sabato, febbraio 25, 2012

Corleone. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha riconosciuto che Giuseppe, Giovanna e Francesco sono vittime innocenti di mafia

di GIUSEPPE CRAPISI
Era il 28 Gennaio del 1995 in una Corleone che stava vivendo la sua primavera contro la mafia del dopo stragi un omicidio riscaldò quel freddo pomeriggio. Infatti, nel suo negozio di Via Bentivegna venne freddato il giovane Giuseppe Giammona che era con la sua fidanzata. Ricordo ancora che quella sera mi recai davanti quel luogo per piangere quell'amico conosciuto nella Banda Musicale di Corleone, ero incredule e con il sangue gelato. Quella è stata la prima volta che ho toccato con mano cosa fosse la mafia, quella mafia che strappa l'essenza ad un giovane che era pieno di vita. Non lo potrò mai dimenticare. Quello fu proprio un omicidio di mafia come lo è stato quello che vide la morte, circa un mese dopo, della sorella Giovanna Giammona e del cognato Francesco Saporito. Nella macchia con loro c'erano i due bambini che rimasero fortunatamente illesi. Per l'omicidio furono condannati tra gli altri Brusca e Gianni Riina, il figlio maggiore di Totò. LEGGI TUTTO

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