"'Prima i soldi del Pd alla Borsellino, ora la schedatura degli immigrati. Chissa' domani cosa s'inventeranno per vincere a tavolino: magari rileveranno le impronte digitali di chi ha deciso di votare per me. Stanno confezionando primarie ad personam e io mi sento sempre di piu' come Davide contro Golia''. Lo dice Davide Faraone (Pd), candidato alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Palermo del 4 marzo. ''Il comitato delle Primarie palermitane - sottolinea - e' ormai una sorta di 'Soviet Supremo', un organismo monocolore con un candidato unico nel quale il mio rappresentante ha solo diritto di parola e non di voto. Un comitato centrale che ha scientificamente deciso di trasformare la consultazione da confronto ampio e partecipato in primarie blindate e discriminatorie. Perche' dopo lo scandalo dei finanziamenti a un solo candidato, domani pomeriggio Pd, Sel e Idv, Fds e Verdi vogliono approvare una norma alla 'Bossi-Fini' che prevede la 'schedatura' preventiva degli immigrati con permesso di soggiorno per partecipare alle primarie del 4 marzo. Una postilla unica in tutta Italia: ne', infatti, a Milano due anni fa, ne' a Genova l'altra volta si e' fatto cosi'''. ' "La verita' - conclude Faraone - e' che con questo doppio passaggio vogliono scoraggiare la partecipazione di comunita' di stranieri che si sono gia' espressi a mio favore. Penso alla comunita' ghanese e a quella Tamil che sono intervenute sabato al Golden e che stanno dalla mia parte per le mie idee e perche' in questi anni mi sono battuto per riconoscergli il diritto a partecipare alla vita pubblica". “Basta accuse e polemiche – dice Ferrandelli – Faraone sta ancora una volta gettando troppo fango e sta trasformando queste primarie in una guerra fratricida. Oggi è la volta delle procedure per il voto agli immigrati. Un problema, quello dell’immigrazione, che mi sta a cuore da sempre, ancor prima di entrare nel mondo della politica. Quindi, chi se ne occupa solo in campagna elettorale non può sollevare questioni fini a se stesse. Cosa ha di diverso la sua posizione rispetto alla mia? Forse solo che io sollevo la questione da anni e lui si accorge solo adesso che ci sono gli immigrati a Palermo? Se ci sono delle regole è giusto che vengano rispettate e le regole non valgono solo per lui, ma per tutti i candidati. Parla di favoritismi e di regole fatte ad hoc per aiutare qualcuno piuttosto che altri. La sua preoccupazione però mi porta a pensare che sia lui il primo a voler portare a termine qualche strana operazione di voto. Ma non si strumentalizza una questione così delicata. Se fosse per me, io farei votare gli immigrati anche alle Amministrative, perchè anche loro vivono la città come qualsiasi altro cittadino e avrebbero tutto il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Parliamo dei reali problemi della città – continua Ferrandelli – e non di quello che fanno i partiti, affrontiamo questioni davvero importanti e urgenti per i palermitani, piuttosto che gettare altra benzina sul fuoco. Faraone ieri si lamentava dei soldi, poi della casta, dimenticando che per anni ha tenuto il doppio incarico di consigliere comunale e di consigliere regionale. Basta anche con queste accuse alla Borsellino, che è un brava persona ed è sempre una competitrice interna e non una rivale. Così come credo che anche Faraone sia un valido competitore, ma con questo continuo lancio di accuse sta seriamente inquinando il clima. Si preoccupa dei soldi dati alla Borsellino, ma quanto a copertura mediatica anche lui sta dando il massimo. Che dovrei dire io che senza il sostegno di nessuno e con le mie scarse risorse sono quasi assente sui cartelloni? Ad un’assenza mediatica rispondo con una presenta attiva sul territorio, tra i palermitani a discutere direttamente con loro di cosa bisogna fare per uscire da questo limbo. Ora basta – conclude – cerchiamo di non dare un simile spettacolo ai palermitani a cui le beghe interne non interessano minimamente. Non credo sia il caso di continuare su questa strada. Non ho mai concepito una competizione elettorale fatta solo di attacchi mirati per danneggiare uno o più candidati. Dal 5 marzo, comunque vada, dovremo lavorare tutti insieme per costruire un’alternativa a questa città, un progetto vero e saldo che trasformi Palermo in quella città che tutti sogniamo. Continuiamo a lavorare per dare un futuro a questa città, restaurando un clima sereno e di fattiva collaborazione”.
SiciliaInformazioni, 20 febbraio 2012
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