto per far capire che l'Italia e gli italiani non dimenticano. La proposta viene da vari esponenti della sinistra, a cominciare da David Sassoli, europarlamentare del Pd, e poi dall'ex segretario democratico Walter Veltroni, dal senatore Pd Vincenzo Vita e da Giuseppe Giulietti, portavoce di Art. 21.
I resti del sindacalista ucciso a Corleone il 10 marzo del 1948 sono stati ritrovati solo ora in una foiba di Rocca Busambra. Il confronto con il Dna paterno ha confermato l'appartenenza dei resti. La Cgil, durante le celebrazioni di oggi a Corleone, ha lanciato la proposta di costruire il sepolcro di Rizzotto con una pietra proveniente da ogni regione e comune d'Italia, che sia tipica del luogo di provenienza. "Vogliamo dare il segno - dice Mariella Maggio,segretaria generale della Cgil Sicilia - di un paese unito nella lotta contro la mafia, che si stringe attorno a un suo martire". Dalla segretaria della Cgil parole di ringraziamento all'indirizzo di chi "ha lavorato alacremente facendo coincidere la conferma sui resti con l'anniversario dell'uccisione di Rizzotto da parte della mafia. Oggi è una giornata importante - aggiunge Maggio - sia perchè finalmente Placido Rizzotto potrà avere degna sepoltura, sia perchè è stato restituito alla Sicilia onesta un importante simbolo della lotta e del sacrificio contro la mafia. Il nostro auspicio - conclude Maggio - è che su questo e sugli altri misteri che ancora avvolgono i delitti di mafia ci possa essere presto definitiva luce".
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