Lucio Dalla |
CORLEONE - In quindicimila si sono assiepati ieri sera in piazza Falcone e Borsellino per ascoltare Lucio Dalla in un concerto "informatico" che si e' collocato all'interno di "Cyber Days", prima delle due "giornate telematiche d' Europa" organizzate dal gruppo Stet. Si tratta di una manifestazione che collega Roma e Bologna con Corleone, il centro della provincia di Palermo tristemente famoso per essere stato dimora di Toto' Riina. Lucio Dalla, tuttavia, ha rifiutato di conferire qualsiasi connotazione "antimafiosa" al suo concerto, affermando di voler cantare solo per la musica e dicendo di aver accettato di esibirsi a Corleone "perche' non e' piazza che di spettacoli ne abbia poi tanti".
La pioggia, caduta sino a 10 minuti prima dell' inizio del concerto, non ha fermato i giovani, giunti da tutti i comuni del comprensorio. Dalla ha cantato e ha suonato le tastiere ben coperto con indumenti di lana, persino con i guanti. Ha esordito con "Se io fossi un angelo", ha proseguito con "Futura 81", con le leggendarie "Anna e Marco" e "Attenti al lupo". Quando poi, nella piazza, sono risuonate le note di "Piazza Grande" c' e' stata un' autentica ovazione. I presenti, infatti, hanno collegato il titolo della canzone alla piazza che li ospitava, intitolata ai due ex magistrati, e hanno avuto una reazione commossa. Pippo Cipriani, sindaco di Corleone, ha allora commentato: "Vorrei che proprio questa canzone fosse l' inno del mio paese". Domani, Dalla presentera' a Firenze un assaggio della sua nuova opera, scritta con il compositore Gustav Kuhn.Corriere della Sera, 15 dicembre 1996)
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