L'arresto di Orfeo Goracci |
Lo chiamavano lo zar, o il re. Ma in barba al comunismo crollato da decenni e alla Siberia lontana migliaia di chilometri, Orfeo Goracci era semplicemente un sindaco a capo di una città rossa fuoco, con una giunta monocolore, tutta targata Rifondazione Comunista. Lo scandalo che scuote Gubbio ha tutti i tratti di un film gotico-medioevale, che ben s’intona con le antiche, bellissime costruzioni in pietra della città umbra. Il copione prevede un intero paese asservito ai capricci di un sindaco-despota che piega la macchina comunale ai suoi comodi e a quelli dei suoi collaboratori, umilia i sindacati, commette violenze sessuali. Fino all’ultimo Goracci ha tentato di nascondere e persino bruciare le prove, ma ieri mattina è stato arrestato insieme ad altre otto persone tra ex assessori, consiglieri in carica e funzionari del Comune.
Nessun commento:
Posta un commento